Libri di Franco Araniti
Le parole dei mâschéri. Una lingua nascosta musicata e cantata dal Collettivo Dedalus
John B. Trumper, Marta Maddalon, Franco Araniti, Franco Michele Greco
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2022
pagine: 248
La ri-conoscenza di aspetti che appartengono ad un passato non ancora archeologico, ma recuperabile su basi diverse, uno studio delle origini, non un ritorno alle origini, è alla base delle sperimentazioni spesso riuscitissime, come questa. Ecco allora che il gergo antico dei mestieranti, divenuto identitario per tutto il paese di Dipignano (in provincia di Cosenza), tenuto stretto dai vecchi come i ricordi, perso per strada dai giovani, ritorna indietro come poesia e musica per tutti! Le parole dei mâschéri è un lavoro nato dalla collaborazione tra i musicisti del Collettivo Dedalus, che hanno curato la musica e gli arrangiamenti delle undici canzoni presenti nel volume e incise sul cd che si trova all'interno, e il poeta Franco Araniti, che ha scritto i testi in ammâscânte e li ha tradotti. Il tutto è stato supervisionato dal professor John B. Trumper, che ha compilato un dizionario ragionato che riporta i termini legati alla tradizione degli antichi mâschéri. Il racconto della tradizione e del territorio è toccato alle penne di Marta Maddalon e Franco Michele Greco. All'interno foto del webdesigner e fotografo Franco Scarpino.
Iddha esti
Franco Araniti
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2018
pagine: 80
"Lampija e tronija ’nta spera ru suli? Brisci storta ’sta jurnata. Non si può prescindere, nella raccolta di racconti di Franco Araniti, dal citare il dialetto. Se ci sono lampi e tuoni, mentre brilla il sole, inizia brutta la giornata. E, difatti, il filo conduttore di tutti i racconti è Iddha. Lei, la Grande Signora, colei che, col suo apparire, prende a calci e morsi la Vita, e così facendo la consegna all’eternità! L’autore affronta, ancora una volta, l’ardua impresa di mescolare, sapientemente, linguaggi atavici e lingua attuale. Il connubio è fascinoso, incalzante, con una serie di flashback che seguono il ritmo di una ballata. Avanti, indietro, poi di lato, destra, sinistra, ancora avanti. Generi letterari volutamente diversi, anche contaminazioni di noir, di racconto storico, di giallo. Così la scrittura spumeggia, s’intreccia e si avvita a chi legge, crea attesa di sapere cosa viene dopo, sfocia in un’arsura che il lettore e la lettrice devono per forza colmare. Una volta preso in mano il libro, niente ti può più fermare. Nemmeno Iddha!" (Ada Celico).
Ricorda. Storia d'un semplice partigiano resistente garibaldino
Franco Araniti
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2018
pagine: 72
E siamo alla seconda edizione del libro di Franco Araniti: Ricorda. E questo, non solo perché da tempo esaurita e più volte ristampata la prima edizione, ma perché il volumetto si è arricchito, su richiesta dei tanti lettori, di immagini e soprattutto di un testo di straordinario impatto emotivo: "Dalla memoria, frammenti (di semplice storia)" in cui l'autore, in un alternarsi di dialoghi e monologhi, di voce narrante e di personaggi che irrompono sulla pagina, di italiano e dialetto, illumina e svela con dolore e tenerezza il declino della memoria e della vita di Melo partigiano garibaldino. C'è una storia personale e familiare che si intreccia e si fonde con la storia d'Italia e d'Europa negli anni della guerra e della Resistenza. Certo è l'Alzheimer, ma sembra quasi un messaggio; quei nomi, quei luoghi, quei volti devono restare vivi, presenti, attuali perché possano essere monito e memoria soprattutto in tempi difficili in cui il vento sembra spirare furioso da un'altra parte, non certo quella della libertà.
Ricorda. Storia d'un semplice partigiano garibaldino
Franco Araniti
Libro: Copertina rigida
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2017
"Gli scritti del poeta Franco Araniti, figlio del compagno combattente Melo, vivificano la memoria di una Resistenza che va raccontata ma che va soprattutto amata. Parole lucide, vere e profonde che esortano a non desistere dalla lotta, a impegnarci per essere cittadini consapevoli in un tempo liquido e insidiato da interessi che fatichiamo a comprendere." (Dall'introduzione di Maria Pina Iannuzzi)
Es Senza. Parole di creta Scruto in cielo Cerco un volo
Franco Araniti
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 120
Meticcia
Franco Araniti
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 120
La ragazza di Palmi
Pina De Felice
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 208
"L'amica Pina De Felice non manca mai di stupirci. Se la senectus è da taluni considerata come un'attesa, più o meno quieta, di una prossima fine, Pina è la dimostrazione di quanto, invece, tale senectus possa essere creativa e dare copiosi frutti pur autunnali. La senectus, l'aurea vecchiezza, Le offre spazi incredibili di una raccolta intimità nella quale la memoria, anche quella più personale, di fatti ed eventi della propria vita, spogliata di ogni elemento di caratterizzante individualità, diviene memoria non di un sol uomo o donna ben determinati nel loro concreto vivere e divenire in un preciso contesto geografico e storico ma la memoria d'ogni vivente che fruga, cerca e trova tra le pieghe del tempo i contorni essenziali dell'esistenza, di quella di Pina o di qualsiasi altra donna o uomo". (Dall'Introduzione di Stefano Iorfida). "Nella "Ragazza di Palmi", che arricchisce il novero delle opere di Pina De Felice confermando indiscutibilmente la sua già ben nota padronanza delle strutture compositive e dei mezzi espressivi, l'Autrice abbandona il ricorso alla densità icastica del verso a favore della dilatazione meditativa affidata alla narrazione in prosa, a "racconti" che tuttavia trovano la propria unitarietà nella rievocazione di "Pinuzza, la bambina nata sotto le bombe del '43". Ella sa bene, infatti, di dialogare col ricordo, seguendo un andamento bidirezionale che va, ovviamente, dal presente al passato, ma che segue anche la direzione opposta, sicché, se la Pina di oggi rievoca con piena consapevolezza quella di ieri, è pur vero che quest'ultima, annullando quasi la distanza temporale, indica alla Pina matura in quale misura e in qual maniera l'infanzia e le fasi più verdi della vita l'abbiano segnata contribuendo a fare di lei la donna che è oggi. Perché noi siamo anche il nostro vissuto". (Dalla Nota critica di Francesca Neri). "Questi racconti possiamo leggerli come tanti capitoli di un breve romanzo. Storia di vita familiare dell'autrice, una sorta di autobiografia collocata in un periodo ben definito che con la scrittura evolve in un tempo indefinito. Urgente sembra il bisogno di recuperare frammenti di vita trascorsa pescando nella memoria, come per lasciare traccia non solo delle proprie radici familiari ma anche di quelle culturali e sociali. Nasce dalla memoria il desiderio, la decisione di ricostruire il suo mondo giovanile. Quindi rimette in campo come in un affresco, le persone e gli ambienti casalinghi e paesani. Racconti, dunque, pure antropologici. In essi si leggono ambientazioni e personaggi, nello specifico soprattutto palmesi. Sul filo dei ricordi la narrazione lascia spazio anche a variegati quadri di costume. I dialoghi nel dialetto di Palmi timbrano gli accadimenti in ogni loro espressione. La raccolta è un atto d'amore verso i luoghi, le persone e le cose, trattati con delicatezza, come a voler evitare che si possano equivocare rimpianti che l'autrice non ha, né vuole avere". (Dalla Prefazione di Franco Araniti)