Libri di Giuseppe Bentivegna
Ortega y Gasset: un pensatore per l'Europa
Javier Zamora Bonilla
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2025
pagine: 164
José Ortega Y Gasset pensava che dallo stato di demoralizzazione in cui erano caduti tutti i popoli europei durante il periodo tra le due guerre si sarebbe potuto uscire solo costruendo gli Stati Uniti d'Europa. L'esistenza di costumi, di una cultura e un'opinione pubblica europea, che implicano anche un diffuso potere pubblico europeo, il balance of power tra gli Stati, mostrava la realtà di un'unità spirituale dell'Europa, ma la promessa di una sua configurazione politica come struttura sovranazionale come una federazione era stata rimandata per secoli. Il tema del suo tempo era esattamente, per il filosofo spagnolo, come superare la ragione cartesiana e kantiana, la ragione della modernità europea, senza rinunciare ad essa ma declinandola in una ragione vitale e storica. il presente volume vuole rendere conto di questo progetto orteghiano. Raccoglie testi già pubblicati in spagnolo o inglese insieme ad altri inediti, presentati non solo per la prima volta in edizione italiana, ma anche in forma unitaria; esso è, in realtà, nella sua composizione, un nuovo libro sul filosofo spagnolo, il cui pensiero non può comprendersi se non dentro la sua circostanza – parola molto importante nella sua filosofia –, nel suo contesto storico.
Per una rilettura di Leon Brunschvicg
Giuseppe Bentivegna
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2010
pagine: 72
Il razionalismo di Jean Ullmo
Giuseppe Bentivegna
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2008
pagine: 190
Filosofia, storia, politica. Studi di storiografia filosofica offerti a Giuseppe Cacciatore
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 303
Il volume in onore di Giuseppe Cacciatore costituisce la testimonianza di affetto, di stima e di riconoscenza dei tanti storici della filosofia catanesi che, nel corso di diversi decenni, hanno avuto modo di apprezzarne, insieme all'alto magistero, le impagabili doti di umanità e di generosità che ne hanno costantemente segnato il lungo percorso accademico e scientifico. Si tratta di docenti appartenenti a diversi Dipartimenti dell'Ateneo catanese che hanno variamente articolato, per temi e contesti, le loro ricerche nel campo della storia della filosofia e della cultura dall'antichità ad oggi, percorrendo itinerari certo diversi ma sempre in qualche misura riconoscendo in Giuseppe Cacciatore l'autorevole studioso e il punto di riferimento in grado di offrire a ognuno, nelle più diverse occasioni, preziosi suggerimenti e significative indicazioni. La complessa articolazione delle tematiche dei saggi qui raccolti testimonia l'ampiezza dei percorsi e degli interessi dei tanti che hanno inteso mettere a frutto le indicazioni metodologiche e gli insegnamenti di un Maestro della storia della filosofia che non ha mai voluto far mancare ai più giovani di lui una parola di incoraggiamento e consigli preziosi. Con questo spirito rendiamo omaggio, con il piccolo tributo qui presentato ai lettori, alla sua prestigiosa attività di studioso rigoroso e umanissimo, affinché la gratitudine di ciascuno di noi non rimanga solo un tacito e privato sentimento verso chi, siamo certi, avrà ancora molto da dirci e da insegnarci.
Tracce. Pagine di filosofia Interculturale
Giuseppe Bentivegna
Libro: Libro in brossura
editore: Agorà & Co. (Lugano)
anno edizione: 2022
pagine: 82
Le azioni umane non vanno derise, né compiante, né detestate, ma vanno solo e piuttosto comprese: le celebri parole di Baruch Spinoza invitano all’intelligere come passione autentica della ragione. Esse riprendono forza entro una configurazione storica nella quale, a fronte della crisi acclarata del progetto della modernità – eurocentrico, tecnocratico, colonialista – e delle pulsioni telluriche che scuotono l’arcipelago della globalità, la necessità di una misura razionale si fa necessità di sopravvivenza. Dell’altro che viene imperiosamente avanti, dei nuovi asiacentrismi, del tumulto africano, delle ondate migratorie, le società occidentali poco sanno e molto temono: fino a tentare esportazioni improvvide della sua creatura più preziosa e irrinunciabile, la democrazia, che hanno finito per alimentare i fuochi speculari e minacciosi – e altrettanto tragicamente equivoci – dell’occidentalismo. D’altro lato, la chiusura a riccio nei bastioni illusori delle identità è il segno più manifesto della possibile, lungo questa via retriva, decadenza europea. A fronte di queste dismisure, altro non rimane che la fatica diuturna e sorvegliata della mediazione. L’importanza della mediazione linguistica e interculturale cresce a misura dei tanti generi di frontiera che, paradossalmente, l’era globale moltiplica vorticosamente. L’incontro o, purtroppo, lo scontro costituiscono già e comunque una condizione nuova, in cui identità e alterità si ridefiniscono, in cui il possesso si riformula il più delle volte in arroccamento, chiusura indifferente, rivendicazione polemica. A questo impulso alla chiusura che, si badi, non è affatto tendenza di cui l’Europa ha l’esclusiva, ma è anch’essa dura esperienza globale, la mediazione non può però rispondere in forma di negoziato acritico. Se la mediazione è un intelligere civile, non può prescindere da un orizzonte di valori e di questioni che definiscono un terreno comune, di portata tendenzialmente universale, di congenita plasticità: è il terreno dei diritti civili, dei diritti linguistici, del diritto all’istruzione, dell’educazione alla diversità, dell’alfabetizzazione culturale reciproca, della tolleranza, della giustizia distributiva; è il terreno delle grandi questioni comuni, dell’ecologia politica, del dominio del capitale finanziario, della sperequazione nella disponibilità delle risorse, del welfare. In tempi di quella che un filosofo camerunense ha chiamato “politique de l’inimitié”, la vite e l’olmo, simbolo classico dell’amicizia, sono le piante che in questo terreno vorremmo far crescere.
