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Libri di Gianni Priano

Compito per la vacanza

Compito per la vacanza

Giovanni Peirone

Libro

editore: Giuliano Ladolfi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 100

"Ecco: il libro, che non è un'immacolata concezione, viene da Giovanni Peirone, È stato concepito da questo quasi anziano signore. Che è albisolese, ma vive da tanto tempo a Porto Maurizio. Terra di Boine sfiorata dal vento largo di Biamonti, non lontanissima - ma un po' lontana sì - dalla Spotorno di Sbarbaro. Siamo a ponente. Dopo Porto Maurizio c'è Marsiglia, dopo Marsiglia Gibilterra e l'Atlantico. I sonetti, gli acrostici di Peirone sono l'Atlantico sconfinato perché niente è più sconfinato di ciò che ha un metro, un ritmo, un obbligo. Il sonetto è sconfinato. La rima evoca indefinite possibilità. Come l'acrostico. Nell'acrostico anneghi, se non stai attento. Lì le onde sono alte." (dalla prefazione di Gianni Priano)
10,00

Luce che passi sotto

Luce che passi sotto

Gianni Priano

Libro: Copertina morbida

editore: Giuliano Ladolfi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 64

"Luce che passi sotto" è libro che vince e convince: vince il rischio di un Io ipertrofico che soffoca il ricordo o la realtà attuale limitandone la potenzialità narrativa; convince per la delicatezza dei toni, spesso capaci di rendere in chiaroscuro la materia poetica filtrandola con l'ironia o con una malinconia sottesa, mai ingombrante. (Ivan Fedeli)
10,00

Parlarsi. Racconti minimi

Parlarsi. Racconti minimi

Francesco Cento

Libro: Libro in brossura

editore: Città del Sole Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 176

"In Francesco Cento c'è una vocazione (o un istinto) pedagogica che lo porta ad aprire le porte di una sua repubblica interiore che si riflette, pure fuori dalle classi, nella concretezza del suo studio. Che è un luogo pieno di opere che manifestano stupori, saperi, dolori pulcinelleschi insieme a maternità, miti rivisitati con le viscere e la ragione, lame di luce e lame per livellare, rovistare, forare e tagliare. Scuri e chiari. E voglia (ma tanta) di vita e di gioco. A questo studio-laboratorio chi suona viene accolto. Non solo. Ogni tanto lì dentro trovano spazio letture comuni, canzoni cantate. E discorsi di vecchi e di giovani. Ventenni che parlano di versi e delle cose di cui si parla da giovani. E da vecchi. Perché mica è un argomento la vita. E mica siamo noi che parliamo. È il linguaggio che ci parla, giovani e vecchi, artisti e analfabeti, quasi vivi e quasi morti. Ubriaconi e sofisti. Noi non parliamo. Noi siamo, invece, parlati". Dalla prefazione di Gianni Priano.
12,00

Le violette di Saffo

Le violette di Saffo

Gianni Priano

Libro

editore: Il Ponte del Sale

anno edizione: 2011

pagine: 128

11,00

La turbie

La turbie

Gianni Priano

Libro: Copertina morbida

editore: Il Ponte del Sale

anno edizione: 2004

pagine: 96

12,00

Nel raggio della catena

Nel raggio della catena

Gianni Priano

Libro: Copertina morbida

editore: Ass. Culturale Atelier

anno edizione: 2001

pagine: 80

7,50

Le parole e le bestie. Quasi un abbecedario... anzi due

Le parole e le bestie. Quasi un abbecedario... anzi due

Barbara Bizzarri, Gianni Priano

Libro

editore: Pentagora

anno edizione: 2021

pagine: 162

Un abbecedario e un bestiario uniti insieme: due raccolte di oggetti, ricordi, riflessioni per raccontare percorsi di vita, reti di relazioni, fili buoni per riannodare la memoria; quasi due mappe stese sul Mantovano e sul Genovesato, dal mare fino all'alto Monferrato. Attraverso questi fili, un altro racconto per immagini: 40 disegni arcobalenici per ricordare, da una parte, i timbri dei vecchi abbecedari e, dall'altra, per fantasticare un mondo post-apocalittico (e post-umano) dove regnano gli animali e la musica.
16,00

Stradario genovese. Un libro per chi non tira diritto attraverso una città che non ti aspetti

Stradario genovese. Un libro per chi non tira diritto attraverso una città che non ti aspetti

Simona Ugolotti, Gianni Priano

Libro

editore: Pentagora

anno edizione: 2019

pagine: 219

Questa − così la raccontano Simona Ugolotti e Gianni Priano: con le immagini lei e lui con le parole − non è una Genova per turisti, per cacciatori di fotogrammi da social o di souvenir o di emozioni predigerite dalle guide patinate. Questa è la città di un’artista e di uno scrittore, dove la bellezza è inscritta nei margini, nei resti, nelle persone storte come la loro vita, nelle vie strette come le porte evangeliche che aprono alla luce. Un libro scritto passo dopo passo (con i piedi, come bisognerebbe fossero scritti un po’ tutti i libri che parlano di luoghi e di terra) e da leggere come una via lucis, una stazione dopo l’altra: a ogni stazione una meditazione sulla vita sguardata rasoterra o dietro le lenti di un bicchiere.
15,00

Gioghi di parole. Guida cordiale per anime randagie, tra Genova e Monferrato (con qualche divagazione)

Gioghi di parole. Guida cordiale per anime randagie, tra Genova e Monferrato (con qualche divagazione)

Gianni Priano

Libro: Libro in brossura

editore: Pentagora

anno edizione: 2018

pagine: 220

Le parole sono, da sempre, per Gianni Priano un'ossessione. E un vizio. Infatti ne ha scritte e ne ha dette moltissime. E forse sarebbe ora che stesse zitto. Invece eccolo qui, dopo una pigrissima carriera da recensore, critico letterario, scrittore di racconti e versi a presentarci una specie di vocabolario in cui le parole camminano non soltanto tra Genova e Monferrato ma, anche, tra un incontenibile narcisismo e una rincorsa, desiderata e mai raggiunta autenticità di vita. Priano scruta e scrive di una società consumata dal consumo senza rimpiangere il freddo patito da sua madre in quegli autunni e inverni piemontesi maledettamente nevosi, e crede di avere capito che il popolo delle osterie si è riversato nei Mc Donald's e non certo nelle enoteche fighette. Scruta e parla, Gianni Priano. E ci sbatte in faccia le sue parole. Non ha vassoi d'argento per portarle e offrirle. Le sue parole sono gioghi e, dunque, valichi e costrizioni. Perché la parola abita una cosa che si chiama limite. Dalla parola detta e scritta non arrivano salvezze. Ma senza parole manco si può nominare, la salvezza.
12,00

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