Libri di Gianluca Didino
Egyptian made. Donne, lavoro e una promessa di liberazione
Leslie T. Chang
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2025
pagine: 368
Cosa succede alle donne che lavorano in un paese che fatica a conciliare una cultura tradizionalista con le esigenze di un’economia globalizzata? In questo vivido ritratto della società egiziana, reso con grande precisione e approfondito da due anni di full immersion nel paese, Leslie T. Chang segue l’esperienza di tre donne che con tenacia e perseveranza vivono e lavorano in un contesto che spesso ne ostacola i progressi esistenziali e professionali. A causa delle forti oscillazioni della politica economica, di un sistema educativo in crisi e di un sistema familiare in cui le aspettative matrimoniali sono ancora molto conservatrici, le storie di Riham, Rania e Doaa mostrano il difficile e precario equilibrio a cui sono costantemente costrette le donne egiziane. L’autrice osserva con i propri occhi i rischi e i pregiudizi a cui sono esposte, intrecciando alle loro storie quella di un intero paese e degli eventi che l’hanno plasmato: i tempi di una gloriosa industria manifatturiera, della colonizzazione e dell’indipendenza, la diffusione dell’islam e un secolo di sconvolgimenti politici e di promesse di liberazione fin qui sostanzialmente tradite.
La figura umana. Friedrich, il contagio romantico e l'apocalisse
Gianluca Didino
Libro: Libro in brossura
editore: Tlon
anno edizione: 2024
pagine: 103
S., misterioso amico d'infanzia, spedisce al narratore una cartolina raffigurante il Viandante sul mare di nebbia. Il dipinto riemerge dalla memoria del protagonista e inizia ad assillarlo: lo vede ovunque, in quella che può essere un'illusione di frequenza o forse un messaggio. Ma cosa può dirci oggi Friedrich, il pittore romantico che ha catturato il divino nel paesaggio? Chi è la figura umana che si staglia davanti a un mare di nebbia? L'autore ci accompagna in un cammino attraverso i misteri dell'artista e del nostro presente, interrogandosi su quanto il Romanticismo ci abbia trascinati nella bulimia dell'Io, e su quanto possa invece indicarci la via di una sua dissoluzione, rendendoci monaci in riva al mare.
Perdono. Una diversa narrazione
Matthew Ichihashi Potts
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2023
pagine: 364
Ampia nella sua portata filosofica e teologica e raffinata nella sua analisi letteraria, quest’opera offre una riflessione toccante sulla pratica del perdono in un mondo che non perdona. Matthew Ichihashi Potts esplora il complesso terreno morale che questo tema presenta e, che a suo parere è servito troppo spesso come balsamo per la coscienza del potere più che come strumento di cura o di giustizia. Sebbene sia spesso collegato alla riconciliazione o alla repressione della rabbia, Potts resiste a queste associazioni, affermando invece che il perdono è il rifiuto della violenza della ritorsione attraverso pratiche di penitenza e di dolore; è un atto di elaborazione del lutto; è più una postura non-ritorsiva che un’assoluzione della colpa. Il perdono cerca di vivere con le conseguenze della perdita: accetta che ciò che è perso non può essere recuperato e punta quindi a convivere con l’irrevocabilità dell’ingiustizia subita. Prendendo ispirazione dai romanzi di Kazuo Ishiguro, Marilynne Robinson, Louise Erdriche Toni Morrison, oltre che da testi che vanno dal primo cristianesimo al postmoderno, Potts diagnostica i pericoli reali del perdono e insiste sulla sua promessa duratura. Sensibile alle realtà del XXI secolo, come disuguaglianze economiche, devastazioni coloniali e lotte razziali, e considerando il ruolo del perdono nel Nuovo Testamento, nella tradizione cristiana, nella filosofia, nella spiritualità, nella teologia e nella letteratura contemporanea, questo libro annuncia l’arrivo di una voce teologica nuova e creativa.
La vendetta di Zarathustra. Il nuovo nichilismo e altri saggi
Hakim Bey
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2023
pagine: 192
Bey punta a scardinare schemi mentali e zone di comfort, a generare un movimento di espansione, a rinascere attraversando il caos. Dentro queste pagine ci si può perdere come un’Alice nella scrittura delle meraviglie, andare sulla luna, danzare come un derviscio sotto l’influenza psicoverbale dell’esperienza globale dell’autore, vedere sprazzi di meravigliosa anarchia nel panorama nuvoloso del millennio. Una miscela esplosiva per qualsiasi cervello nutrito dalle utopie dell’underground passate e presenti. La scrittura di Hakim Bey è un atto di sabotaggio nei confronti del potere costituito, una forma letteraria e visionaria che accompagna il momento dell’insurrezione, una tattica da lui definita Terrorismo Poetico. “La vendetta di Zarathustra” colpisce al cuore chiunque sia interessato ad aprire la propria mente e ridiscutere la realtà di una vita non filtrata dal conformismo e dai compromessi della società contemporanea. Prefazione di Marco Philopat.
Essere senza casa. Sulla condizione di vivere in tempi strani
Gianluca Didino
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 176
Viviamo in tempi strani. Il nostro mondo è scosso da ondate di populismo nichilista e terrorismo, proiettato in un futuro fantascientifico di viaggi su Marte e transumanesimo, minacciato dall'apocalisse climatica: il nostro mondo sembra, insomma, essere sfuggito al controllo. In questo decennio, senza davvero accorgercene, siamo entrati nell'epoca ipermoderna, un'era fatta di accelerazione vertiginosa e orizzonti postumani in cui i contorni familiari della realtà sono mutati troppo rapidamente perché riuscissimo a stare al passo. Dalla Brexit al riscaldamento globale, dalle migrazioni di massa alla ricerca di vita nel sistema solare e oltre, l'intima stranezza dell'ipermodernità ci parla di un progressivo indebolirsi del senso di casa come luogo protetto dalle minacce dell'esterno. Oggi viviamo una crisi dell'abitare reale e metaforica, esposti alle logiche del capitalismo digitale e alle minacce di un'oscurità dove i significati umani smettono di esistere. È su questa soglia tra umano e macchina, umano e animale, interno ed esterno, che prolifera la stranezza dei nostri tempi.

