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Libri di G. P. Gri

Pasolini e l'interrogazione del sacro

Pasolini e l'interrogazione del sacro

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2014

pagine: XIII-320

"Cose divine" è, in Pasolini, l'altro nome del sacro. Rimanda al senso dell'ulteriore, dell'eccedente (ma per ciò stesso anche del primigenio e dell'autentico) rispetto alla capacità di comprensione, controllo e realizzazione degli uomini. Ben prima delle grossolane distinzioni tra fede e scienza, tra credenti e non credenti, il sacro è la dimensione da cui attingono e verso cui tendono l'aspirazione al bello e al buono, la capacità di stupirsi, la sete d'amore, la pietas solidale, l'anelito di giustizia, la consapevolezza del tanto di misterioso che ogni vita possiede. Il sacro come domanda, non corredo di riposte; il sacro come attesa e scarto. Per Pasolini un doppio impegno: su un versante lo sguardo sulle cose divine che si rivelano nell'ambiguità, ma anche la loro spoliazione e il ritrarsi sconfitto dell'innocenza di fronte al cancro del consumismo (anche del consumismo del sacro) e di fronte al potere di un'economia e di una tecnica che non mostrano altro fine che l'autopotenziamento; sull'altro versante, lo sforzo disperato di preservarne "il senso" attraverso la dissacrazione degli idoli sostitutivi. La "scandalosa ricerca" di Pasolini lascia come eredità preziosa una rinnovata fioritura di simboli e miti che da sempre germogliano sulla frattura che si crea tra il tragico tempo della storia e i tempi delle origini e del non-ancora. Ed è questo il Pasolini "estremo" che qui si intende perlustrare da diverse angolazioni disciplinari...
28,00

Fuochi. Gioventù e rituali in alta Carnia. Val Degano, Val Pesarina e Valcalda

Fuochi. Gioventù e rituali in alta Carnia. Val Degano, Val Pesarina e Valcalda

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Forum Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 192

Il termine e il concetto di fuoco hanno svolto una funzione fondamentale, per secoli, anche in Carnia, riferiti alle cellule fondamentali e vive delle strutture comunitarie; cellule concrete, da vedere e da annusare: "fuochi fumanti" dicono le vecchie carte di vicinia e gli statuti. Per secoli la funzione di trasformare i diversi 'fuochi' domestici in aggregato comunitario, con la capacità di tenere in equilibrio esigenze di individualità delle famiglie e inevitabili contrapposizioni e conflitti, con i bisogni della solidarietà collettiva e dello scambio di persone, beni e servizi, è stato affidato come forma di rappresentazione simbolica e nello stesso tempo di costruzione della comunità proprio al rituale dei "fuochi di tutti" che i giovani accendevano anche in Carnia sul "pruc", sul "plan", sul "cret das cidulas". Un paese non è, si fa. I fuochi comunitari hanno ancora molto da costruire. E dunque, "che las cidulas as vàdin: impiàdas, tràtas, batiàdas, biélas, a lunc, lontan' Vìvule!". (Gian Paolo Gri).
28,00

Antichi costumi friulani

Antichi costumi friulani

Lea D'Orlandi, Gaetano Perusini Antonini

Libro: Libro in brossura

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2022

18,00

I giorni del magico. Riti invernali e tradizioni natalizie ai confini orientali
12,39

Dentro i paesi. Znotraj vasi. Valli del Natisone 1968. Nadiske doline 1968

Dentro i paesi. Znotraj vasi. Valli del Natisone 1968. Nadiske doline 1968

Riccardo Toffoletti

Libro: Libro rilegato

editore: Gaspari

anno edizione: 2007

pagine: 152

29,00

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