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Agenzia X

Incognita K. Free tekno e cospirazioni in cassa dritta

Incognita K. Free tekno e cospirazioni in cassa dritta

Ana Nitu

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 312

Dopo il Witchtek di Modena, il decreto antirave rende i free party punibili con il carcere. Improvvisamente la scena tekno si trova a fare i conti con una realtà sempre più distopica e opprimente. Per sopravvivere al deserto creato dalla repressione deve pensare a nuove strategie. Ma come resistere al controllo e all’iper-sorveglianza? Come organizzare la prossima occupazione in cassa dritta? E dove? La nascita di Smash Repression, una rete nazionale che riunisce alcune crew organizzando street parade, è la prima risposta. Incognita K spiega e accompagna questo difficile passaggio attraverso una ragnatela di saggi e testimonianze in cui si mischiano cospirazioni psichiche alterate e lucide analisi sociali, un testo critico che si pone dei quesiti su come evitare l’onda di demenza diffusa che si sta abbattendo sul nostro presente. Storie individuali e collettive per leggere le convulsioni di un movimento che da sempre si contrappone all’individualismo con l’unico muro che non divide, quello di casse. Nella guerriglia artistica e musicale coagulano rivendicazioni, amori, dolori, dubbi, rabbie, sogni lisergici e piaceri sintetici. La politica si intreccia al godimento in una danza p/ossessiva dando vita a pianeti stroboscopici che oscillano tra neotribalismo e postumano, capaci di custodire ancora quella che forse è l’ultima utopia concreta rimasta. Incognita K è tutto questo e molto altro. Ciò che esplode nel libro è il suo stesso enigma che attende di essere scoperto e partecipato. Il volume è arricchito da un ampio apparato iconografico che include fotografie, flyer e manifesti.
18,00

Etnografie trap. Il potere delle vite immaginate

Etnografie trap. Il potere delle vite immaginate

Francesca Buscaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 208

La trap è capace di creare un immaginario seducente e ricco di tensione contestataria, nelle sue contraddizioni noi fatichiamo a comprenderla, eppure dimostra molta più vicinanza alle lotte di liberazione contemporanee di altri generi musicali. La musica trap è parola pubblica, spazio espressivo e dimensione rituale in cui i giovani possono giocare a risignificare gli immaginari dominanti per sfidarli e rivendicare un altro tipo di presenza nella società. Per la costruzione del proprio futuro, i ragazzi incontrati dall’autrice, si devono orientare sulle mappe transnazionali inquinate dai simboli delle idee di buona vita e benessere neoliberale, come i modelli di mascolinità winner, la competizione dei like sui social e l’ossessione per le merci brandizzate. Attraverso un linguaggio per iniziati, i trapper delle periferie mettono in scena gli elementi più disturbanti di questa ideologia, mentre cercano di sottrarsi al paternalismo invadente e punitivo che agisce con il bastone del sistema penitenziario e la carota del welfare. Camminando tra le macerie dello stato sociale, la ricerca etnografica di Francesca prova a capire ciò che la musica trap rappresenta per i minori stranieri non accompagnati e nel frattempo diventa l’occasione per analizzare criticamente il proprio lavoro di educatrice e il potere istituente delle politiche migratorie. Prefazione di Mauro Van Aken.
16,00

Troppo cinici per amarci. Poesia, musica e dissenso materiali dal Premio Dubito 2024

Troppo cinici per amarci. Poesia, musica e dissenso materiali dal Premio Dubito 2024

Disturbat! Altr!

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 124

Fare parte della nostra carovana vuol dire partecipare a un’associazione di idee in movimento alla ricerca di nuove forme di convivenza nella diversità, una compagnia errante che pone il concetto del dubbio su ogni percorso proposto, perché dubitare è innanzitutto un esercizio di critica radicale. La poesia può far detonare e riorganizzare i cervelli, può essere un veicolo per stare insieme, per dialogare e riconoscerci. Possiamo addirittura collaborare con la poesia, integrarla al nostro passato, lottare con lei contro questo presente infame, spremerne tutta la verità che possiamo assimilare e gettare il resto. La musica è il corpo che danza, è la mente che mette le ali e vola in alto per guardare il mondo come se fosse una mappa geografica. È una forma di comunicazione gentile e senza frontiere che colpisce le corde emotive più profonde, ci accompagna fin dall’adolescenza nei momenti blues, nella rabbia punk, nelle visioni psichedeliche, quando rappiamo sulle strade, mentre ci abbracciamo, quando ci amiamo. La musica è l’arte più conviviale di tutte, quella che ci rende più felici e interconnessi. "Troppo cinici per amarci" raccoglie le poesie dei finalisti del premio Dubito 2024 (Vipera, DRIP FORTUNA, LENORE e ORA), un’intervista a Mamma di Dario Falcini e un pezzo di Isidoro Concas.
12,00

