Libri di Francesco Rondolini
Il Festival di Umbria Jazz. Una ricostruzione storica
Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2024
pagine: 452
Umbria Jazz muove i suoi primi passi nei turbolenti anni Settanta. La genialità del suo direttore artistico, Carlo Pagnotta, con alcuni appassionati, in quel glorioso decennio porta il gotha del jazz mondiale a Perugia consacrando sin da subito questo festival tra i più blasonati al mondo. Thad Jones and Mel Lewis, Charles Mingus, Keith Jarrett, Sun Ra, Art Blakey, Chet Baker, Count Basie, Weather Report, Horace Silver, Dizzy Gillespie, McCoy Tyner, Buddy Rich, sono solo alcuni dei nomi in cartellone in quegli anni. La kermesse subisce una pausa forzata. Ma grazie all’importanza di quelle prime edizioni, Umbria Jazz decide di ripartire nel 1982 senza mai più fermarsi, posizionandosi nel novero ristretto dei festival jazz più prestigiosi e attirando a sé gli artisti internazionali più autorevoli: Miles Davis, Al Jarreau, George Benson, Steve Ray Vaughan, Herbie Hancock, Steps Ahead, Ahmad Jamal, Lionel Hampton, Manhattan Transfer fino ad arrivare alle indimenticabili notti di San Francesco al Prato con la Gil Evans Orchestra. Inoltre sono stati ricostruiti, per quanto possibile, tutti gli ensemble che hanno preso parte al festival.
Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi
Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2017
pagine: 400
Diciamocelo: nell’immaginario collettivo la figura del batterista non gode di stima universale. Il grande jazzista Lester Young passò dalla batteria al sax dopo aver constatato che mentre lui smontava tamburi e piatti i suoi colleghi corteggiavano le fanciulle presenti in sala. Negli Stati Uniti, addirittura, sono i protagonisti di un corpus di barzellette sarcastiche (“il batterista è un tizio qualunque al quale piace farsi vedere in giro con i musicisti”). Eppure, provate a eliminare la batteria da ogni tipo di musica, e nulla sarà com’era. Perché, nonostante tutto, i batteristi sono essenziali, indispensabili, necessari e insostituibili. Senza di loro non ci sarebbero ritmo, sensibilità, forza; senza di loro non si ballerebbe, non si batterebbe il piede a tempo, non ci si sincronizzerebbe con il respiro della musica. Non solo. Per la posizione peculiare che occupano sul palco, sempre un po’ indietro, sottratti al proscenio, hanno una visione privilegiata di tutto quello che succede, e soprattutto sono gli unici che guardano gli altri musicisti di spalle, compresi i cantanti. A loro, a chi sopporta di stare fuori dal cono dei riflettori, è dedicato questo libro. Più di cinquanta grandi strumentisti italiani – senza distinzione di genere musicale – raccontano le loro esperienze, la loro vita vissuta a dare il tempo agli altri. Ci sono tutti i grandi stilisti – da Gatto a Di Cioccio, passando per Golino, Meyer, De Piscopo, Rivagli, Bandini – e i giovani che ne hanno raccolto l’eredità; quelli che hanno trascorso la propria carriera guardando da dietro i cantanti di grido, e alcuni formidabili personaggi come Sauro Rocchi, per anni con Casadei, e Franchino Camporeale, oggi novantenne, ma ancora alle prese con piatti e tamburi. Senza ignorare gli indimenticabili Giancarlo Golzi e Massimo Buzzi, due leggende della batteria italiana.
Il festival degli italiani. Sanremo raccontato dai suoi protagonisti
Fabio Melelli, Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 351
Nel corso dei suoi sessantacinque anni di vita, il Festival di Sanremo ha segnato la storia del nostro Paese, riflettendone l'evoluzione sociale, costituendone la colonna sonora, raccontandone storie ed emozioni attraverso i tre minuti di un motiv(ett)o ben fatto. Molto si è detto e molto si è scritto sulla kermesse canora più famosa d'Italia, ma per la prima volta un libro si propone di tratteggiare una storia orale del Festival di Sanremo attraverso i racconti dei suoi protagonisti: autori e cantanti appartenenti a generazioni e scuole diverse, eppure accomunati dall'aver preso parte a quel formidabile rito collettivo: Ricchi e Poveri, Mogol, Enrico Ruggeri, Ron, Simone Cristicchi, Bobby Solo, Nicola Di Bari, Povia, Aleandro Baldi, Eugenio Finardi, Francesco Tricarico, Marlene Kuntz, Matia Bazar, e tanti altri. Le testimonianze degli artisti svelano inediti retroscena, gustosi dietro le quinte, misteri mai svelati in precedenza. Episodi memorabili vengono rievocati da chi li ha vissuti in prima persona, tra classifiche contestate e (presunte) pastette discografiche. Un saggio critico, infine, ripercorre le singole edizioni del Festival inquadrandole nel contesto storico e sociologico, mentre gli apparati conclusivi rendono conto di tutti i partecipanti alla kermesse canora edizione dopo edizione.
