Libri di Ferruccio Masini
Così parlò Zarathustra
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: 2M
anno edizione: 2024
pagine: 288
Zarathustra è un mito grandioso, in cui Nietzsche proietta, in un continuo alternarsi di allegoria e realtà, tutto il suo mondo interiore. La visione dell'uomo che emerge da queste pagine è del tutto inconsueta e rivoluzionaria: la razionalità cessa di essere l'unico criterio valido della conoscenza, l'arte non coincide più con l'ideale della purezza formale e la morale sfugge agli schemi borghesi. Zarathustra è l'uomo rappresentato come confine, la persona che sta dietro la passione e la musica delle parole. Una persona nata da Nietzsche stesso, ancor più nascosto dietro la sua opera, nelle pieghe di una scrittura che è anche una maschera, una forma di seduzione nella quale i pensieri scorrono in figure danzanti e la verità si dissolve in verità molteplici. Introduzione di Ferruccio Masini.
Opere complete. Volume Vol. 6/3
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 1970
pagine: XIII-643
Scritti su Wagner: Richard Wagner a Bayreuth-Il caso Wagner-Nietzsche contra Wagner
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1979
pagine: 266
Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1978
pagine: XII-283
L'anticristo. Maledizione del cristianesimo
Friedrich Nietzsche
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1977
pagine: 144
La gaia scienza e idilli di Messina
Friedrich Nietzsche
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1977
pagine: 376
Opera filosofica in prosa e versi scritta tra il 1881 e il 1887; le edizioni postume aggiunsero al volume poesie del periodo 1871-1888. Il titolo dell'opera si riferisce alla poesia dei trovatori provenzali chiamata "gaya scienza", "gai saber", come sintesi di canto, cavalleria e spirito libero. Scritta nelle pause di una dura infermità, quest'opera è pervasa dal sentimento della vittoria spirituale contro la tirannia del male, accettando la vita, senza rifiutare nemmeno il dolore. Il preludio in versi consta di 63 epigrammi simbolici. Seguono gli aforismi ordinati in cinque libri.
Al di là del bene e del male
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1977
pagine: XV-221
L'opera è divisa in nove capitoli: "Dei pregiudizi dei filosofi", "Dello spirito libero", "Della mania religiosa", "Aforismi e interludi", "Per la storia naturale della morale", "Noi dotti", "Le nostre virtù", "Popoli e patrie", "Che cos'è aristocratico?", chiude l'opera un epodo "Dall'alto dei monti". Nell'opera N. afferma che il problema morale è più essenziale di quello teologico. Per eliminare il pregiudizio della morale è necessario un nuovo indirizzo di cultura e a tal fine si potranno impiegare gli "spiriti liberi", immuni da quel pregiudizio. Conclusione delle tendenze dell'Europa democratica sarà una schiavitù imposta da una forte razza e la futura aristocrazia dominatrice potrà nascere solo da una lunga disciplina.
Genealogia della morale. Uno scritto polemico
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1984
pagine: 200
Opera filosofica scritta e pubblicata nel 1887. Scritta con l'intenzione di accentuare la portata di "Di là dal bene e dal male" è composta di tre saggi, intitolati: "Buono e malvagio, buono e cattivo", "Colpa, cattiva coscienza e affini", "Che cosa significano gli ideali scettici?". Nel primo N. tratta dell'essenza e dell'origine del Cristianesimo; nel secondo la coscienza è riconosciuta non come la voce di Dio nell'uomo, ma come l'istinto della crudeltà che si ripiega su se stesso dopo che non ha potuto sfogarsi esteriormente. Nel terzo N. trova la spiegazione della potenza, da lui considerata negativamente, dell'ideale ascetico-religioso nel fatto che questa forma di disciplina era l'unica, "fino a Zarathustra", che fosse proposta agli uomini.
Al di là del bene e del male
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2014
pagine: 211
"Ogni filosofia nasconde anche una filosofia: ogni opinione è anche un nascondiglio, ogni parola è anche una maschera. Andare 'al di là' vuol dire scoprire 'un mondo più vasto, più strano, più ricco al di sopra di ogni superficie, un abisso sotto ogni fondo, ogni fondazione". In questa osservazione di Nietzsche è racchiuso il tema dell'opera, fra le più celebri e importanti del filosofo tedesco. Al di là del bene e del male, che riprende e amplia alcuni dei concetti già presenti in "Così parlò Zarathustra", è considerato da molti il testo in cui Nietzsche raggiunge il suo stile migliore, accentuando, sul piano ideologico, la funzione positiva occulta e possente delle forze del male nella vita dell'uomo.