Lo vogliamo fare. Dalla globomalattia alla globoguerra

Lo vogliamo fare. Dalla globomalattia alla globoguerra

Smiffhov

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 192

Gli autori di questo collettivo sono giovani artisti che vivono come equilibristi sul filo di mille lavori precari. Abitano in diverse zone dell’Italia e producono fanzine, fumetti e graffiti per lasciare un segno della loro presenza. Si sono conosciuti negli ambienti underground grazie alla passione per il disegno e le pratiche artistiche visuali più disparate. Si sforzano ogni giorno inventandosi nuove strategie comunicative per rendere pubblico il loro pensiero inquieto e obliquo. Sulle pagine di questo volume gli autori raccontano il loro vissuto traumatico dalla globomalattia alla globoguerra. Il caos quotidiano e la frammentarietà dei rapporti personali sono qui disegnati alterando il pensiero logico e cronologico, lasciando spazio all’urgenza del racconto. C’è chi si esprime a tratti veloci, chi si perde in frattali infiniti, chi adotta un linguaggio crudo, chi invece ricerca la raffinatezza dei dialoghi. C’è chi fa scorrere le matite al ritmo forsennato dell’accelerazione, chi si ferma su un dettaglio per ore e ore. Una graphic novel dinamica realizzata da otto persone. Otto visioni diverse che ci narrano la realtà dissociata e distopica in cui siamo finiti: pandemia, lavoro con il contagocce, amicizie incasinate, disagio psicologico, controllo sociale, guerre, bombardamenti e genocidi in mondovisione. Un libro che però sa trasportare in un mondo ancora ricco di sogni e utopie: dagli amori travolgenti alle passioni per lo sport popolare, dai momenti di festa e armonia all’impegno politico e infine alla consapevolezza che certe scelte etiche richiedono tagli radicali con il proprio passato.
15,00

Server Donne. Leccami la password

Server Donne. Leccami la password

Marzia Vaccari

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 250

Le idee e le prospettive, le attività e gli artefatti che un gruppo di tecnologhe e femministe ha realizzato a partire dal 1996, anno in cui è comparso in rete il Server Donne. Un’esperienza che ha saputo offrire al web uno sguardo critico sul capitalismo globale delle piattaforme digitali, prima della loro invasione commerciale. "Server Donne" è il racconto di un particolare rapporto politico e affettivo con un progetto che ha permesso di anticipare tanti temi, oggi ampiamente dibattuti: la nuova maschera del patriarcato attraverso la “neutralità della tecnologia”, l’industria misogina e sessista di software, algoritmi e intelligenza artificiale. Attraverso la narrazione, emerge la lotta per l’autonomia e per le infrastrutture pubbliche nel digitale ma anche il conflitto tra libero accesso e logiche proprietarie, simboleggiato dalla frase beffarda “leccami la password”. Una ricostruzione biografica e storico-archivistica di un modello non egemonico e di una possibile decolonizzazione della sfera informatica. Un percorso di ricerca per trovare utili spunti dalle tracce digitali dell’abitare la rete, con una particolare attenzione alle tecnologie per il recupero delle fonti non più accessibili.
18,00

Scritte corsare. Intersezionali, decoloniali e queer

Scritte corsare. Intersezionali, decoloniali e queer

Laura Corradi

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2025

pagine: 262

Un’occasione di riflessione, attivazione della memoria e discussione collettiva verso orizzonti di liberazione. Una raccolta di saggi che propone un focus su alcuni temi chiave del dibattito attuale nell’università, nelle scienze umane e sociali, nel mondo dei movimenti e della solidarietà sociale. Il libro guarda all’intersezione fra le varie categorie dell’oppressione di genere, razza/etnia/colore, classe, status, religione/cultura, età, disabilità e la loro simultanea compresenza nella realtà delle persone ai margini come al centro del sistema patriarcale/coloniale e di capitale. Emerge la necessità di decolonizzare le nostre menti, ovvero concetti, metodologie e dualismi che l’occidente ha imposto al resto del mondo e l’urgenza di decostruire criticamente le varie forme di etero-patriarcato, ben presenti anche nell’attivismo politico. Le teorie/prassi queer sono presentate come invenzione liberatoria, non solo spazio/ombrello per la galassia Lgbtqia+ ma criterio sovversivo rispetto alle normatività, alle gerarchie, ai disciplinamenti sociali (e digitali), al conformismo omologante. Le “Scritte corsare” propongono esplorazioni e attraversamenti fluidi, senza ostacoli, per studenti, per chi fa ricerca e per coloro che si impegnano a vario titolo nella trasformazione sociale, nel senso di una vera democrazia, orientata al bene comune e all’ecologia.
17,00

