Libri di Friedrich Hebbel
Agnes Bernauer
Friedrich Hebbel
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 132
Scritto all'indomani del 1848, "Agnes Bernauer" è dramma senza cattivi, catastrofe di ogni ambito della vita soggettiva imperniata sul conflitto fra le esigenze degli individui e quelle, assolutamente superiori, dello Stato: una bellissima popolana, amata dall'erede al trono di Baviera, verrà fatta uccidere dal padre di costui in nome della ragion di Stato di cui anche il figlio, alla fi ne, giungerà a riconoscere il primato. Pur lontano dalla sensibilità odierna, il dramma di Friedrich Hebbel testimonia la ricerca gobettiana di una prospettiva internazionale attraverso le traduzioni di opere letterarie e teatrali. Negli anni Venti pubblicare Hebbel, oggetto di un vivace interesse tra gli intellettuali del primo Novecento e tradotto anche da Scipio Slataper, che Gobetti commemorò a Gorizia nel 1922, è modernità contro tradizione, «stile europeo» contro provincialismo, editoria di cultura contro editoria commerciale.
Giudizio universale con pause
Friedrich Hebbel
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 166
Kafka lesse "tutti d'un fiato" i "Diari" di Hebbel, annoverandoli fra i "libri che mordono e pungono". E anche a noi è oggi dato di assaporarli grazie a un curatore d'eccezione, Alfred Brendel, che dall'ampia partitura originale ha ricavato questa scelta, dove troveremo micronarrazioni in sé conchiuse, feroci paradossi e sogni, confessioni spietate e meditazioni filosofiche, storie di animali e interrogativi su una Giustizia spesso fallace, frammenti autobiografici e note su fatti contingenti o epocali (la rivoluzione del '48) - tutti segnati da un radicale scetticismo nei confronti della Storia. "Pirotecnico spettacolo sotto una nevicata", i "Diari" ci offrono riflessioni sul dolore e la morte, sulle miserie della felicità ("Quando Dio si trovò in imbarazzo a causa della turba d'uomini che non sapevano cosa fare di se stessi, creò la felicità"), sulla stoltezza ("Persone che al posto del cervello sembrano avere nella scatola cranica un pugno serrato, tanto si ostinano nella loro stupidità"), e uno sguardo disincantato sui sentimenti ("L'amore dei più: caldo egoismo"), sul prezzo di un sapere che "concima l'albero della conoscenza con la linfa della vita". Vita che non è altro se non "saccheggio dell'uomo interiore", sicché non resta che stare ritti digrignando i denti contro i denti del mondo.
Diario
Friedrich Hebbel
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2008
pagine: 134
La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Traduzione e introduzione di Scipio Slataper. «Hebbel è celebre soprattutto come poeta drammatico, ma non si comprende l'uomo e l'animo suo senza conoscere i famosi Tagebicher che riboccano di pensieri grandiosi e inusitati. Lo Slataper - che già aveva tradotta la Giuditta dello stesso H. - offre qui agli italiani le parti più salienti dei diarii ed ha fatto precedere al suo lavoro un buon profilo di H. e una ricca bibliografia». (G. Papini)
Schnock. Un dipinto olandese
Friedrich Hebbel
Libro
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 1998
pagine: 60
Diari. Una nuova proposta di Claudio Magris: il drammaturgo tedesco Friedrich Hebbel nella rivelazione dei diari
Friedrich Hebbel
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2008
pagine: 450
Sono cronache argute, taglienti aforismi e profondi pensieri questi Diari di Friedrich Hebbel; o meglio, secondo le sue parole, "riflessioni, sotto forma di diario, sul mondo, la vita e i libri, ma soprattutto su me stesso". Un importante autore tedesco ed europeo si racconta, vitalmente radicato nella totalità ottocentesca e proteso verso il nichilismo novecentesco: l'universo poetico presente nei Diari è un grande mosaico della realtà, e insieme una tormentata indagine dei lati più oscuri dell'uomo che affascinavano il grande drammaturgo. Il senso dell'ordine che traspare dai Diari (sistematicamente e precisamente suddivisi) messo in luce e anche criticato da Bertolt Brecht, è più che altro apparente, e rappresenta un disperato tentativo di dare forma all'esistenza. E, come sostiene Claudio Magris nella prefazione, in questi affascinanti Diari "specchi dell'anima" oppure "del mondo", il pathos inquieto, ambiguo e contraddirtene, tutto ottocentesco, è in realtà più vicino a noi di quanto non sembri. I Diari offrono anche uno sguardo particolare sugli eventi storici e sociali del tempo, come la rivoluzione del 1848-49, che Hebbel seguì con interesse. Oppure il giorno dell'attentato a Francesco Giuseppe. O gli incontri con celebri personalità dell'epoca, come la lunga conversazione con Mettermeli, ormai completamente sordo, che sopperiva a questa sua infermità con la propria esclusiva conversazione brillante.

