Del Vecchio Editore
Hot Maroc. Ediz. italiana
Yassin Adnan
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 480
Rahhal La'awina, lo Scoiattolo, è uno studente che fatica a laurearsi e che ancor di più fatica a rendere orgogliosi i suoi cari. Un personaggio codardo, impacciato, ma ambizioso, che vive con grande difficoltà e infinite piccole invidie la sua vita sociale. L’incontro con il web segna il suo riscatto: attraverso i social network regola i conti con i suoi "nemici intimi", ovvero chiunque abbia avuto più successo di lui. La sua immensa capacità di causare danni tramite la tastiera viene scoperta e apprezzata dai Servizi di sicurezza marocchini ed è così che all'improvviso si ritrova costretto a usare il suo talento per diffondere voci allarmiste e "fake news". "Hot Maroc" è un romanzo sul volto mutevole del Marocco: su Marrakech, sull'università e il suo movimento studentesco, sugli internet café e gli hacker, sulla politica e il giornalismo. Vera e propria radiografia della nuova società marocchina, nata dai rivolgimenti socioeconomici che il Paese ha vissuto a partire dagli anni Ottanta, questo primo romanzo di Yassin Adnan denuncia con verve tutti coloro che, all'ombra del potere, bloccano il cammino del Marocco verso la democrazia. Che siano imprenditori, demagoghi, accademici pretenziosi o ex attivisti addomesticati, tutti si ritrovano coinvolti nella feroce “commedia animale” immaginata dal diabolico Rahhal e brillantemente ricreata dall’autore.
Autoritratto come lettore
Marcel Cohen
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 143
Con questo libro, composto interamente di citazioni, Marcel Cohen ci propone riflessioni sull'esistenza e sulla guerra, sul silenzio e sulla letteratura, ma i pensieri dell'autore appaiono senza che questo aggiunga di suo pugno una sola frase. Un autoritratto che è un gioco di specchi: l'immagine di un lettore che si costruisce attorno alle proprie letture. I cinque capitoli del libro sono composti da aforismi, pezzi di frasi e persino graffiti. Ci sono Bataille, Beckett, Joubert, Kafka, Reverdy, Valéry e molti altri, oltre a persone sconosciute o anonime. L'autore li ha raccolti qua e là su un pezzo di busta, su una pagina di giornale. Un viaggio filosofico, impertinente e permeato dell'umorismo saggio proprio del Witz ebraico. Un umorismo che, dando forma al mondo, diventa anche una chiave insostituibile per decifrarlo. Postfazione di Paola del Zoppo.
Regno andaluso
Joaquín Lobato Pérez
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 136
Questa antologia poetica si presenta come un atto di restituzione dell'opera di Joaquín Lobato, artista poliedrico che ha attraversato con sorprendente versatilità i linguaggi dell'arte e della parola di fine Novecento, mantenendo sempre una voce inconfondibile, profondamente radicata nella sua terra d'origine, ma al tempo stesso aperta alle tensioni e ai fermenti intellettuali del suo tempo. Traspare una costante tensione verso l'originale e l'autentico, concepiti come espressioni di una dimensione primaria, ancestrale e viscerale dell'esperienza umana. I versi di Lobato, così come le sue opere visive, si nutrono di elementi primitivi, antropologici e folclorici, riportando alla luce le radici popolari e culturali della sua terra, filtrate da una sensibilità moderna, inquieta e profondamente personale. Il suo universo creativo è abitato da un intenso e fertile confronto intellettuale con alcune delle figure più significative della scena artistica e filosofica a lui contemporanea: da Maria Zambrano a Joan Miró, da Rafael Alberti a Vicente Aleixandre. Lo stile di Lobato si muove liberamente all'interno del panorama artistico del XX secolo, approdando a diversi approcci espressivi, ma trovando nella sperimentazione delle avanguardie un luogo privilegiato: l'innovazione letteraria e poetica e le opere sperimentali hanno creato una breccia nella critica spagnola, rappresentando una via di fuga dalla repressione del regime franchista. Lobato ci dona un'opera che riesce ad andare oltre la narrazione individuale, in cui viene conservata la memoria, ma anche i ricordi, le emozioni e l'anima di un'intera generazione.
