Libri di Giampaolo Conte
Riformare i vinti. Storia e critica delle riforme liberal-capitaliste
Giampaolo Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2022
pagine: 148
A partire dalle recenti crisi finanziarie, la parola «riforma» è entrata nel lessico comune quale immagine evocativa di austerità e malessere economico, specialmente per le classi lavoratrici e una parte del ceto medio. Ma a cosa si riferisce esattamente quel termine? Attraverso un approccio critico, che parte dalla genesi della rivoluzione industriale, il volume analizza le origini storiche del riformismo liberal-capitalista, inteso come strumento di assimilazione delle economie periferiche a favore degli interessi economici e politici delle élite e degli Stati egemonici – Gran Bretagna prima, Stati Uniti poi – tra il XIX e il XXI secolo. La riforma si configura, perciò, come uno strumento riconducibile a un chiaro sostrato ideologico, dietro il quale si celano precisi interessi di classe nonché valori politici e culturali ben definiti. Uno strumento funzionale, dunque, a promuovere istituzioni socio-economico-finanziarie, norme e stili di vita tipici di un ordine economico liberal-capitalistico, che vede nell’accumulazione del capitale, nella ricerca del profitto e nella trasformazione sociale alcuni dei suoi valori fondanti.
Il credito di una nazione. Politica, diplomazia e società di fronte al problema del debito pubblico italiano 1861-1876
Giampaolo Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 132
Nel corso della sua breve storia nazionale, l'Italia ha affrontato diverse crisi della finanza pubblica, che ne hanno messo in pericolo la stabilità, come forse nessun altro paese europeo. Il libro analizza una delle fasi più complicate della storia dell'Italia contemporanea: la difficile fase economica intercorsa a seguito dell'unificazione italiana. Come è riuscita l'Italia a riordinare le proprie finanze evitando il tracollo finanziario, sociale e politico? Attraverso un approccio interdisciplinare, che colloca il problema del debito all'interno delle dinamiche del mondo finanziario europeo, la ricerca vuole mettere in evidenza i successi e i fallimenti delle politiche adottate dai governi appartenenti alla Destra Storica. Politici, diplomatici e tecnici, ma anche banchieri e capitalisti vari, sono gli uomini che hanno reso possibile questo ‘miracolo economico’ non tanto in termini di crescita, ma di salvezza e consolidamento del progetto di unificazione nazionale.
Il tesoro del sultano. L'Italia, le grandi potenze e le finanze ottomane 1881-1914
Giampaolo Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Textus
anno edizione: 2018
pagine: 349
Le crisi del debito sovrano nel Mediterraneo sono state un evento costante nel corso del XIX secolo. Ripercorrendo il caso "classico" del fallimento e del conseguente commissariamento dell'Impero ottomano, si vuole dare risalto, attraverso una particolare prospettiva italiana, ai problemi, politici ed economici, interconnessi alla sostenibilità e alla gestione del debito pubblico in un paese ai margini del mondo capitalista. La febbre speculativa di banche e affaristi europei, la famelica fase di espansione imperialista da parte delle grandi potenze, nonché la mala gestione finanziaria operata dalla classe dirigente ottomana, hanno condotto Costantinopoli verso il disastro finanziario. In questa cornice orientale, che si colloca all'interno delle dinamiche del mondo finanziario globale, il giovane Regno d'Italia non ha mancato di giocare le sue carte, cercando di trovare quello spazio necessario a emulare maldestramente una politica a carattere imperialista.
L'odissea del debito. Le crisi finanziarie in Grecia dal 1821 a oggi
Alessandro Albanese Ginammi, Giampaolo Conte
Libro: Copertina morbida
editore: in edibus
anno edizione: 2015
pagine: 104
La storia economica recente della Grecia è quella di una piccola nazione spinta da un grande desiderio di sviluppo e rinnovamento a vivere a un livello superiore nonostante le sue risorse fossero limitate. Dal revanscismo ottocentesco alla falsificazione dei conti per entrare nell'Euro, questo volume spiega la lunga discesa verso il default della repubblica ellenica e le manovre dell'Unione Europea per salvare lo Stato e contemporaneamente i conti degli investitori. Protagonisti di questa storia economica, paradigmatica per molte realtà attuali, sono le banche, gli istituti finanziari e gli organi di governo sovra-nazionale che in modo spesso ambiguo impongono un'austerità "tanto credibile quanto i lamenti di colui che prima ha costruito una gabbia, poi ci si è chiuso dentro" e infine grida perché non può più uscire.