Urbiquità. La città ovunque

Urbiquità. La città ovunque

Lorenzo Tripodi

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 356

Un diario di navigazione nel paesaggio urbano in trasformazione che mescola teoria, azione e deriva psicogeografica. Ripercorrendo le proprie esperienze militanti, artistiche e di ricerca nella Firenze travolta dalla turistificazione, nella Berlino dopo la caduta del muro e nella New York sulle ceneri del ground zero, l’autore reinterpreta il concetto di città in relazione al crescente intreccio tra produzione di spazi e immagini. Mentre fabbrica e conflitto diventano sempre più invisibili, le città si sono trasformate in dispositivi di produzione, distribuzione e consumo di immagini, dando origine a un nuovo urbanesimo cinematico. Finanzializzazione, gentrification, festivalizzazione e turistificazione dei centri urbani corrispondono ad altrettante forme di controllo su flussi visuali che richiedono nuovi strumenti di analisi. In questo processo, le tecnologie svolgono un ruolo cruciale: tutto ciò che un tempo giustificava l’esistenza della città come entità spaziale discreta e circoscritta – mercato, educazione, intrattenimento, cultura, sanità, cura – è ora disponibile virtualmente ovunque. Eppure la città è viva e vegeta: diluita nell’urbanizzazione planetaria, ha cambiato ruolo, consistenza e disposizione, ma continua a essere elemento fondamentale del paesaggio umano. La sua ultima incarnazione, e al tempo stesso nemesi, è la città-piattaforma, un’infrastruttura tecnologica che supporta il processo di estrazione capitalistico attraverso controllo e concentrazione dei dati. Lo stadio finale di tale evoluzione è la condizione di urbiquità.
18,00

Erravamo giovani stranieri. Poesie, prose, canzoni, immagini

Erravamo giovani stranieri. Poesie, prose, canzoni, immagini

Alberto Dubito

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 324

"Erravamo giovani stranieri" è un piccolo caso editoriale, un long seller underground che ha fatto conoscere a migliaia di giovani il cantore di una generazione precaria, cresciuta a cavallo tra due millenni. Questa nuova edizione integrale presenta tutte le poesie e prose di Alberto Dubito, giovane artista che ci ha lasciato troppo presto, nel 2012. Alberto era dotato di un talento profondo e precoce che gli ha consentito di lasciare una mole impressionante di scritti in pochi anni. Ne emerge un quadro dell’Italia contemporanea cupo, a tratti disperato, eppure tagliente e acuto, attraversato da spiazzanti lampi d’ironia, grazie a un’irriverente abilità nel giocare con le parole. In queste pagine la ribellione esistenziale e politica si alterna, spesso in modi imprevisti, all’introspezione e all’empatia. I suoi personaggi erranti popolano un immaginario che sovrappone periferie dell’animo e realismo sociale, dipingendo affreschi visionari dai molteplici piani di lettura. Lo stile espressivo contamina suoni, immagini e parole; la scrittura è fortemente influenzata dal rap. Il raddoppio delle sillabe sul verso, le sovrapposizioni continue su ritmo veloce trasmettono al lettore una vera e propria colonna sonora testuale, che non ha nulla da invidiare alla forza evocativa della musica. In appendice troverete anche un apparato fotografico e tutti i testi dei Disturbati dalla CUiete e del collettivo Disturbat! Altr!. Contributi di Marco Philopat, Andrea Scarabelli, Lello Voce e Tempi diVersi.
18,00

Hacking del sé. Disertare il capitalismo del controllo

Hacking del sé. Disertare il capitalismo del controllo

Ippolita

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 152

L’hacking del sé è un esercizio di cura per disinnescare le norme inscritte nei nostri corpi dal capitalismo del controllo. Per annullarne la forza, per creare attrito nei suoi automatismi, per riappropriarci dei nostri modi di sentire e sentirci. Amare il nostro corpo digitale ci permette di immaginare una relazione con le tecnologie basata sulla reciprocità e non su dipendenza e sfruttamento. Emanciparci dalle grandi corporation significa fare un passo di consapevolezza e di responsabilità tecnica, etica ed ecologica. L’hacking del sé è tanto individuale quanto sociale perché solo partendo dalla propria esperienza situata è possibile aprire il percorso a una coscientizzazione collettiva. Il libro testimonia il percorso compiuto dal gruppo di ricerca Ippolita negli ultimi cinque anni, un periodo di fitto confronto intersezionale con i movimenti femministi, queer, decoloniali, antispecisti, senza i quali non è possibile decostruire radicalmente le dinamiche di dominio delle tecnologie del controllo. Il volume raccoglie una selezione di scritti che indicano le principali tappe di questo itinerario. Il testo esce con Agenzia X con l’obiettivo di alimentare il dibattito sulle tecnologie del capitalismo della sorveglianza in ambiti – non solo – di movimento.
15,00

Vigliacchi! Il mio j’accuse al mondo degli adulti

Vigliacchi! Il mio j’accuse al mondo degli adulti

Amelia C.

