Agenzia X
Per un pugno di bling bling. Dubbing spaghetti western
Riccardo Balli
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 206
Che cosa lega la musica giamaicana agli spaghetti western? Quali sono le differenze tra apprezzamento culturale e appropriazione? Sono domande a cui solo l’imprevedibile dj Balli può rispondere. Nel film di culto “The Harder They Come”, il protagonista interpretato da Jimmy Cliff siede in un cinema di Kingston con altri rude boy a guardare Django di Sergio Corbucci. Ben quattro brani di Lee Perry & The Upsetters rubano titoli, artwork e soggetti narrativi ai film spaghetti western. Con indosso un sombrero, un poncho e stivali con speroni, la leggenda della dancehall Eek-A-Mouse si mette in posa sotto le luci del palcoscenico. Queste sono solo alcune delle numerose influenze che il western italiano ha avuto sulla cultura giamaicana. Il rapporto tra l’industria cinematografica del Belpaese e la musica giamaicana negli anni settanta è rimasto in gran parte inesplorato, ma offre un panorama per riflettere su ciò che separa l’apprezzamento dall’appropriazione culturale. Attraverso l’uso di una moltitudine di armi di scrittura creativa e di un remake in salsa dub di “Per un pugno di dollari”, Riccardo Balli collega la frontiera mitica dei dj globali delle West Indies con il selvaggio West, raccontato dai registi come Sergio Leone. Il bling bling della trama è scandito da uno spassoso confronto giudiziario tra Judge Dread e lo stesso Balli che non si tira indietro nel guardare in faccia i crimini del colonialismo fascista nell’Etiopia di Hailé Selassié.
La periferia vi guarda con odio. Come nasce la fobia dei maranza
Gabriel Seroussi
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 216
Un viaggio nelle periferie reali e simboliche, dove razzismo sistemico, paura dell’altro e criminalizzazione scavano fossati nell’anima delle nostre città. Chi ha paura dei “maranza”? Cresciuti in periferia, figli della società multiculturale italiana, sono i protagonisti e i capri espiatori di un discorso pubblico sempre più securitario. Questi giovani rappresentano una sintesi ambivalente di disagio, alterità e rottura con un’idea di italianità che non regge più l’urto del presente. "La periferia vi guarda con odio" mostra come l’etichetta del “maranza” sia stata usata per proiettare paure e contraddizioni di una società in decadenza demografica e culturale. Sullo sfondo prende forma l’ascesa di una nuova leva di rapper provenienti da comunità razzializzate, simboli sonori e visivi di un cambiamento che parte dai quartieri e irrompe nelle classifiche, ridefinendo linguaggio, estetica e immaginario collettivo. Cronaca e storia, analisi sociologica e memoir: fra queste coordinate il rap diventa il prisma attraverso cui osservare un mondo in evoluzione. Non soltanto un genere musicale, ma uno strumento di espressione, conflitto, autoaffermazione e riscatto. Prefazione di Mosa One. Con il contributo di Helmi Sa7bi, Sayf, Paolo Grassi, Peter Wassili, Amir Issaa, Ensi, Sem, Centro Sociale Cantiere, Nabi, don Claudio Burgio, Philip, Mboss, Abdoulaye Thioune, Ariam Tekle, LaHasna, Linda e Chiara Volpato.
La ragazza del parco Solari. 1969 indagine a Milano
Marco Caccamo
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 154
Milano primavera del 1969. Nella fontana di un parco affiora il corpo di Laura, studentessa universitaria. Nessun indizio sul perché è stata uccisa e su chi potrebbe essere il colpevole. I ragazzi e le ragazze che l’accompagnavano in quell’ultima serata sono del giro anarchico e hippie del quartiere di Brera. Nel frattempo avvengono degli attentati bombaroli in Fiera e alla Stazione Centrale su cui si scatena una gogna mediatica contro i circoli anarchici, in questo clima tutte le storie di una Milano bollente si mischiano sovrapponendosi all’omicidio di Laura. Il caso è affidato al commissario Russo che, a seguito della complicata indagine sull’orologiaio di Porta Genova, ha sviluppato una particolare sensibilità nel capire le ragioni dei piccoli trasgressori della legge. Per questo dovrà attraversare i meandri dell’ex albergo commercio in piazza Fontana, frequentare quelli del Movimento studentesco e pure i capelloni di “Mondo Beat”, ma dovrà anche affrontare ogni giorno una fidanzata “tutto pepe” che mette sempre più in crisi il suo ruolo da maschio poliziotto. Tra i freak con la chitarra a tracolla, contrabbandieri, ubriaconi, rigidi militanti marxisti, ballerine e sparatorie, il commissario Russo è forse l’unico in grado di sciogliere i nodi del mistero sulla ragazza del parco Solari.
