Libri di Guido Giubbini
Il giardino degli equivoci. Controstoria del giardino da Babilonia alla Land Art
Guido Giubbini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2016
pagine: 127
Sono mai esistiti i giardini di Babilonia? Perché il mitico giardino persiano quadripartito e prototipo di quello arabo non è affatto diviso in quattro? Qual è la rivoluzione cui assistiamo nel Rinascimento? Dove sta il vero e il falso in un giardino che sopravvive per secoli al disegno del suo autore, a fronte di una natura e di un contesto che si evolvono? Da Versailles all'Isola Bella, da Villa d'Este ai paesaggi di Piemonte e Liguria, dall'Uzbekistan all'Inghilterra, "Il giardino degli equivoci" è un viaggio sulle forme storiche e architettoniche di quello spazio fatto di verde, acqua, luce, materie vive, inserito in un ambiente e organizzato da uno o più autori, chiamato "giardino". Dove stanno gli equivoci? Se il giardino ha una lingua, è possibile fraintenderlo... Un racconto ironico e colto che attingendo a fonti storiche, letterarie, artistiche riesce nell'intento di ridisegnare ai nostri occhi l'originalità dei giardini indagati, suggerendo un irriverente sguardo critico con cui osservarli, passando per quindici equivoci.
Storie di giardini. Volume 2
Guido Giubbini
Libro: Copertina rigida
editore: AdArte
anno edizione: 2014
pagine: 320
L'opera ricostruisce la storia e l'arte dei giardini nel mondo: il primo volume parte dalle radici simboliche precristiane, attraverso i giardini del Medio Oriente, di Roma, dell'Islam, della Persia, dell'India e dell'Europa rinascimentale e barocca. Il secondo descrive la parabola (e celebra le glorie) del giardino borghese dal 1800 a oggi, che presenta radicali differenze da quelli dei secoli precedenti, e in particolare la crisi del giardino architettonico a favore di quello "naturale". Un excursus che delinea le influenze, le relazioni, gli sviluppi del giardino inteso come deposito di conoscenza, testimonianza del potere, rifugio dell'anima, fuga da una natura pericolosa o come ritorno a una natura a lungo dominata. Leggibile e divertente nonostante il taglio scientifico, l'opera è destinata al pubblico più vasto e agli addetti ai lavori.
Storie di giardini. Volume Vol. 1
Guido Giubbini
Libro: Libro rilegato
editore: AdArte
anno edizione: 2012
pagine: 384
L'opera in due volumi racconta e ricostruisce la storia e l'arte dei giardini nel mondo: il primo volume parte dalle radici simboliche precristiane, attraverso i giardini del Medio Oriente antico, di Roma e dell'Islam nell'alto e basso Medioevo, fino al suo fiorire nei grandi imperi dell'Islam orientale, la Persia safavide e l'India moghul, e contemporaneamente nell'Europa rinascimentale e barocca, nella Francia e Gran Bretagna "imperiali". Leggibile e divertente nonostante il taglio scientifico, l'opera è destinata al pubblico più vasto non meno che agli addetti ai lavori. Per la freschezza dello stile può essere letto come un "romanzo" dell'evoluzione del giardino, raccontata per collegamenti con la storia dell'architettura, dell'arte, delle religioni, punteggiato di commenti e giudizi soggettivi che affiancano e talvolta non temono di contraddire le teorie tradizionali.
1950-2000. Arte genovese e ligure dalle collezioni del Museo d'arte contemporanea di villa Croce. Catalogo della mostra (Genova)
Guido Giubbini, Sandra Solimano
Libro
editore: Silvana
anno edizione: 2001
pagine: 208
Il tempo delle illusioni. Arte russa degli anni Venti. Catalogo della mostra (Genova, Palazzo Ducale, 1995)
Eugenia Petrova, Guido Giubbini
Libro
editore: Charta
anno edizione: 1995
pagine: 172
La mostra prende in esame il momento di maggiore vitalità dell'arte russa di questo secolo, proponendo una serie di autori sconosciuti, se si esclude Malevich, per il nostro paese e per la cultura occidentale. Alcuni dipinti datano prima della Rivoluzione d'ottobre ma la parte fondamentale dell'esposizione comprende le opere figurative degli anni '20, soprattutto a Leningrado, attorno alle forti personalità di Malevich, Petrov-Vodkin e Filonov. E' il periodo della grande illusione rivoluzionaria dell'arte, che si esprime in diverse direzioni di ricerca fino alla fine degli anni '30, quando il consolidarsi del regime impone agli artisti la scelta drammatica tra l'adeguamento ai canoni del realismo socialista oppure l'isolamento totale.