Libri di Gianni Agostinelli
Il trucco è resistere. Vita e imprese di Carlo Airoldi, ultramaratoneta
Gianni Agostinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Piano B
anno edizione: 2021
pagine: 144
Senza un soldo in tasca ma con un solo obiettivo: raggiungere Atene per vincere la maratona delle prime Olimpiadi moderne. È il 1896, e Carlo Airoldi ha ventisette anni quando si lascia Milano alle spalle per affrontare a piedi i duemila chilometri di strade sconosciute che lo separano da Atene, certo che la medaglia olimpica potrà dargli la gloria e il suo posto nel mondo. Carlo è sicuro di vincere, sa qual è il trucco: resistere. Oltre un mese di viaggio in terre straniere, seguendo le poche indicazioni che porta con sé, lottando contro cani inferociti e lo spettro dei briganti. Una volta in Grecia sarà costretto a ingaggiare una nuova battaglia, stavolta contro il Comitato olimpico che lo vuole escludere dai Giochi. Questo è il romanzo degli eventi che, nella primavera del 1896, segnarono per sempre la storia dello sport e quella di Carlo Airoldi, il primo ultramaratoneta.
Resti
Gianni Agostinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Italo Svevo
anno edizione: 2020
pagine: 200
Leo, Massimo e Alceste crescono insieme in un piccolo paese della campagna umbra, con le sue strade sterrate e i campi coltivati. Ma dietro questo sfondo da cartolina, tanto caro ai turisti stranieri e ai villeggianti del fine settimana, si nasconde in realtà quel grigiore esistenziale proprio delle vite di provincia, che nel corso degli anni finirà per segnare profondamente i tre protagonisti. Tra dolore e sopraffazione, speranze frustrate e invidie mai sopite, i loro destini si incroceranno per caso un'ultima volta, dopo una notte di violenze in un ex agriturismo divenuto centro di accoglienza per immigrati. Resti è un romanzo cupo e spietato, che procede per sottrazione e punta dritto al midollo dell'animo umano.
Perché non sono un sasso
Gianni Agostinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 174
Lasciata la facoltà di filosofia, Matteo Gemmi, con poca convinzione e nessuna ambizione, cerca lavoro: vende prima abbonamenti alla tv satellitare, poi assicurazioni sulla vita porta a porta. Infine opta per dei corsi di formazione con scarsi risultati e nessuna conseguenza. Ma è proprio durante i due periodi di prova, un po' per invidia, un po' per capire come "recuperare lo svantaggio", che comincia a "curiosare nei microcosmi altrui", soprattutto quelli delle persone "normali", con un posto fisso, un mutuo, una famiglia e le vacanze da organizzare. La curiosità diventerà presto la sua occupazione principale: Matteo decide di passare la vita a pedinare le persone, con regolarità, annotando eventi e impressioni. Ed è durante uno dei suoi pedinamenti che incontra l'anziano signor Alunni, in un bar, che lo guiderà in esperienze ai limiti del parossismo, e forse anche verso una svolta decisiva. Sullo sfondo, un mondo fatto di luoghi comuni, (come quelli sugli immigrati: "Che i sudamericani secondo le regole del pensiero comune sono privilegiati rispetto agli altri stranieri perché meno pericolosi e più creativi. L'unico neo è che delle volte gli prende la saudade e allora sono tristi"). La narrazione penetra in un mondo di disparità e ipocrisie sociali, evidenzia mediocrità e volgarità, ridicolizza il mondo della televisione...