Libri di Giuseppe Bedeschi
Miti e ideologie. Il pensiero politico italiano dall'età giolittiana al fascismo
Giuseppe Bedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 334
Il libro ricostruisce le grandi correnti dell'ideologia e del pensiero politico italiano dall'età giolittiana alla fine del fascismo, con particolare attenzione al pensiero di Giolitti, Croce, Gentile, Salvemini, Gramsci e Rosselli.
Il rifiuto della modernità. Saggio su Jean-Jaques Rousseau
Giuseppe Bedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 204
Questo libro vuole offrire una lettura unitaria dei maggiori scritti filosofico-politici di Rousseau, dal "Primo" al "Secondo Discorso", dal "Contratto sociale" al "Progetto di costituzione per la Corsica", alle "Considerazioni sul governo di Polonia". Il motivo di fondo della meditazione del filosofo ginevrino viene individuato nel rapporto critico e negativo che egli ebbe con la modernità: cioè col sorgere ed affermarsi dello spirito borghese, ovvero dell'economia mercantile moderna e dello sviluppo scientifico, tecnologico e più generalmente culturale che ad essa si è accompagnato, e che ne ha costituito tanto il presupposto quanto il risultato. Da questo rifiuto della modernità sorge il progetto rousseauiano di una società "chiusa", frugale e virtuosa, in cui la politica copre tutti gli spazi della vita individuale, e il cittadino deve essere formato fin dall'infanzia a una totale identificazione con le istituzioni politiche e con lo spirito che le anima: sotto questo profilo il progetto rousseauiano costituisce una rigorosa negazione della società democratico-liberale.
I maestri del liberalismo nell'Italia Repubblicana
Giuseppe Bedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 186
Il pensiero liberale nell'Italia repubblicana ha avuto illustri rappresentanti: dall'ultimo Croce a Luigi Einaudi, da Guido Calogero a Carlo Antoni, da Norberto Bobbio a Nicola Matteucci, da Giovanni Sartori a Rosario Romeo. Naturalmente, ciascuno di questi autori ha privilegiato alcuni temi rispetto ad altri, ciascuno ha avuto una propria ispirazione e un timbro particolare. Il libro ricostruisce il pensiero di ognuno, ma mette altresì in rilievo come tutti in una Italia in cui il marxismo e il cattolicesimo politico avevano l'egemonia - abbiano condotto una decisa battaglia in difesa della società pluralistica (sia a livello economico, sia a livello politico, sia a livello culturale), e, al tempo stesso, abbiano combattuto le grandi disuguaglianze sociali e abbiano rivendicato una società più giusta. Il libro mostra che, per ricchezza di cultura e per capacità di riflessioni teoriche, il pensiero liberale italiano dell'Italia repubblicana occupa un posto di tutto rispetto nella contemporanea cultura europea.
Introduzione a Marx
Giuseppe Bedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2002
pagine: 309
Questa "Introduzione a Marx" offre gli strumenti critici essenziali per intendere l'opera del filosofo alla luce delle più recenti prospettive storiografiche.
Liberalismo vero e falso
Giuseppe Bedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 200
Questo libro traccia in una prima sezione un profilo storico del pensiero liberale, delle sue origini e dei suoi concetti centrali (la garanzie contro gli abusi del potere politico, proprietà e libertà, fecondità dell'antagonismo e del dissenso, liberalismo e democrazia, liberalismo ed eguaglianza, liberalismo e liberismo, ecc.) - Ampia attenzione viene data al concetto di "opinione pubblica", che sorge e si sviluppa sul terreno della società liberale. Il libro mostra inoltre quale ricchezza di motivi il pensiero liberale abbia sviluppato nel Novecento, e come tale pensiero sia stato frainteso dal filone cosiddetto "libertario". Il fraintendimento del liberalismo è al centro anche dei saggi dedicati, nella terza sezione, a Gobetti, e a figure da lui influenzate (come Bobbio).