Brecht e Benjamin. Scienza della letteratura ed ermeneutica materialista
Ferruccio Masini
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2024
pagine: 220
Attraverso l’analisi delle avanguardie e facendo emergere i tratti di una riflessione sull’ideologia e sulla drammaturgia dello straniamento, Masini affronta il pensiero di due gure fondamentali del Novecento. Brecht e Benjamin, utili a noi per restituire un senso possibile ai dibattiti che si intrecciano nel nostro secolo.
Paragrano
Paracelso
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 184
“Non l’autorità, non l’ambizione, non gli allettamenti del danaro, non la tronfia vanagloria del sapere scolastico costituiscono l’abito morale del medico che cerca nell’amore per i suoi simili e nella difficile via dell’esperienza la misura di una religiosa missione. Prende forma nella figura del medico – che è per Paracelso il «sapiente» in tutta la sua completezza – la nuova dignitas dell’uomo del Rinascimento, orgogliosamente consapevole del suo compito che non è «salvarsi la vita, ma compiere la propria opera». […] Le intemperanze verbali del Paragrano, la crudezza della polemica, la severità e il sarcasmo dei giudizi con cui Paracelso marchia a sangue i vari doctores delle università fanno pensare a Lutero e più ancora, forse, a uno spirito congeniale, Giordano Bruno. Paracelso scende in campo con corazza e lancia, catafratto contro i nemici e ben attento ai colpi di taglio e di punta: questo suo libro è un torneo in cui prevarrà il migliore e soltanto le opere ne daranno testimonianza. V’è in quest’anima di lottatore e di riformatore la coerenza di un ideale filosofico vissuto intrepidamente così da plasmare la sostanza etica della vita, e insieme la consapevolezza superba, ma anche eroica, di chi si leva contro le venerazioni di millenni in nome di una verità che può sembrare temeraria e assurda. In una delle ultime pagine di questo libro, Paracelso ci descrive, quasi nella forma di una tenzone allegorica medievale, la «notte della medicina» come una pausa necessaria perché la morte, insinuandosi nelle tenebre come una ladra, possa «rubare» la vita: ebbene, in questo «sole della medicina» che si spegne soltanto per il diretto intervento della volontà di Dio, vediamo come il simbolo del Paragrano, in cui un’immagine biblica si confonde con una visione platonica, quasi il monogramma rinascimentale e medievale di Paracelso.” (Dallo scritto di Ferruccio Masini)
Sul «nipote di Rameau»
Andrea Calzolari, Ferruccio Masini
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2021
pagine: 80
"Il nipote di Rameau", testo memorabile di Diderot, fu tradotto da Goethe nel 1805 ed elogiato da Hegel nella Fenomenologia dello spirito. Può essere considerato il suo capolavoro filosofico-satirico, il libro in cui la dialettica del pensatore francese ha saputo raggiungere la sua massima e più compiuta espressione. L'opera, come ha detto Foucault, è «il delirio, realizzato come esistenza, dell'essere e del non-essere del reale». La vicenda è narrata in forma di «dialogo immaginario» fra Rameau, nipote del celebre musicista nonché libertino adulatore, e Diderot, fra «Io» e «Lui», i protagonisti del dialogo, scissione vivente del soggetto che si coglie solo in una dialettica irrisolta reciprocità. Alla lettura critica di questo imponente «dialogo», colorito e complesso, proponiamo qui due scritti molto pertinenti e penetranti di Andrea Calzolari. Come per tutti i grandi materialisti, da Epicuro a Marx, anche per Diderot il «materialismo» non è solo ipotesi conoscitiva sulla natura del mondo esterno, è critica della falsa coscienza, come dimostra l'autore, analisi radicale che demistifica l'ideologia, mettendo in giusta luce la posizione diderotiana come una delle punte avanzate di una cultura illuminista che aveva la vocazione della critica e dello smascheramento. I due scritti di Ferruccio Masini posti in appendice, commento e contraltare ai saggi di Calzolari, riprendono, in tutta la ricchezza delle sue funzioni trasgressive e produttive di senso, quello stesso materialismo che da sempre il pensiero borghese si è sforzato di esorcizzare relegandolo al margine della storia umana, facendo rilevare la densità «molecolare» di scrittura e le «sotterranee specularità» dei paradossi di Diderot. Con due scritti di Ferruccio Masini.