Libri di Giorgia Bordoni
Empedocle
Romain Rolland
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 56
Un'intensa e profonda riflessione filosofica percorre queste pagine di Romain Rolland, scritte alla fine della Prima Guerra Mondiale, in un'Europa che aveva ormai perso l'innocenza della Belle Epoque. Empedocle, filosofo, poeta e medico, è l'emblema di uno spirito fiero e indipendente, la cui complessa e conflittuale visione della realtà non scade in un pessimismo tragico o nichilista. In questo breve saggio, per la prima volta tradotto in italiano, Rolland ripercorre con accuratezza filologica e acume teoretico il celebre poema filosofico sulla natura e il trattato sulle purificazioni, individuando nello scontro tra Amore e Odio elaborato da Empedocle il simbolo dell'eterna dinamica che regola gli equilibri e condiziona gli sviluppi dell'umanità. La figura del grande pensatore agrigentino incarna così la capacità di individuare il movimento interno alla storia dei popoli, in un processo infinito dove anche i momenti più oscuri verranno seguiti da giorni felici e pieni di speranza.
Favole di sovranità. Gli ultimi seminari di Jacques Derrida (2001-2003)
Giorgia Bordoni
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2011
pagine: 178
Dal volto del sovrano traspare quello della bestia. I tratti dell'uno si confondono in modo inquietante con quelli dell'altra. Da questa soglia d'indistinzione - la bestia e il sovrano, la bestia è il sovrano - la sovranità si racconta come forza di legge, che pone la propria autorità e il proprio arbitrio nel fondamento mistico della sua violenta affabulazione. Gli ultimi Seminari di Jacques Derrida, tenuti fra il 2001 e il 2003 all'EHESS di Parigi, ingaggiano una sfida interminabile con tale nozione: attraverso il gesto decostruttivo, ne dispiegano l'istanza teologico-politica, la struttura fallica e il profilo di marionetta, l'automatismo divoratore e la pulsione imprigionante, fino a indicarne il punto di disattivazione. C'è qualcosa che lavora al cuore della sovranità; e ne interrompe il potere: uno spettro che da sempre la abita e la mostra nella sua verità d'impotere. Forse si tratta di una maestà altra, o della maestà dell'assolutamente altro, che avrà preceduto l'ipostasi di un soggetto sedicente sovrano. Forse, proprio in questa iper-maestà si offre una chance per pensare una giustizia e una politica a venire.