Bologna, il cinema sotto i portici
Fabio Melelli, Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2014
pagine: 330
Il primo libro interamente dedicato ai rapporti tra Bologna e il cinema, ricostruiti attraverso una sistematica ricognizione di tutti i film girati nel capoluogo emiliano, le testimonianze inedite di illustri "bolognesi" del grande schermo e un piccolo dizionario dei cineasti felsinei. Il volume è corredato dai disegni originali di Luciano Bernasconi, una piantina esplicativa e una ricca galleria di fotografie di scena e inquadrature tratte dai film girati a Bologna. Nel libro sono contenute le interviste a: Paolo Angelini, Cesare Bastelli, Gianni Cavina, Davide Celli, Piera Degli Esposti, Serena Grandi, Antonio Maria Magro, Ivano Marescotti, Mariù Pascoli, Andrea Roncato, Giorgio Trestini, Eraldo Turra, Paolo Maria Veronica, Vito. Dagli anni del Muto ai giorni d'oggi, viene ripercorsa una filmografia ricca di oltre 140 titoli, tra produzioni cinematografiche e televisive, tra cui titoli celeberrimi come La banda Casaroli, Fatti di gente perbene, La polizia è sconfitta, Zeder, Acapulco, prima spiaggia a sinistra, Paz!
Maurizio Merli. Il commissario dagli occhi di ghiaccio
Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2014
pagine: 254
Maurizio Merli è una delle icone più riconoscibili del cinema di genere italiano, un attore che ha rappresentato la risposta italiana al Callaghan di Clint Eastwood in un cinema profondamente vitale e stimolante come quello a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. I suoi ruoli da commissario, da poliziotto integerrimo e senza paura, attraversano una filmografia, oggi finalmente riconosciuta in patria e all'estero, che conquista continuamente nuove generazioni di spettatori. Nel volume, il primo in assoluto dedicato all'attore romano, accanto all'analisidei singoli film interpretati, trovano spazio le tante testimonianze di chi l'ha conosciuto e lavorato con lui, oltre a un'accurata filmografia, comprensivaanche delle opere teatrali e televisive. Un corredo fotografico permette inoltre di individuare in termini iconici il percorso artistico e umano di un grande protagonista.
Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi
Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 399
Diciamocelo: nell'immaginario collettivo la figura del batterista non gode di stima universale. Il grande jazzista Lester Young passò dalla batteria al sax dopo aver constatato che mentre lui smontava tamburi e piatti i suoi colleghi corteggiavano le fanciulle presenti in sala. Negli Stati Uniti, addirittura, sono i protagonisti di un corpus di barzellette sarcastiche ("il batterista è un tizio qualunque al quale piace farsi vedere in giro con i musicisti"). Eppure, provate a eliminare la batteria da ogni tipo di musica, e nulla sarà com'era. Perché, nonostante tutto, i batteristi sono essenziali, indispensabili, necessari e insostituibili. Senza di loro non ci sarebbero ritmo, sensibilità, forza; senza di loro non si ballerebbe, non si batterebbe il piede a tempo, non ci si sincronizzerebbe con il respiro della musica. Non solo. Per la posizione peculiare che occupano sul palco, sempre un po' indietro, sottratti al proscenio, hanno una visione privilegiata di tutto quello che succede, e soprattutto sono gli unici che guardano gli altri musicisti di spalle, compresi i cantanti. A loro, a chi sopporta di stare fuori dal cono dei riflettori, è dedicato questo libro. Più di cinquanta grandi strumentisti italiani - senza distinzione di genere musicale raccontano le loro esperienze, la loro vita vissuta a dare il tempo agli altri.