L'agire morale tra natura e cultura. Prospettive storiografiche e riflessioni teoriche
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 250
Il volume raccoglie una serie di saggi che hanno come finalità di riflettere sulla crisi della riflessione morale dinanzi alle sfide dell'indagine scientifica sulla "natura umana", sui complessi e, talvolta, controversi rapporti tra mente e corpo, le cui radici storiche e concettuali possono ricostruirsi dalla filosofia classica a quella contemporanea. I saggi prendono le mosse dalla convinzione che è necessaria una ricognizione rinnovata, volta a rintracciare e a definire le modalità attraverso cui l'agire morale si è andato configurando sempre più intorno ai poli della storicità dei valori e della normatività della legge morale. Gli ambiti di indagine affrontati sono vari e molteplici sia dal punto di vista etico e teoretico sia da quello della ricostruzione storiografica di concetti fondamentali della riflessione filosofica occidentale. Filosofie della mente, della corporeità, della società, della storia, delle scienze naturali, della metafisica e dell'antropologia, intese come narrazione ricostruttiva della ragione e delle sue categorie, costituiscono i tratti più significativi dei saggi del volume.
Storia e vita
Edmundo O'Gorman
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 72
I quattro saggi che compongono la presente raccolta, pur nella loro brevità, aggiungono pagine fondamentali alla comprensione della historiología professata e praticata dal grande accademico, filosofo e storico messicano Edmundo O'Gorman. In essi viene impostata e presentata, nella sua formazione e definizione, tale particolare forma di interpretazione storiografica, allevata e nutrita da profondi interessi e importanti influenze filosofiche, a partire dalla matrice orteghiana già riconoscibile nella denominazione, passando per l'analitica dell'esistenza heideggeriana di Essere e tempo, avvicinandosi infine a una forma e una lettura propria dello storicismo novecentesco. Spicca, e non certo solo per lunghezza, ma per l'elevato e raffinato livello di speculazione filosofica e storiografica, il testo che a questo volume dà il nome, considerato uno dei capolavori della storiografia messicana. Saggio introduttivo di Corrado Giarratana.
La modalità del giudizio. Definizione del problema
Léon Brunschvicg
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 100
Una delle tesi fondamentali dell'epistemologia di Brunschvicg è che la filosofia è conoscenza integrale, cioè sapere critico. Essa è riflessione su ciò che è conosciuto e non sul mondo noumenico, che, in quanto inaccessibile e indeterminabile, è un puro nulla. Questa premessa riprende la distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno e limita la conoscenza umana all'esperienza sensibile, che è, soprattutto, quella della fisica. La filosofia, intesa come conoscenza di secondo grado, è l'attività intellettuale che prende coscienza di sé. Il filosofo francese, seguendo il carattere attribuito alla copula nei giudizi, si propone di contribuire a fondare una dottrina del giudizio su una base più ampia di quella della logica tradizionale. La filosofia ha il compito di cercare il principio che orienta il dinamismo dello spirito, cioè la sua legge interna: l'unità interiore dell'ordine speculativo e di quello pratico. Brunschvicg giunge alla conclusione che la vera civiltà consiste nella costruzione della scienza e nella crescita della solidarietà umana.
La formación de las identidades populares
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 72
Ortega y Gasset. Recuerdos de un amigo
Luis Recasens Siches
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 128
Verso un nuovo Umanesimo
Samuel Ramos
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 112
I valori fondamentali dell'umanesimo sono in crisi e intorno all'umanesimo si agita non solo il problema estetico o accademico, ma anche quello profonda- mente morale, che non può essere escluso da un piano generoso di riorganizza- zione sociale, se si propone seriamente il miglioramento delle attuali condizio- ni esistenziali. È evidente che ogni organizzazione futura della società deve farsi in vista del benessere e della felicità di tutti gli uomini, senza distinzione di classe, correggendo tutte le ingiustizie che esistono oggi; ma questo fine non sarà raggiunto pienamente se non si tiene in considerazione la totalità delle aspirazioni umane. L'umanesimo oggi appare come un ideale per combattere l'inumanità causata dal capitalismo e dal materialismo borghesi. Corrotta la coscienza di moltissimi esseri dalla stessa atmosfera viziata che respirano, si rendono conto a mala pena dell'abbassamento della loro natura, e per questo gli spiriti più illuminati sono obbligati a denunciare la demoralizzazione che soffre l'uomo. Tocca alla gioventù, che aspira a una società migliore e più giusta, e in generale a tutti gli uomini che hanno la volontà di creare un mondo nuovo, affermare e difenderne i valori.