Libri di G. Tesio
Nell'abisso del Lager. Voci poetiche sulla Shoah. Un'antologia
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2021
pagine: 283
«Dopo Auschwitz scrivere ancora poesie è barbaro» è la frase del filosofo Adorno che ha suscitato tante polemiche ma anche stimolato a riscoprire le voci poetiche più intense della Shoah, per la prima volta qui riunite in un'antologia internazionale. Emerge soprattutto il loro valore di testimonianza, di presa diretta e di riflessione, che non attenua l'importanza anche estetica dei testi di Paul Celan o Nelly Sachs, di Dietrich Bonhoeffer o Mario Luzi, fino ad Antonella Anedda ed Erri de Luca. Un libro che scuote le coscienze con la forza della poesia: per non dimenticare che, come ha scritto Primo Levi nella Tregua, «guerra è sempre».
Il novarese. Pianura, laghi e monti
Libro
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 1998
pagine: 605
Di Orta un Po. Scrittori torinesi in riva al lago
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2010
pagine: 129
"Prima viene il fascino di una terra a riflesso, poi viene il riflesso della letteratura" scrive Giovanni Tesio nella presentazione di questo libro che raccoglie, "in una piccola antologia di voci, le suggestioni che alcuni scrittori torinesi hanno tratto dalla consuetudine o dall'occasione di Orta. Unica eccezione ammessa, la voce di Laura Pariani" ormai diventata, grazie alla residenza ortese, una sorta di nume tutelare del luogo. Un'occasione per trovare insieme gli stili e le trame di Alessandro Defilippi, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Davide Longo, Alessandra Montrucchio, Margherita Oggero, Laura Pariani, Giancarlo Pastore, Sergio Pent, Alessandro Perissinotto ed Enrico Remmert.
Diffusione e conoscenza di Primo Levi nei paesi europei. La manutenzione della memoria
Libro
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2005
pagine: 382
Nel buco nero di Auschwitz. Voci narrative sulla Shoah
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2021
pagine: 336
«Che romanzi volete che ci siano, dopo Auschwitz e Buchenwald?» scriveva Carlo Levi, riflettendo sulle possibilità letterarie del "dopo". Eppure molti hanno scritto, in tempi e modi diversi, rispondendo a un bisogno e anche a un dovere, a una necessità morale. Alcuni di essi, tra i più significativi, sono raccolti in questa antologia, da Primo Levi ad Anne Frank, da Etty Hillesum a Jean Améry, da Peter Weiss a Friedrich Dürrenmatt e David Grossman, presentando insieme - seppur separati - sia chi, avendo vissuto l'esperienza del lager, ne ha dato testimonianza sia chi, invece, non avendola vissuta personalmente, ne ha però fatto oggetto di elaborazione letteraria. Un'antologia che «nel nome dei senza voce, dice quanto può attraverso la voce di chi è sopravvissuto e di chi su quelle voci ha costruito il racconto infinito dell'offesa che non deve sottomettersi a nessuna vergogna» (Giovanni Tesio).
Lettere dalla grande guerra
Augusto Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Araba Fenice
anno edizione: 2007
pagine: 176
Natale sotto la Mole. Scrittori torinesi raccontano
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2008
pagine: 160
Una città si specchia nelle luci, e nelle ombre, del Natale attraverso le storie private e collettive dei suoi scrittori. Un bambino che scrive una lettera, dal retrogusto amarognolo, a Gesù Bambino, un misterioso furto di un bue nel presepio, un'agenzia di parenti in affitto, un bambino che ha qualcosa da insegnare a un generale. Dieci autori torinesi che, con i loro racconti, come scrive il curatore Giovanni Tesio, "rovesciano un cliché, frugano dietro il prevedibile, cercano di spremere un senso che viene dalla constatazione di un tempo alieno, estraneo, a volte amaro, crudo, nudo, drammatico e persino tragico" che è quello del Natale.
Di cotte e di crude. Cibo, culture, comunità. Atti del Convegno internazionale di studi (Vercelli-Pollenzo, 15-17 marzo 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2009
pagine: 444
Il volume pubblica gli atti del convegno organizzato dall'Università di Vercelli e dal Centro Studi Piemontesi nel marzo 2007 a Vercelli e a Pollenzo per discutere sui molteplici e sfaccettati rapporti tra cibo, cultura, società, linguaggio, spaziando da Ulisse a don Chisciotte, da Goldoni a Joyce, da Parma a Berkeley passando per New York, dal riso alla pizza, dal caffè al vino. Raccoglie di contributi di studiosi italiani e stranieri, tra cui: Luigi Lombardi Satriani, Giuseppe Mastromarco, Raffaella Tabacco, Claudio Rosso, Giuseppe Sicheri, Gian Luigi Beccaria, Luca Serianni, Giovani Ruffino, Hermann W. Haller, Simone Cinotto, Guido Carboni, Enrico Guglielminetti, Folco Portinari, Pietro Gibellini, Gorgias Gambacorta, Piercarlo Grimaldi, François Baratte, Francesca Romana Paci, José Manuel Martín Morán, Carlo Brusa, Armando Montanari, Isabella Mozzoni, davide Papotti, Luciano Maffi.
Lo sgaurdo offeso. Il paesaggio in Italia. Storia, geografia, arte, letteratura
Libro: Libro rilegato
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2011
pagine: 401
Il volume raccoglie gli atti del convegno sul rapporto del tema del paesaggio con altre discipline quali arte, letteratura classica e moderna, geografia e evidenzia la diversa sensibilità nei confronti del paesaggio nel corso delle epoche storiche.
Rondò. Tre racconti
Franco Pappalardo La Rosa
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 162
L'ombra della stella. Il Natale dei poeti d'oggi
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2012
pagine: 176
Per gli amanti della poesia e del Natale e per chi vuole fare un dono originale ecco un'antologia diversa dalle altre: una raccolta di testimonianze inedite scritte apposta per questo libro dai maggiori poeti italiani viventi "che hanno accettato di collaborare alla costruzione di un festone che potesse accompagnare il natale di ciascuno di quei noi che siamo stati, ma anche di quei noi che siamo e che ancora - nonostante tutto - ci sarà dato di essere".
Il vate e il mecenate
Gabriele D'Annunzio, Riccardo Gualino
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2016
Un carteggio curioso tra Gabriele D'Annunzio, il poeta-vate, l'estetistico cultore della vita come opera d'arte, e il "mecenate" Riccardo Gualino, personaggio poliedrico e versatile, capitano di imprese - talvolta temerarie in campi diversi di investimento e di profitto. Due intelligenze a confronto nell'interpretazione di un copione gustosamente prevedibile: da un lato l'endemico bisogno di danaro del poeta, dall'altro lo strategico sottrarsi dell'imprenditore dissimulato da qualche sempre accorta e calcolata concessione. L'indubbio interesse di questo carteggio è qui accompagnato da un esauriente excursus entro la passione, dilettantesca ma - almeno a tratti non indecorosa, che Gualino nutrì per la scrittura: due ante di un dittico che introduce all'aspetto sicuramente meno noto dell'attività di un 'realizzatore' dalla personalità multiforme e plurale.