Libri di Giuseppe Lupi
Come nuvole sopra la città
Giuseppe Lupi
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 160
Ultimo anno di scuola. La luce incantata dell'amicizia e di delicati amori attraversa con passo leggero giorni e stagioni irripetibili. Nei protagonisti di questo racconto non sembra esserci la smania di emanciparsi e di diventare adulti. Eppure, anche le loro vite, prossime al crocevia degli esami di maturità, cominciano a delinearsi, nell'altalenante e a volte impercettibile affermarsi della propria interiorità. Sullo sfondo, la città di Vicenza accompagna la storia con i suoi silenzi, i suoi sipari, mai estranea alle vicende dei personaggi.
Binario due
Giuseppe Lupi
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2019
pagine: 112
Un viaggio apparentemente breve dà il verso, tra sogno e memoria, a questa raccolta poetica. Il paesaggio, la terra veneta ormai irreversibilmente privata del suo candore, si dilata e si comprime, stazione dopo stazione. Avvitandosi, infine, attorno ai sentimenti che attraversano l'esistenza di ciascuno, ai segreti della felicità, ma anche al silenzio che invade l'anima di chi sopravvive ai propri cari. La matrice di questa riflessione poetica è una sorta di povertà, di rinuncia quasi inconsapevole a ciò che appare superfluo.
Cronache della città nascosta
Giuseppe Lupi
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2015
pagine: 193
"Cronache della città nascosta" si snoda in una sorta di viaggio cauto e insolito, in un camminare adagio da un bar all'altro della città in cerca della quiete e del paradiso. Il viaggiatore sale, anche, su di un autobus un po' misterioso che congiunge la periferia al centro. Il viaggio a piedi e il viaggio in autobus si fondono insieme: così Giuseppe Lupi inizia a disegnare il ritratto di una città straordinaria e segreta, nascosta e inusuale, attraversata da un Fiume che è personaggio centrale del libro; altrettanto fondamentale è la presenza di una pioggia incessante e benevola. L'autore configura una città che è sì regale, incoronata dalla sua fascinosa 'Basilica dei colombi'; dalle cupole, dai campanili, dai portici e dalle torri; ma gli piace indugiare, nelle sue passeggiate, sulla città umbratile e dimessa, punteggiata di comignoli che fumano; di "tetti sbilenchi", di "finestre grigie", di casupole e orti che costeggiano il Fiume, o fanno da sponda a vicoli solitari a ridosso delle colline. Lupi innalza un altare prezioso e delicato a una Vicenza spesso diversa e inedita rispetto a quella classica, a una Vicenza cioè poco solenne, umile, più intima. Questa città è certo la città del Palladio e delle chiese e dei palazzi adamantini, ma Vicenza si trasfigura in una città altra, mite simbolo universale di un'urbs originalissima che non perde mai il suo fascino avito, ma neanche la sua familiarità.