Incognita K. Free tekno e cospirazioni in cassa dritta
Ana Nitu
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 312
Dopo il Witchtek di Modena, il decreto antirave rende i free party punibili con il carcere. Improvvisamente la scena tekno si trova a fare i conti con una realtà sempre più distopica e opprimente. Per sopravvivere al deserto creato dalla repressione deve pensare a nuove strategie. Ma come resistere al controllo e all’iper-sorveglianza? Come organizzare la prossima occupazione in cassa dritta? E dove? La nascita di Smash Repression, una rete nazionale che riunisce alcune crew organizzando street parade, è la prima risposta. Incognita K spiega e accompagna questo difficile passaggio attraverso una ragnatela di saggi e testimonianze in cui si mischiano cospirazioni psichiche alterate e lucide analisi sociali, un testo critico che si pone dei quesiti su come evitare l’onda di demenza diffusa che si sta abbattendo sul nostro presente. Storie individuali e collettive per leggere le convulsioni di un movimento che da sempre si contrappone all’individualismo con l’unico muro che non divide, quello di casse. Nella guerriglia artistica e musicale coagulano rivendicazioni, amori, dolori, dubbi, rabbie, sogni lisergici e piaceri sintetici. La politica si intreccia al godimento in una danza p/ossessiva dando vita a pianeti stroboscopici che oscillano tra neotribalismo e postumano, capaci di custodire ancora quella che forse è l’ultima utopia concreta rimasta. Incognita K è tutto questo e molto altro. Ciò che esplode nel libro è il suo stesso enigma che attende di essere scoperto e partecipato. Il volume è arricchito da un ampio apparato iconografico che include fotografie, flyer e manifesti.
Etnografie trap. Il potere delle vite immaginate
Francesca Buscaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 208
La trap è capace di creare un immaginario seducente e ricco di tensione contestataria, nelle sue contraddizioni noi fatichiamo a comprenderla, eppure dimostra molta più vicinanza alle lotte di liberazione contemporanee di altri generi musicali. La musica trap è parola pubblica, spazio espressivo e dimensione rituale in cui i giovani possono giocare a risignificare gli immaginari dominanti per sfidarli e rivendicare un altro tipo di presenza nella società. Per la costruzione del proprio futuro, i ragazzi incontrati dall’autrice, si devono orientare sulle mappe transnazionali inquinate dai simboli delle idee di buona vita e benessere neoliberale, come i modelli di mascolinità winner, la competizione dei like sui social e l’ossessione per le merci brandizzate. Attraverso un linguaggio per iniziati, i trapper delle periferie mettono in scena gli elementi più disturbanti di questa ideologia, mentre cercano di sottrarsi al paternalismo invadente e punitivo che agisce con il bastone del sistema penitenziario e la carota del welfare. Camminando tra le macerie dello stato sociale, la ricerca etnografica di Francesca prova a capire ciò che la musica trap rappresenta per i minori stranieri non accompagnati e nel frattempo diventa l’occasione per analizzare criticamente il proprio lavoro di educatrice e il potere istituente delle politiche migratorie. Prefazione di Mauro Van Aken.
Troppo cinici per amarci. Poesia, musica e dissenso materiali dal Premio Dubito 2024
Disturbat! Altr!
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 124
Fare parte della nostra carovana vuol dire partecipare a un’associazione di idee in movimento alla ricerca di nuove forme di convivenza nella diversità, una compagnia errante che pone il concetto del dubbio su ogni percorso proposto, perché dubitare è innanzitutto un esercizio di critica radicale. La poesia può far detonare e riorganizzare i cervelli, può essere un veicolo per stare insieme, per dialogare e riconoscerci. Possiamo addirittura collaborare con la poesia, integrarla al nostro passato, lottare con lei contro questo presente infame, spremerne tutta la verità che possiamo assimilare e gettare il resto. La musica è il corpo che danza, è la mente che mette le ali e vola in alto per guardare il mondo come se fosse una mappa geografica. È una forma di comunicazione gentile e senza frontiere che colpisce le corde emotive più profonde, ci accompagna fin dall’adolescenza nei momenti blues, nella rabbia punk, nelle visioni psichedeliche, quando rappiamo sulle strade, mentre ci abbracciamo, quando ci amiamo. La musica è l’arte più conviviale di tutte, quella che ci rende più felici e interconnessi. "Troppo cinici per amarci" raccoglie le poesie dei finalisti del premio Dubito 2024 (Vipera, DRIP FORTUNA, LENORE e ORA), un’intervista a Mamma di Dario Falcini e un pezzo di Isidoro Concas.
