Libri di Flavio Stroppini
Sotto il cielo del mondo
Flavio Stroppini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2020
pagine: 168
Alvaro Giacometti viveva una vita tranquilla, sicuro nella quotidianità del piccolo paese di montagna nel quale era cresciuto. Questo finché gli giunse notizia della morte del padre che non vedeva da decenni. Scoprì che l’uomo che lo aveva abbandonato per diventare un marinaio era tornato a vivere non molto distante. Andò a casa sua e gli si parò davanti il modello di una nave cargo: dodici metri di ferro e altri materiali da cantiere. Perché? Alvaro Giacometti non trovò altra soluzione che ricostruire la storia del padre ripercorrendone le orme. Trovò un indizio e raggiunse Gdansk, là ne trovò un altro e continuò in un avventuroso girovagare per i porti del mondo.
Comunque. Tell
Flavio Stroppini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2019
pagine: 72
La leggenda di Guglielmo Tell in chiave umoristica e dissacrante. Fatti storici e deduzioni si mescolano dando vita a una nuova lettura della storia più conosciuta della Svizzera. “Comunque. Tell” è un ritratto inedito e sarcastico dell’eroe nazionale.
Kubi goal! Le avventure di Kubilay Türkyilmaz, da ladro di ciliege a campione del pallone
Flavio Stroppini
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2016
pagine: 124
La storia di Kubilay Türkyilmaz ha qualcosa di esemplare: è la storia di un ragazzino dal nome straniero e difficile da pronunciare che sogna di raggiungere le vette del calcio europeo e che, contro ogni previsione, trasformando sconfitte e pregiudizi in «benzina motivazionale», ce la fa. Condannato a essere straniero ovunque (in Svizzera è il turco, in Turchia è lo svizzero; nella Svizzera tedesca e francese è il turco-ticinese, in Italia il turco che parla un dialetto lombardo...), Kubi si dimostra soprattutto un uomo libero e pieno di slanci, non solo calcistici. Tra i personaggi di questa storia, due rimarranno impressi nella mente del lettore: quello del padre, il «leone malinconico», motivo di un grande rimpianto, e soprattutto quello della madre Necla, una figura quasi fiabesca in un racconto che, in effetti, assume a volte i tratti della fiaba.
La voce di Arnold-La voix d'Arnold-Die Stimme von Arnold
Flavio Stroppini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2013
pagine: 88
Un viaggio, da Andermatt nel centro delle Alpi elvetiche, attraversando i Balcani, fino ad un'isola greca delle Piccole Cicladi, Iraklia, dove dimenticare e dimenticarsi. Sull'isola c'è un vagone ferroviario degli anni '60 con la scritta Ferrovie Federali Svizzere, gli abitanti conoscono il nome Andermatt. Da Andermatt, al centro delle Alpi Svizzere, nel 1974, un uomo partì in sella a un trattore Hürlimann D70 con a rimorchio un vagone ferroviario. Il suo nome: Arnold Hunsperger. Nato poco dopo la Seconda Guerra e vissuto in due luoghi. Sulla montagna ed accanto al mare.
Pellegrino di cemento. Le voyage d'Orient a 100 anni da Le Corbusier
Flavio Stroppini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2012
pagine: 144
Le Corbusier fece un viaggio attraverso Germania, Boemia, Austria, Balcani, Romania, Bulgaria, Ungheria, Istanbul, Atene, fino al Monte Athos, per poi tornare in Svizzera attraverso l'Italia. Chiamò l'esperienza Voyage d'Orient. Perché non raccontare il viaggio cento anni dopo, ripercorrendolo? Se lo è chiesto Flavio Stroppini sfogliando i "Cahiers de voyage". Linee, parole, nomi di città. L'autore ha capito che doveva ripercorrere quelle tracce. È partito con uno zaino convinto che aver letto romanzi d'avventura sarebbe stato sufficiente. Non è andata proprio così. Mesi seguendo una guida di cento anni fa. Perdendosi e ritrovandosi. Stroppini scrive: "È questo il viaggio. Sorprendersi continuamente, cambiare mezzi, arrangiarsi. Sono leggero, libero, vivo. Non mi trascino più. Galleggio". Guida? Romanzo? Forse racconto in viaggio. L'autore mescola il quotidiano con i ricordi, appunti di Le Corbusier con i suoi. Luoghi, persone, sensazioni. Paesi dove il tempo si è fermato e metropoli, monasteri e paesaggi mozzafiato. Ovest-Est-Ovest. Andata e ritorno. Seguendo Le Corbusier, ma con occhi diversi. Dice Stroppini: "Non sono un architetto. Mi affascina l'architettura. Racconto storie".
Niente salvia a maggio
Flavio Stroppini
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2004
pagine: 61
In queste pagine è raccolta l'ultima giornata della Vita di un aspirante suicida tra personaggi bizzarri, situazioni comiche e, paradossalmente, amore per la vita, o, per essere esatti, amore per alcuni momenti della vita. Nel racconto il protagonista, stanco di una "vita piatta" e conscio di non aver saputo o voluto fare nulla per cambiarla, decide, dopo un mea culpa che raccoglie critiche verso se stesso e il mondo in generale, di suicidarsi. Si fa carico delle colpe di tutta l'umanità quasi a voler purificare la società con il suo gesto ed esortandola ad andare avanti con spirito di miglioramento. La sua non è una critica generale alla società, ma una critica all'inedia che il nostro modo di vivere ci ha abituati. Ci stiamo dimenticando di vivere.