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 144

"Ho tanti o pochi amici? Ho già fatto l’amore? Ho sperimentato me stessa? Mi sono conosciuta? Di certo io non odio gli adulti. Non uso ketamina anche se dissociarmi dal mio corpo sarebbe una bella sfida. So come farmi bene. So come farmi male. Sono bella. Sono brutta. Parlo disinvoltamente. Sono timida, aggressiva, modesta, molesta, cinica, socievole, capace di ridere di me stessa. Mi piace il gelato alla fragola. Non mangio le banane. Non uso i social e mi vesto come cazzo mi pare. Sono Amelia C. e per il momento è tutto. Non ci capite, fate domande sbagliate e le vostre risposte sono vacue. Non siete di un’altra generazione, siete di un’altra epoca. Ci parlate del vostro magnifico passato ma ci avete lasciato un presente devastato dalla guerra e dalle ingiustizie. Ci accusate di stare sempre attaccati allo smartphone, ma almeno noi lo sappiamo usare. Non avete capito che non ci interessa il colore della pelle di un nostro amico, che possiamo sperimentare l’amore con leggerezza e coscienza. Siamo maschi o femmine, possiamo scambiarci i ruoli senza essere perversi e non ci serve il porno che guardate voi. Avete un ruolo prestabilito ma non sapete più quale è il senso della vostra vita. Vogliamo essere guardati negli occhi. Vogliamo cambiare direzione milioni di volte. Noi siamo il futuro. Vogliamo sperimentare, vivere, provare, lanciarci in volo a occhi chiusi. Voi avete perso."
12,00

I pirati dei navigli. Dal punk al cyberpunk

I pirati dei navigli. Dal punk al cyberpunk

Marco Philopat

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 312

Anni ottanta, Milano è infestata da yuppie e zombie televisivi, la polizia ha appena sgomberato il Virus – il covo dei punk – e un’intera stagione sembra conclusa. Ma in un altro spazio occupato, l’Helter Skelter, si sperimentano i primi computer e nasce la rivista “Decoder”. Il cyberpunk, tutta la tecnologia al popolo, socializzazione dei saperi, hip hop e no copyright sono alcuni dei temi affrontati su quelle pagine. La redazione è formata da nove punk e creature simili, aiutati dallo storico libraio Primo Moroni nel quartiere Ticinese. Proprio in quella zona scoppia il caso del centro sociale Cox 18 che viene a sua volta sgomberato dopo un anno di lotte e feste scatenate. Per riconquistarlo i “Pirati dei navigli” seminano sulla Darsena le scintille rivoluzionarie della controcultura. A voce alta, con il coraggio di chi porta su di sé molte cicatrici, Marco Philopat trasforma la storia che ha realmente vissuto in un romanzo ricco di episodi esilaranti, imprese incredibili e disavventure sconvolgenti, regalandoci squarci di utopia. Il volume si conclude con un ricco apparato iconografico.
18,00

Dialettica dello spazio urbano. Le trasformazioni di Trento dagli anni ottanta

Dialettica dello spazio urbano. Le trasformazioni di Trento dagli anni ottanta

Alessandro Castelli

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2024

pagine: 176

Basato su una raccolta di materiale archivistico, inizialmente intrapresa dall’autore per ambientare in una Trento fantastica una serie di racconti gialli e di fantascienza, "Dialettica dello spazio urbano" coniuga l’analisi politica e urbanistica con memorie personali e “considerazioni intempestive”. Il libro si sviluppa come un avventuroso percorso nella storia politica e sociale di una città per comprendere come, quando e da chi siano state prese alcune scelte riguardo a fondamentali modelli di sviluppo da perseguire. Un punto di svolta determinante, argomenta l’autore, valido probabilmente per molte altre città italiane, che si può rinvenire verso la metà degli anni novanta, quando un vero e proprio modello socio-urbanistico si è imposto pur senza mai essere stato apertamente discusso. Da chi e per chi è stata pensata la città? Per soddisfare quali desideri e servire quali interessi? "Dialettica dello spazio urbano" si situa nel punto di intersezione tra filosofia, politica e città, in una sintesi stilistica assolutamente unica.
16,00

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