Libri di Gianluca Tracuzzi
Narrazioni del diritto
Gianluca Tracuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2023
pagine: 164
Spesso i giuristi – che sanno, in maggiore o minore misura, destreggiarsi tra leggi, sentenze, contratti – s’illudono di possedere quanto basta, ma il vero è che se non amano (soprattutto) quello che non sanno finiscono per tradire il loro ruolo – rivelatoci da Ulpiano – di «sacerdoti di giustizia». Perciò occorre – nutrendo la consapevolezza che il sapere non può mai esaurirsi con il saputo – gettarsi oltre l’ostacolo per tentare di penetrare le molteplici complessità dell’humanum, in cui anche la letteratura – le cui intuizioni fantastiche, delle volte, collaudano le ragioni del mondo reale – risulta innegabilmente compresa. Questo piccolo libro raccoglie sette studi che, nonostante i diversi luoghi della prima pubblicazione, sono stati (quasi tutti) pensati nella medesima fase del mio noviziato. La matrice comune mi è parsa rinvenibile nella loro spontanea gemmatura – al netto delle fisiologiche acerbità, emerse nel fluire del tempo (e qui volutamente non corrette) – proprio in virtù di alcune suggestioni letterarie che mi hanno consentito di ri-pensare ad alcune soluzioni rinvenibili nel fenomeno giuridico.
Processo e letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 160
Autori: Capponi Bruno; Tracuzzi Gianluca; Scerbo Alberto; Spangher Giorgio; Calabrò Gian Pietro; Panzarola Andrea; Helzel Paola Barbara; Cananzi Daniele; Incampo Antonio; Paradisi Roberto.
Esistenza e possibilità. Contributo allo studio della completezza dell'ordinamento giuridico
Gianluca Tracuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 168
Il tema della completezza dell'ordinamento giuridico è estremamente complesso, specie nell'odierno scenario dominato da un'economia s-regolata, a cominciare dall'impossibilità di considerare ogni passaggio della sterminata letteratura che si è occupata del problema. Nel richiamare unicamente le tesi su cui si è inteso prendere posizione, questo studio ambisce descrivere una metodologia per risolvere le controversie giuridiche attraverso una meditazione, criticamente ordinata, degli insegnamenti che poggiano sulle spalle dei grandi Maestri, nella convinzione che tornare ad esprimere ciò che si è sempre pensato possa significare, se riesce, fare della filosofia nel senso più autentico della parola.
La filosofia del diritto di Francesco Carnelutti
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 863
In questa iniziativa editoriale Gianluca Tracuzzi si impegna a realizzare un volume collettaneo sulla Filosofia del diritto di un grande giurista positivo, Francesco Carnelutti, in parte obliato, con l'ambizione non tanto di individuare particelle filosofiche nei suoi scritti quanto di stigmatizzare come grazie a Carnelutti la filosofia giuridica non sia pensabile come una riflessione esterna sul diritto ma come una riflessione che nasce all'interno delle norme positive e nel testo del legislatore, anche quello meno raffinato e ormai privo di competenze e cultura. La filosofia si snoda come la rete che tiene insieme e dà senso a tutti i pezzi di quel mosaico che costituisce l'ordine giuridico.
Dialoghi con Giuseppe Abbamonte
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 136
«Io penso che qualunque principio esiga una sua storicizzazione, per poter essere praticamente applicato. Questo non perché vi sia una ragione di principio, ma perché vi è, in giro, un diffuso scetticismo. Nel senso che non si crede più nella divinità. E, allora, la migliore introduzione alla soluzione penso sia data da uno sforzo di storicizzazione dei princìpi e dei valori generali; e delle stesse acquisizioni che sono riuscite a compiere quelle opere ritenute “classiche” che – come dice Calvino – non finiscono mai di dire quello che hanno da dire. La cosa importante è storicizzare quelle esperienze che sono riuscite in questo senso, non dico a sublimare, ma a generalizzare, a ricostruire ed a rendere accessibile a tutti il risultato. E, se si vuole fare qualcosa di produttivo nell'attuale epoca di scetticismo e materialismo, è sempre necessario uno sforzo di storicizzazione. Anche se non mancano affatto nobilissime istanze, le quali si ribellano a scetticismo e materialismo rivendicando l’esistenza di una parte migliore dell’uomo. La storicizzazione dei principi è un tentativo di renderli attuali nella realtà che, altrimenti, rischierebbe di rimanere vuota. Sta diventando vuota, poiché povera di principi e di tutto. Si cade nel congiunturale, nel contingente, nel quotidiano e poi, in definitiva, si genera uno scetticismo improduttivo. Finendo nel non credere più a nulla, si cade nel materialismo; e la vita umana - mi duole doverlo dire -diventa poco diversa da quella degli animali. Bisogna godere, bisogna mangiare e bere - ma attenzione! - non si può e non si deve vivere come bruti. Al contrario bisogna seguire virtù e conoscenza. Dice il sommo poeta: "Non vogliate negar l'esperienza di retro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza, fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza."»