Ponte Sant'Angelo. Osservazioni romane
Marie Luise Kaschnitz
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 456
«Certamente Roma mi ha influenzato anche da un punto di vista artistico. A Roma s’impara la storia e s’impara a difendersi dalla storia. Credo che vi s’impari soprattutto a guardare.» Ponte Sant’Angelo è la raccolta di 170 osservazioni o miniature, o brevi racconti, ambientati a Roma. Quale che sia la definizione che si voglia attribuire a questi scritti risulterà comunque insufficiente, poiché il lettore si troverà di volta in volta davanti a un componimento progettato per muoversi agilmente tra diverse forme: il saggio, lo scritto diaristico, il mito, il reportage e molto di più. Dalle narrazioni emerge una Roma sopravvissuta alla guerra, vittima di una modernizzazione e di un’urbanizzazione eccessivamente rapide, caratterizzata da innumerevoli contraddizioni, animata da esseri umani dai tratti spesso grotteschi e caricaturali. Ma il piano di realtà diviene presto un pretesto per fare spazio a una narrazione dai tratti ora immaginari, ora onirici, ora mitici. Le riflessioni romane di Kaschnitz non sono, dunque, solamente delle “cartoline” da Roma né le passeggiate di una flâneuse, piuttosto sono sguardi che penetrano il livello superficiale di un luogo. Sono reperti di un mondo sotterraneo.
Andymon
Angela Steinmüller, Karlheinz Steinmüller
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 504
In un tempo futuro la civiltà terrestre invia una nave stellare nello spazio. I sistemi della nave sono strutturati per permettere lo sviluppo di embrioni e a coloro che nasceranno sarà affidato il compito di fondare una nuova società sul pianeta Andymon. Una generazione segnata da una distanza essenziale con il resto dell’umanità: saranno le macchine, infatti, ad occuparsi di gestazione e nascite e saranno i robot a sostenere necessità materiali e a curare l’educazione. I principi appresi e il senso di comunità sviluppatosi in viaggio vengono messi alla prova dalle difficoltà che il nuovo pianeta presenta e dai condizionamenti ereditati da una civiltà ormai lontana. La strada verso l’utopia non è percorribile senza fatica e che anche solo pensare di intraprendere questo percorso vuol dire essere disposti a lasciarsene modellare. In questo caposaldo della fantascienza europea degli anni Ottanta (Andymon nel 1989 viene votato come il più rappresentativo romanzo di fantascienza della Germania Est) troviamo la forza immaginativa di una società che necessariamente è diversa da quelle di cui si hanno memoria. Rapporti di poteri ed equità sociale progresso tecnologico e armonia con la natura, mettono in scena i conflitti, i dialoghi e gli sviluppi per un futuro possibile.
Museo di sabbia
Giovanna Di Marco
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 264
Da un medaglione invetriato di Della Robbia fino a raggiungere l'iconico Quarto stato di Pelizza da Volpedo, i racconti di questa raccolta mettono il lettore difronte a una realtà complessa e stratificata come un'opera miniata. Ogni storia nasce e dà vita a un'opera d'arte e l'autrice traccia il legame indissolubile tra ciò che è storia intima, individuale, particolare e ciò che attraverso l'arte si fa universale. Si fa emblema di questa connessione un travagliato e appassionato rapporto con una terra d'origine piena di bellezza e contraddizioni, la Sicilia, che diviene una porta che si apre al mondo e allo scambio, ai linguaggi che si ibridano per dare vita a una parola nuova che si fa squisitamente poetica. Di Marco ci invita ad una passeggiata letteraria attraverso le sale di un museo grande come la storia dell'arte e ci chiede di ascoltare con attenzione le voci dei protagonisti e delle protagoniste dei racconti che ci vengono proposti dall'autrice giustapposti con la sapienza e l'intenzione di una curatrice museale.
