Libri di Giulia Foladore
Panis caritatis. La carità di sant’Antonio
Luciano Bertazzo, Giovanna Baldissin Molli, Mariella Magliani, Giulia Foladore
Libro
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2018
pagine: 40
Piccola guida che permette di contestualizzare spiritualmente e storicamente la carità di sant’Antonio di Padova, sintetizzandola nel binomio: panis eucharisticus e panis caritatis, il pane dell’eucarestia e quello della carità.
Archivio della «Veneranda arca di s. Antonio». Inventario
Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Giulia Foladore
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Centro Studi Antoniani
anno edizione: 2017
pagine: 2332
Monumentale inventario in tre volumi dell'archivio della Veneranda Arca di S. Antonio, la fabbriceria che dal 1396 ad oggi, ininterrottamente, ha gestito il patrimonio economico-artistico della Basilica di Sant'Antonio di Padova. L'archivio documenta in modo analitico, anche con materiali iconografici e cartografici, le vicende artistiche del complesso antoniano e la gestione del patrimonio immobiliare in città e nel contado, in particolare di Anguillara Veneta. Nell'archivio sono stati inglobati nel corso dei secoli archivi familiari e personali di parecchi donatori del notabilato cittadino e delle élites internazionali.
Erasmo da Narni, Gattamelata, e Donatello. Storia di una statua equestre. Con l'edizione dell'inventario dei beni di Giovanni Antonio Gattamelata (1476)
Giovanna Baldissin Molli
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Antoniani
anno edizione: 2011
pagine: 251
Nel volume è ricostruita la storia di Erasmo da Narni, detto Gattamelata (1370-1447) titolare del celeberrimo monumento equestre innalzato da Donatello nella piazza del Santo a Padova. Erasmo da Narni, di cui da tempo è nota la vicenda quale capitano generale dell'esercito della Serenissima, fu al centro di una rete di relazioni familiari e amicali che coinvolsero nomi illustri dell'Umanesimo veneto e insieme uomo legato ai poteri veneziano e fiorentino. Della casa padovana dove abitò Gattamelata furono frequentatori docenti universitari, francescani del Santo, nobili veneziani. Questa cerchia di frequentazioni, e insieme i forti legami familiari della cerchia dei Gattamelata con i Lion padovani, rendono ragione dell'arrivo di Donatello a Padova, incaricato di eseguire il monumento. La rilettura dei documenti, anche in relazione con l'esecuzione contemporanea dell'altare maggiore nella basilica del Santo, ha permesso di evidenziare talune dinamiche chiarendone alcuni aspetti e rilevando la problematicità di altri. Il testo contiene il documento con l'inventario dei beni del condottiero padovano stilato nel 1467, pubblicato per la prima volta.