Libri di Giovanni Soriano
Finché c'è vita non c'è speranza. Diario aforistico 2003-2009
Giovanni Soriano
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2010
pagine: 102
La presente raccolta ("Finché c'è vita non c'è speranza") è costituita da una selezione di aforismi, scritti tra il 2003 e il 2009, compiuta dall'autore da un personale diario aforistico, e nei suoi progetti rappresenta solo il primo capitolo di una lunga serie. Almeno si spera...
Maldetti. Pensieri in soluzione acida
Giovanni Soriano
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2007
pagine: 72
L'inconveniente umano. Princìpi di sana e consapevole misantropia
Giovanni Soriano
Libro: Libro in brossura
editore: Eretica
anno edizione: 2022
pagine: 136
L’unico rimedio praticabile contro la peste umana è chiudersi in casa il più a lungo possibile e uscire soltanto per rifornirsi di provviste. Non esiste altra via, perché non c’è anfratto o angolo della terra che questa peste non abbia contaminato o non sia pronta a farlo. E non vi è cura: guerre, epidemie, catastrofi sono soltanto miseri palliativi, perché la peste si riproduce, si moltiplica e si diffonde senza sosta, perché la peste ama sé stessa, gode nel replicarsi e nell’imporre la propria presenza. E il futuro è certo: la peste si diffonderà sempre di più, e quelli che sono i deserti di oggi saranno le metropoli di domani. Con simili prospettive, il pensiero della propria morte diventa un pensiero consolante...
Malomondo. In lode della stupidità
Giovanni Soriano
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 142
Ci si è mai chiesti cos'è che vivifica e rende cosi rigogliose le società umane più avanzate? L'ambizione? la creatività? il desiderio? l'ingegno? Ognuno di questi fattori - come altri che potrebbero essere citati - ha senza dubbio la sua importanza, ma la vera inesauribile fonte di energia psichica, senza la quale le nostre società, cosi come le conosciamo, neppure esisterebbero, e quelle esistenti imploderebbero in breve tempo, è la comunissima genuina stupidità. Non è uno scherzo. Se, per assurdo, dovesse verificarsi un improvviso e planetario blackout della stupidità, le conseguenze sarebbero davvero catastrofiche. Milioni di operai, tanto per cominciare, non sprecherebbero più la loro esistenza per mandare avanti una deprimente catena di montaggio, e migliaia di fabbriche in tutto il mondo andrebbero presto in malora. Le chiese si svuoterebbero, e senza fedeli né sovvenzioni economiche chiuderebbero i battenti. Tutte le religioni, senza distinzione alcuna, sarebbero relegate a mera superstizione, e insieme a monaci e sacerdoti scomparirebbero anche maghi, taumaturghi, pranoterapeuti, astrologi, santi, santoni e compagnia bella. Migliaia di giovani, poi, non sarebbero più disposti ad arruolarsi nell'esercito per ammazzare - o farsi ammazzare - in paesi sperduti, tra l'altro, per motivi che neppure conoscono o che non li riguardano affatto; disertare diventerebbe un onore e il disertore una specie di eroe.