Lo vogliamo fare. Dalla globomalattia alla globoguerra
Smiffhov
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 192
Gli autori di questo collettivo sono giovani artisti che vivono come equilibristi sul filo di mille lavori precari. Abitano in diverse zone dell’Italia e producono fanzine, fumetti e graffiti per lasciare un segno della loro presenza. Si sono conosciuti negli ambienti underground grazie alla passione per il disegno e le pratiche artistiche visuali più disparate. Si sforzano ogni giorno inventandosi nuove strategie comunicative per rendere pubblico il loro pensiero inquieto e obliquo. Sulle pagine di questo volume gli autori raccontano il loro vissuto traumatico dalla globomalattia alla globoguerra. Il caos quotidiano e la frammentarietà dei rapporti personali sono qui disegnati alterando il pensiero logico e cronologico, lasciando spazio all’urgenza del racconto. C’è chi si esprime a tratti veloci, chi si perde in frattali infiniti, chi adotta un linguaggio crudo, chi invece ricerca la raffinatezza dei dialoghi. C’è chi fa scorrere le matite al ritmo forsennato dell’accelerazione, chi si ferma su un dettaglio per ore e ore. Una graphic novel dinamica realizzata da otto persone. Otto visioni diverse che ci narrano la realtà dissociata e distopica in cui siamo finiti: pandemia, lavoro con il contagocce, amicizie incasinate, disagio psicologico, controllo sociale, guerre, bombardamenti e genocidi in mondovisione. Un libro che però sa trasportare in un mondo ancora ricco di sogni e utopie: dagli amori travolgenti alle passioni per lo sport popolare, dai momenti di festa e armonia all’impegno politico e infine alla consapevolezza che certe scelte etiche richiedono tagli radicali con il proprio passato.
Server Donne. Leccami la password
Marzia Vaccari
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 250
Le idee e le prospettive, le attività e gli artefatti che un gruppo di tecnologhe e femministe ha realizzato a partire dal 1996, anno in cui è comparso in rete il Server Donne. Un’esperienza che ha saputo offrire al web uno sguardo critico sul capitalismo globale delle piattaforme digitali, prima della loro invasione commerciale. "Server Donne" è il racconto di un particolare rapporto politico e affettivo con un progetto che ha permesso di anticipare tanti temi, oggi ampiamente dibattuti: la nuova maschera del patriarcato attraverso la “neutralità della tecnologia”, l’industria misogina e sessista di software, algoritmi e intelligenza artificiale. Attraverso la narrazione, emerge la lotta per l’autonomia e per le infrastrutture pubbliche nel digitale ma anche il conflitto tra libero accesso e logiche proprietarie, simboleggiato dalla frase beffarda “leccami la password”. Una ricostruzione biografica e storico-archivistica di un modello non egemonico e di una possibile decolonizzazione della sfera informatica. Un percorso di ricerca per trovare utili spunti dalle tracce digitali dell’abitare la rete, con una particolare attenzione alle tecnologie per il recupero delle fonti non più accessibili.
Scritte corsare. Intersezionali, decoloniali e queer
Laura Corradi
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2025
pagine: 262
Un’occasione di riflessione, attivazione della memoria e discussione collettiva verso orizzonti di liberazione. Una raccolta di saggi che propone un focus su alcuni temi chiave del dibattito attuale nell’università, nelle scienze umane e sociali, nel mondo dei movimenti e della solidarietà sociale. Il libro guarda all’intersezione fra le varie categorie dell’oppressione di genere, razza/etnia/colore, classe, status, religione/cultura, età, disabilità e la loro simultanea compresenza nella realtà delle persone ai margini come al centro del sistema patriarcale/coloniale e di capitale. Emerge la necessità di decolonizzare le nostre menti, ovvero concetti, metodologie e dualismi che l’occidente ha imposto al resto del mondo e l’urgenza di decostruire criticamente le varie forme di etero-patriarcato, ben presenti anche nell’attivismo politico. Le teorie/prassi queer sono presentate come invenzione liberatoria, non solo spazio/ombrello per la galassia Lgbtqia+ ma criterio sovversivo rispetto alle normatività, alle gerarchie, ai disciplinamenti sociali (e digitali), al conformismo omologante. Le “Scritte corsare” propongono esplorazioni e attraversamenti fluidi, senza ostacoli, per studenti, per chi fa ricerca e per coloro che si impegnano a vario titolo nella trasformazione sociale, nel senso di una vera democrazia, orientata al bene comune e all’ecologia.
