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Libri di François Vallejo

Le sorelle Brelan

Le sorelle Brelan

François Vallejo

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2012

pagine: 280

Judith, Marthe e Sabine, le sorelle Brelan, sono inseparabili. Quando, poco dopo la Seconda guerra mondiale, muore il padre, grande architetto, le tre sorelle rimangono nella splendida casa che egli stesso aveva progettato. Nel corso dei tre decenni successivi alla guerra, le tre donne sceglieranno strade diverse: Marthe sarà la madre devota non sempre capita dalle sorelle, Sabine diverrà un'imprenditrice di successo mentre Judith rimarrà l'eterna ragazza idealista e dannata. Il romanzo di François Vallejo è un brillante ritratto dell'evoluzione della condizione femminile nella seconda metà del Novecento. Una saga familiare in cui, oltre a personaggi memorabili, appare in chiaroscuro l'Europa che si rialza dalle macerie del secondo conflitto mondiale fino a liberarsi del suo spettro con la caduta del muro di Berlino.
14,50

Madame Angeloso

Madame Angeloso

François Vallejo

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2005

pagine: 244

Per questo libro Vallejo è stato definito l'anti-Houellebecq, probabilmente per la fiducia nella conversazione umana che il suo personaggio incarna. Madame Angeloso, ultrasessantenne "impressionante per statura e peso", ex proprietaria d'albergo, è travolta da un treno nella sua vecchia Renault dove vive da quindici anni. Tre persone, che non la vedono da allora, la ricordano: il figlio che la odia, la fedele figlioccia polacca, un cliente innamorato. E dal ritratto di uno strano angelo, naufrago e rifugio di naufragi, si scopre quanto c'è dentro una matrona di quelle locande un po' appartate.
14,00

Il barone e il guardacaccia

Il barone e il guardacaccia

François Vallejo

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2008

pagine: 245

Nell'ovest profondo, un castello ha perso il suo castellano. È l'immediata vigilia del 1848 nella Francia dei Bianchi monarchici e clericali che si tramandano per generazioni l'ira orgogliosa contro i Blu repubblicani e parigini. È Lambert, il guardacaccia, che dopo la morte del vecchio signore regge il cupo maniero assieme alla moglie e alla figlia, e cura il bosco e la muta di cani di cui va fiero; non s'aspetta che l'erede torni a vivere nelle sue proprietà. Il barone de l'Aubépine des Perrières il Giovane è stato torturato per tutta la giovinezza dalla tirannia del padre; si sapeva quindi del suo odio per quei luoghi. Il guardacaccia non riesce a capire cosa pretenda con i suoi modi a volte inopportunamente egualitari a volte offensivamente sprezzanti, sempre indecifrabili. Mentre scoppia la rivoluzione e inizia il Secondo Impero di Napoleone III e il barone consuma il tempo in ossessioni di cospirazioni politiche e un erotismo malsano, il guardacaccia lo scruta: fra i due inizia un confronto estenuante che dura negli anni, in una suspence crescente che fa fremere per violenze previste e misteri di sangue. Questo romanzo è stato paragonato da alcuni critici ai drammi "a porte chiuse" di Sartre, gli estenuanti duelli morali che rivelano la tragedia senza uscite "dell'essere gettati nel mondo". Il barone e il guardacaccia avvinti in un unico destino recitano la tragedia della futilità umana, del fallimento storico, della condanna a essere anacronistici rispetto al proprio tempo.
14,00

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