Introduzione alla mia morte
Fabio Massimo Franceschelli
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 240
Un uomo che dimentica in auto il suo bambino; un politico populista e vanesio che fonda un nuovo partito; un giornalista, famoso inviato di guerra, che si trasferisce in un’isolata casa in montagna e cerca di recuperare e sintetizzare il senso della sua vita nella scrittura di un romanzo e nella ricomposizione attorno a sé di una famiglia da sempre trascurata. Infine Sonia, la donna che è bussola e cifrario nel ripercorrere le vite di questi uomini autocentrati e che raccontano, loro malgrado, la storia della società di cui sono al tempo stesso prodotti e fautori. Quattro personaggi che compongono una famiglia che di tradizionale non ha nulla. Quattro voci che invitano il lettore ad indagare nelle storie che raccontano, a destreggiarsi tra apparenze farsesche e un’interiorità buia e respingente per giungere a delineare il ritratto della nostra società. Franceschelli, con il suo linguaggio ammaliante, un’ironia sottile e la sapiente costruzione della narrazione, dà vita a un romanzo che con la potenza visionaria di un dramma in più atti è capace di inchiodare il lettore, non solo alla storia narrata, ma anche e soprattutto alla rappresentazione di una realtà da cui si tende a volgere lo sguardo.
Piove a Mosca
Zsuzsa Selyem
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2025
pagine: 140
"Se un leone potesse parlare, non potremmo capirlo". Attorno a questa citazione di Wittgenstein si costruisce una bizzarra saga familiare che rimette in discussione tutti gli elementi che solitamente caratterizzano il genere. La prima e più evidente caratteristica dirompente: l'intera vicenda si svolge in poco più di 100 pagine. Inoltre, il narratore è reticente a narrare la propria storia e quindi viene affiancato da animali e piante, che spesso fanno il verso e si fanno beffe dei narratori onniscienti delle grandi saghe del '900. La prospettiva di questi insoliti narratori, non così antropomorfi come ci si aspetterebbe, riempie quindi i vuoi lasciati dai silenzi del protagonista della vicenda: István Beczásy che all'età di 97 anni decide di dettare le sue memorie alla nipote, Zsuzsa Selyem. È così che il lettore si trova a percorrere con un'inaspettata leggerezza e attraverso la cinica ironia dell'autrice, alcune buie pagine della storia dell'Europa dell'est. Ascoltiamo racconti di prigionia e di tortura che sembrano lasciare il segno più sul lettore che sui protagonisti della vicenda. Memoria e finzione si mescolano in una commistione commovente e spassosa al tempo stesso. Un racconto bizzarro con radici ben piantate nella storia ma che a partire da una dimensione post-umana suggerisce vie inedite per una nuova antropocene. Un piccolo gioiello confezionato ad arte grazie alla sapienza narrativa della scrittrice, al suo esordio con questo breve romanzo.
Passione coloniale. Testo tedesco a fronte
Volker Braun
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2024
pagine: 90
Una barca riccamente decorata proveniente dall'isola di Luf, nel Mare del Sud, è diventata un simbolo dell'oscura eredità del colonialismo tedesco. Costruita alla fine degli anni '90 dell'ottocento dalla popolazione locale, la Luf-Boot entrò in possesso dell'agente commerciale tedesco Max Thiel nel 1903 e dall'autunno 2021 è esposta all'Humboldt Forum di Berlino. In Passione coloniale l'indagine sul colonialismo va assumendo fin dal titolo una connotazione polifonica. Il poema si configura come la passione subita dai nativi, ma quell'efferatezza tracima in altri linguaggi, supera l'orizzonte ottocentesco per interrogare il nostro presente. Braun entra in dialogo col passato mediante un taglio improntato ad un acceso sperimentalismo: declina la vicenda della piroga assemblando materiali etnografici d'archivio ed effetti sonori, frammenti lirici e visioni immaginifiche - in breve siamo di fronte a una vera e propria 'installazione poetica', intesa a indagare la storia sommersa di popoli scomparsi.
