Libri di G. Borio
Storia dei concetti musicali. Melodia, stile, suono
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 320
"Storia dei concetti musicali" è un'opera in diversi volumi dedicata all'evoluzione semantica e ai contesti di impiego di concetti che stanno alla base dei discorsi sulla musica dall'antichità all'epoca contemporanea. Questo terzo volume, curato da Gianmario Borio, è dedicato ai concetti di melodia, stile, suono.
Storia dei concetti musicali. Armonia, tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 396
L'idea di una storia dei concetti musicali nasce dalla considerazione del fatto che i termini estetici sono divenuti ubiquitari; i luoghi sociali e le inflessioni linguistiche del discorso sulla musica sono aumentati in modo esponenziale; l'esposizione dell'ascoltatore ad altre culture o a strutture multiple di immagine, testo e musica condizionano il modo di percepire e definire l'esperienza musicale.
Gli operaisti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2005
pagine: 338
In Italia, alla fine degli anni Cinquanta, un ristretto gruppo di intellettuali inaugura con la rivista "Quaderni rossi" un percorso di pensiero critico nei confronti dell'ortodossia marxista che segnerà in modo indelebile i destini dei movimenti sociali dei decenni successivi. Gli operaisti, bollati dai detrattori come "cattivi maestri", ispiratori di teorie e pratiche estremistiche, sono stati alla base delle lotte studentesche del '68, di quelle operaie dell'autunno caldo, dei gruppi extraparlamentari più significativi come Lotta Continua e Potere Operaio, del rinnovamento delle forme di organizzazione sindacale, di Autonomia operaia, di riviste, giornali, case editrici.
La scrittura come rappresentazione del pensiero musicale
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2004
pagine: 292
Le musiche degli anni Cinquanta
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: IV-234
Gli anni '50-'60 corrispondono, nella biografia artistica di Luigi Nono, a un periodo notevolmente significativo. Questo secondo volume di studi noniani intitolati a questi anni (di G. Borio, A.I. De Benedictis, V. Rizzardi e E. Schaller) descrivono il debutto darmstadtiano di Nono, la rottura polemica con le avanguardie, le prime esperienze teatrali, i primi contrastati momenti di recezione italiana e la scoperta dei potenziali della composizione elettronica.
Immagini dialettiche. Scritti musicali 1955-65
Theodor W. Adorno
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 322
Un'interpretazione filosofico-sociologica della musica novecentesca, ricca di acute intuizioni critiche. Una serie di saggi tradotti per la prima volta in italiano a cento anni dalla nascita del principale filosofo della Scuola di Francoforte. Nel suo pensiero musica e filosofia si sono sempre integrate e oggi i suoi saggi musicali restano il territorio dove meglio è custodita la parte più feconda della sua ricerca. La sua interpretazione della "crisi" della cultura musicale, dell'alienazione della soggettività dell'artista, trova riscontri a questa frammentazione nei barlumi di verità che le grandi figure del Novecento hanno saputo trovare. Dal dittico Wagner-Mahler passa attraverso Richard Strauss, Stravinskij per culminare con la scuola di Vienna.
Erik Satie e la Parigi del suo tempo
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 139
Storia dei processi musicali. Espressione, forma, opera
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 400
Sebbene il concetto di espressione si sia affermato nel Settecento, l'area che esso dischiude traspare già nella concezione simbolica del Verbo del canto gregoriano e nella rappresentazione degli affetti dell'epoca di Monteverdi. La determinazione del contenuto dell'espressione (l'interiorità del compositore, l'esperienza vissuta, le idee sovratemporali, gli ineffabili moti dell'inconscio) scandisce le fasi della sua storia. In musica, il concetto di forma si riferisce prevalentemente a un fatto tecnico: l'organizzazione degli eventi sonori nel tempo. Dal Quattrocento all'epoca barocca il suo campo semantico si delinea con l'uso di concetti imparentati come quelli di ordine e regola. La sua storia culmina nell'Ottocento con l'affermarsi della "Formenlehre" come disciplina specifica. L'impiego del concetto di opera è direttamente collegato alla concezione moderna dell'arte. La convinzione che l'opera musicale sia una creazione unica e finita, prodotta da un soggetto determinato indipendentemente da finalità esterne e in vista di una fruizione contemplativa, ha cominciato a vacillare nel Novecento. La fase attuale si caratterizza nei termini di una rimodulazione del discorso.