Urbiquità. La città ovunque
Lorenzo Tripodi
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2024
pagine: 356
Un diario di navigazione nel paesaggio urbano in trasformazione che mescola teoria, azione e deriva psicogeografica. Ripercorrendo le proprie esperienze militanti, artistiche e di ricerca nella Firenze travolta dalla turistificazione, nella Berlino dopo la caduta del muro e nella New York sulle ceneri del ground zero, l’autore reinterpreta il concetto di città in relazione al crescente intreccio tra produzione di spazi e immagini. Mentre fabbrica e conflitto diventano sempre più invisibili, le città si sono trasformate in dispositivi di produzione, distribuzione e consumo di immagini, dando origine a un nuovo urbanesimo cinematico. Finanzializzazione, gentrification, festivalizzazione e turistificazione dei centri urbani corrispondono ad altrettante forme di controllo su flussi visuali che richiedono nuovi strumenti di analisi. In questo processo, le tecnologie svolgono un ruolo cruciale: tutto ciò che un tempo giustificava l’esistenza della città come entità spaziale discreta e circoscritta – mercato, educazione, intrattenimento, cultura, sanità, cura – è ora disponibile virtualmente ovunque. Eppure la città è viva e vegeta: diluita nell’urbanizzazione planetaria, ha cambiato ruolo, consistenza e disposizione, ma continua a essere elemento fondamentale del paesaggio umano. La sua ultima incarnazione, e al tempo stesso nemesi, è la città-piattaforma, un’infrastruttura tecnologica che supporta il processo di estrazione capitalistico attraverso controllo e concentrazione dei dati. Lo stadio finale di tale evoluzione è la condizione di urbiquità.
Erravamo giovani stranieri. Poesie, prose, canzoni, immagini
Alberto Dubito
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2024
pagine: 324
"Erravamo giovani stranieri" è un piccolo caso editoriale, un long seller underground che ha fatto conoscere a migliaia di giovani il cantore di una generazione precaria, cresciuta a cavallo tra due millenni. Questa nuova edizione integrale presenta tutte le poesie e prose di Alberto Dubito, giovane artista che ci ha lasciato troppo presto, nel 2012. Alberto era dotato di un talento profondo e precoce che gli ha consentito di lasciare una mole impressionante di scritti in pochi anni. Ne emerge un quadro dell’Italia contemporanea cupo, a tratti disperato, eppure tagliente e acuto, attraversato da spiazzanti lampi d’ironia, grazie a un’irriverente abilità nel giocare con le parole. In queste pagine la ribellione esistenziale e politica si alterna, spesso in modi imprevisti, all’introspezione e all’empatia. I suoi personaggi erranti popolano un immaginario che sovrappone periferie dell’animo e realismo sociale, dipingendo affreschi visionari dai molteplici piani di lettura. Lo stile espressivo contamina suoni, immagini e parole; la scrittura è fortemente influenzata dal rap. Il raddoppio delle sillabe sul verso, le sovrapposizioni continue su ritmo veloce trasmettono al lettore una vera e propria colonna sonora testuale, che non ha nulla da invidiare alla forza evocativa della musica. In appendice troverete anche un apparato fotografico e tutti i testi dei Disturbati dalla CUiete e del collettivo Disturbat! Altr!. Contributi di Marco Philopat, Andrea Scarabelli, Lello Voce e Tempi diVersi.
Hacking del sé. Disertare il capitalismo del controllo
Ippolita
Libro: Libro in brossura
editore: Agenzia X
anno edizione: 2024
pagine: 152
L’hacking del sé è un esercizio di cura per disinnescare le norme inscritte nei nostri corpi dal capitalismo del controllo. Per annullarne la forza, per creare attrito nei suoi automatismi, per riappropriarci dei nostri modi di sentire e sentirci. Amare il nostro corpo digitale ci permette di immaginare una relazione con le tecnologie basata sulla reciprocità e non su dipendenza e sfruttamento. Emanciparci dalle grandi corporation significa fare un passo di consapevolezza e di responsabilità tecnica, etica ed ecologica. L’hacking del sé è tanto individuale quanto sociale perché solo partendo dalla propria esperienza situata è possibile aprire il percorso a una coscientizzazione collettiva. Il libro testimonia il percorso compiuto dal gruppo di ricerca Ippolita negli ultimi cinque anni, un periodo di fitto confronto intersezionale con i movimenti femministi, queer, decoloniali, antispecisti, senza i quali non è possibile decostruire radicalmente le dinamiche di dominio delle tecnologie del controllo. Il volume raccoglie una selezione di scritti che indicano le principali tappe di questo itinerario. Il testo esce con Agenzia X con l’obiettivo di alimentare il dibattito sulle tecnologie del capitalismo della sorveglianza in ambiti – non solo – di movimento.