La scimmia di Zarathustra
Anton Kuh
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2024
pagine: 264
Per la prima volta viene tradotta in italiano una selezione di feuilletons, testi brevi in prosa e il più famoso dei discorsi improvvisati di Anton Kuh giornalista, saggista, narratore e oratore austriaco di origini praghesi. Questi testi non sono di solito classificati come strettamente letterari, quanto piuttosto appartenenti all'ambito della letteratura di consumo e quindi marginali al sistema letterario. Il loro modo di argomentare e il loro stile li rendono testi dall'alto carattere performativo: tutto ciò che Kuh racconta, in maniera più o meno distanziata, è un'istantanea del mondo esterno. Essi evocano e descrivono una realtà preesistente, mettendola in scena e, così facendo, rendendo visibile sia l'immaginario collettivo che il rapporto di Kuh con il suo pubblico e dunque con quell'immaginario. Sia i testi scritti che il discorso improvvisato presentano un'interazione tra oralità e scrittura, in cui la parola diventa azione e non rappresentazione. I testi di Kuh sono entità linguistiche creative che esprimo il proprio universo di senso nel momento in cui vengono letti o declamati. Hanno quindi una "teatralità" in se stessi, si accostano alla scenografia, in cui il loro senso si svela come in una messa-in-scena.
Warax. Ediz. italiana
Pavel Hak
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2024
pagine: 236
Ed Ted Warax, capo di una multinazionale che si occupa di armamenti, tesse la tela delle sue manipolazioni guerrafondaie tramando dietro le quinte delle crisi internazionali. Contemporaneamente un manipolo di migranti cerca di attraversare il deserto che li separa da una frontiera fortificata. Nel cuore di una megalopoli, un giovane ambizioso trama per assumere la presidenza di un canale satellitare. Sotto il cielo senza luna di una terra desolata, un uomo sembra fuggire da una guerra nucleare locale. Pavel Hak miniaturizza la complessità, la rende densa e compatta come un microchip. Nel suo stile asciutto e impeccabile l'autore restituisce l'immagine di un mondo eternamente sull'orlo dell'apocalisse in cui violenze ed egoismi sistemici non sono che lo specchio di quanto ciascun protagonista subisce o perpetra nel suo quotidiano. Vediamo un mondo che vorremmo lontano ma che non ha niente di fantascientifico, l'apocalisse è oggi, ci dice Hak ed è fatta di informazione manipolata, di spietata corsa al profitto e di scoramento. A noi lettori la responsabilità di leggere i segni.
Racconti crudeli
Abelardo Castillo
Libro: Libro in brossura
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2024
pagine: 266
Con "Racconti crudeli" prende il via il progetto di pubblicazione dell'intero corpus dei racconti di Abelardo Castillo. In questo primo volume trovano spazio le due raccolte: "Le altre porte" e "Racconti crudeli". Da qui inizia quindi il viaggio attraverso la prosa vertiginosa di Castillo. In bilico sulla lingua essenziale, incisiva ed elegantissima che danza tra registri colloquiali, linguaggio infantile e monologo allucinato, il lettore potrà farsi trasportare tra queste storie crudeli che in Argentina sono diventate un riferimento fondamentale e hanno contribuito a modellare un nuovo tipo di lettore. Attraverso figure e soggetti dei margini sociali, Castillo invita il lettore alla scoperta di un mondo composito come un mosaico. Ogni racconto è un ritratto a tinte forti della vita collettiva e i personaggi sono esemplari di un mondo che ha fatto dell'umiliazione, del disprezzo, dello sfruttamento e della solitudine la norma del quotidiano. La prefazione di Loris Tassi ci guida in questo cosmo di esistenze ed energie nelle sue connessioni con la più ampia produzione dell'autore.