La prima Repubblica (1946-1993). Storia di una democrazia difficile
Giuseppe Bedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 353
Questo libro rivaluta la grande esperienza del "centrismo" degasperiano, che non fu (come la maggior parte della storiografia sostiene) un periodo di conservazione, bensì di forte impegno riformatore. Esso pose le premesse del "miracolo economico", che fece dell'Italia una grande nazione industriale. Il "centro-sinistra" fu del tutto inadeguato a sostenere questo sviluppo e a correggerne gli squilibri. Tale inadeguatezza pose le premesse del lungo Sessantotto e dell'"autunno caldo" del 1969, che ebbe influssi assai negativi sull'economia e che destabilizzò la società civile. Di qui un successo sempre più grande del PCI, il quale però non riuscì mai a diventare un partito democratico, nel senso occidentale della parola. La democrazia italiana è rimasta quindi sempre, nella "prima Repubblica", una democrazia "bloccata", priva di alternanza fra schieramenti politici diversi. Tale "blocco" ha impedito qualunque rinnovamento della società e ha determinato una profonda degenerazione della politica.
Storia del pensiero liberale
Giuseppe Bedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 350
Il liberalismo è un'idea controversa: la parola (nel suo significato attuale) è entrata nel linguaggio politico solo nella prima metà dell'Ottocento; inoltre ci sono state diverse correnti di pensiero liberale. In questo libro Bedeschi sviluppa un'ampia indagine storico-dottrinale: approfondisce in primo luogo i presupposti sociali e culturali del liberalismo (in autori come Locke, Montesquieu, Smith, Kant, Humboldt); espone e discute il liberalismo francese nell'età della Restaurazione (i "dottrinari", Constant); approfondisce il rapporto fra liberalismo e democrazia in Tocqueville e in Mill; esamina i grandi pensatori liberali del Novecento (Kelsen, Croce, Popper, von Hayek, Aron). Ne esce un quadro assai variegato e complesso, che evidenzia sia le peculiarità dei singoli pensatori liberali, sia il loro convergere su alcuni motivi di fondo, che sono ancora al centro della nostra cultura politica.
Il marxismo dopo Marx. Sviluppo e dissoluzione
Giuseppe Bedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 192
A duecento anni dalla nascita di Marx, il pensatore di Treviri continua a far discutere e a dividere. Ma qual è stata davvero la parabola del suo pensiero, il suo impatto sul mondo intellettuale e politico, l'eredità di riflessione (e di storia, spesso tragica) che ha raggiunto il XXI secolo? Il volume di Giuseppe Bedeschi cerca di dare una risposta a questo impegnativo quesito, con attenzione e sicurezza di ricerca e di analisi, senza però rinunciare alla critica e al giudizio, nella speranza di offrire un utile strumento di orientamento per gli studi presenti e venturi.
Declino e tramonto della civiltà occidentale. Studi sulla caduta dell'idea di progresso nella cultura europea
Giuseppe Bedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 146
Per alcuni secoli la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: cioè essa ha creduto che il cammino della nostra civiltà fosse un cammino ascendente e inarrestabile, che avrebbe accumulato conquiste (non solo scientifiche e tecniche, ma anche morali e politiche) sempre più elevate. Sarebbe sorto così un mondo sempre più degno dell'uomo. Nel Settecento l'idea di progresso si è imposta largamente nel modo di concepire la storia, grazie all'Illuminismo. Nella prima metà dell'Ottocento tale idea si è rafforzata, e ha finito per dominare quasi tutte le manifestazioni della cultura occidentale (basti pensare alle dottrine di Hegel, di Marx, di Saint-Simon, di Comte). Ma già nella seconda metà dell'Ottocento tale idea è entrata in crisi (per Burckhardt la storia non ha un fine né una meta), e tale crisi si è aggravata nel Novecento, il secolo che ha avuto due spaventose guerre mondiali e che ha visto la tragica parabola dei totalitarismi. Questo libro documenta la demolizione dell'idea di progresso fatta da pensatori del calibro di Max Weber, Freud, Pareto, Ortega y Gasset, Jaspers, Nietzsche, Spengler, Adorno e Horkheimer, per giungere a Benedetto Croce e a Raymond Aron. Ne esce un quadro di enorme interesse, nel quale si intrecciano motivi più che mai attuali per noi che viviamo nel XXI secolo, foriero di nuove tragedie e di nuove inquietudini.
Tocqueville
Giuseppe Bedeschi
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1996
pagine: 198
Straordinaria tempra di teorico e di analista politico, Tocqueville è celebre per i due grandi libri su La democrazia in America e su l'Antico Regime e la Rivoluzione. Discendente da famiglia nobile, ma conscio dell'ineluttabilità della diffusione della democrazia, si impegnò caparbiamente nello studio della transizione dall'aristocrazia alla democrazia. Riconobbe i vantaggi portati da questa evoluzione, ma individuò anche i pericoli in essa insiti, suggerendo i rimedi.