Libri di Giuseppe Resca
Caravaggio: il processo creativo
Giuseppe Resca
Libro: Libro in brossura
editore: Nicomp Laboratorio Editoriale
anno edizione: 2023
pagine: 154
Siamo abituati a vedere Caravaggio come un protagonista del suo tempo. Certamente lo fu, e la sua vita tormentata sembra una navicella in balia di onde più grandi di lei. La storiografia ci ha illustrato con meticolosa precisione la realtà oggettuale della sua travagliata esistenza, che già all'epoca fece scalpore. Ma la sua realtà psicologica? Come lo vedeva lui, Caravaggio, quel mondo? Era in grado di formulare pensieri universali sulla Fede, la morale, la società, gli usi e i costumi di quel popolo che lo adorava o lo perseguitava con ferocia inaudita? Oppure era, lui, talmente chiuso nel "particulare" della propria microstoria da divenire un corpo estraneo a quel mondo? Più si procede e più ci si accorge di aver dato per scontate troppe cose. Per capire da dove derivi l'universalità della sua opera, che trascende infinitamente il suo tempo, occorre entrare nella sua testa, vedere le cose come le vedeva lui, da dentro, non da fuori, da spettatori, come siamo abituati. Il materiale che questo studio si propone di raccogliere è la matrice del processo creativo di Caravaggio, che si sviluppa nel breve arco di tempo del suo operare attraversando più fasi, ossia perfezionandosi o contraddicendosi all'improvviso sotto la pressione di nuove pulsioni, in un divenire continuo che non ha eguali nella storia dell'arte. La creazione che ne consegue, che modella la sua opera all'unisono con la sua vita, è frutto di una sorta di autodistruttività costruttiva (ossimoro), all'insegna di un istinto di morte di cui proprio noi siamo oggi vittime avvinghiate alla nostra impotenza.
Caravaggio profiling. Il volto dell'assassino
Giuseppe Resca
Libro: Libro in brossura
editore: Nicomp Laboratorio Editoriale
anno edizione: 2022
pagine: 146
Un moderno profiler confronta gli atti dell'indagine sull'omicidio di Ranuccio Tomassoni, ad opera di Caravaggio, con una serie memorabile di dipinti di lui che hanno per protagonista la Spada. Tale metodo gli consente un percorso nella mente di quel pittore, tanto grande quanto controverso, in cui la scena del crimine è sostituita dai dipinti che precedono e seguono l'assassinio dell'omicida, costruendo progressivamente una logica che di labirintico non ha niente, ma segue una precisa predeterminazione. Egli rileva che in ogni passaggio di quei quadri traspare una connessione con l'atto omicida, come se gli stessi fossero anticipazioni, presagi, visioni di quel che poi avverrà realmente. Riconosce in ciò un movente inconscio che unisce tutti i comportamenti delittuosi del pittore, prima dell'omicidio, alle opere che sgorgano fluenti dal suo pennello, e individua tale movente in una pulsione a portare Spada. A esibirla prima, sul doppio scenario della vita e del pennello. A usarla poi, in una micidiale sequenza di dare-ricevere morte. Dare-ricevere morte, deduce il profiler, è il filo unico che unisce in ogni sua parte le vicende biografiche e artistiche del pittore, costellate entrambe di subentranti mutazioni, talmente radicali da risultare altrimenti inesplicabili. Perché l'opera, e l'operato di Caravaggio, vanno intesi come un diario inconscio dell'ansia di legittimazione che la Spada gli impone, oltre che come un'avventura inesauribile del destino di un uomo.