Libri di Francesco Failla
Bonzi, diavoli e miracoli. Storie e imprese dei gesuiti in Cina
Francesco Failla
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 164
Negli ultimi decenni del Cinquecento, in un tempo in cui l'Europa è segnata dalle guerre e dall'azione riformista della Chiesa cattolica, i gesuiti arrivano in Cina. E, sulle orme dei pionieri Michele Ruggieri e Matteo Ricci, numerosi giovani religiosi chiedono di essere inviati nelle Indie Orientali per diventare protagonisti della conquista spirituale invocata dal Concilio di Trento. Convertire alla fede cattolica è l'obiettivo più ambito, e più difficilmente raggiungibile, in una società fortemente dominata dal confucianesimo, che non contempla preti, miracoli e un aldilà nel quale vivere la vita eterna. Eppure, dalle campagne alle città, i gesuiti riescono a conquistare migliaia di conversi con azioni stupefacenti agli occhi dei cinesi: combattono il diavolo, guariscono i moribondi, costruiscono cannoni, compiono miracoli in nome di Dio.
Trattato sui terremoti. Testo cinese a fronte
Nicola Longobardo
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 152
Le catastrofi naturali verificatesi in Cina alla fine del Cinquecento avevano messo in dubbio la capacità dell’imperatore di garantire l’armonia tra cielo e terra e, per esteso, di regnare. Conoscere la data precisa di un’eclissi, perfezionare il calendario da seguire per officiare i riti e scorgere i segni premonitori di un movimento tellurico erano dunque bisogni primari. Con l’esigenza dell’imperatore di conoscere, prevedere e controllare i fenomeni naturali e celesti, segno della comunione speciale del sovrano con l’universo e garanzia di ordine e stabilità coincide con la necessità dei padri gesuiti di legittimare la propria presenza e il proprio operato in Cina.Il Trattato sui terremoti, scritto a Pechino nel 1626, dopo un grande sisma avvenuto nei pressi della capitale, contribuisce a dare risposte più scientifiche a un fenomeno che prima di allora veniva attribuito ai movimenti sotterranei di un drago delle acque o di una tartaruga. Il testo, qui tradotto dall’edizione conservata alla Biblioteca nazionale di Francia, rappresenta un documento di straordinario interesse anche per ricostruire la formazione poliedrica dei gesuiti e l’incontro tra Europa e Cina nel quadro delle conoscenze scientifiche e della sensibilità religiosa del Seicento.
I lampioni di Caltagirone. Don Luigi Sturzo e la luce elettrica in Sicilia
Francesco Failla
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 120
La costruzione di edifici e scuole, la sistemazione delle strade pubbliche, della rete idrica e fognaria, la lotta all'analfabetismo sono alcune delle realizzazioni urbanistiche e sociali che avvengono a Caltagirone negli anni in cui don Luigi Sturzo (sacerdote e statista; 1871-1959) è pro-sindaco. Ma un'idea all'avanguardia testimonia più di altre il suo ardire politico e il suo desiderio di sperimentazione: portare la luce elettrica nella cittadina siciliana migliorando la qualità della vita, la sicurezza nelle ore notturne e la produttività. Già nel 1906, a un solo anno dalla sua elezione, don Sturzo era riuscito a rendere esecutivo un progetto che si trascinava da anni con un susseguirsi di bandi, richieste di pareri, annullamenti, ricorsi, accuse di illiceità e peculato. Aveva così nominato commissioni con esperti di fama nazionale, partecipava personalmente alle riunioni per garantire celerità ed efficacia e nel 1907 aveva firmato il contratto con la società milanese Lahmeyer. Nel luogo in cui sorgeva un monastero di clarisse, in pieno centro cittadino, aveva realizzato le Officine Elettriche; la gestione veniva concessa in appalto, trasformando i costi in investimenti, e le tariffe di fornitura erano accessibili a tutti. Un avanzato modello di efficienza amministrativa nella Sicilia del primo '900.