Libri di Hans Maier
1945. Parole per un nuovo orientamento
Romano Guardini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 288
1945: fine della Seconda guerra mondiale, disfatta della dittatura nazista, nuovo inizio per la Germania. Romano Guardini tenne in questo anno spartiacque – un importante punto di svolta anche nella sua vita e nella sua opera – le sei conferenze qui raccolte. Se durante la catastrofe molti rimasero ammutoliti e anche la voce di Guardini si fece sentire solo in modo tentennante, la prima volta in assoluto in cui parlò dopo la guerra fu l’8 luglio a Memmingen, di fronte alla gioventù cattolica. Come guida spirituale, le sue prime parole su ciò che era appena accaduto sono per i giovani monito ma anche incoraggiamento. Guardini individua la menzogna quale tratto principale dell’epoca nazista. Di contro, è dalla verità – anche dalla verità delle parole che la propaganda ha svuotato del loro senso – che è necessario ripartire affinché l’esistenza umana possa di nuovo essere giusta. E guardare al futuro.
Democrazia nella Chiesa. Possibilità e limiti
Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), Hans Maier
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2005
pagine: 136
Dal concilio Vaticano II in poi, si discute vivacemente e seriamente una questione: fino a che punto democrazia e strutture democratiche sono possibili e necessarie nella Chiesa cattolica? Nel 1970 l'allora docente di dogmatica all'università di Ratisbona, Joseph Ratzinger, e il docente di scienze politiche all'università di Monaco di Baviera, Hans Maier, pubblicarono uno studio congiunto sul tema Democrazia nella Chiesa, che ebbe una risonanza internazionale. A trent'anni di distanza, nel 2000, i due Autori hanno ripreso e riletto il testo, commentandolo e integrandolo con opportuni aggiornamenti.
Contare i giorni. Il calendario cristiano e i suoi oppositori
Hans Maier
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 80
Il calendario cristiano, che computa passato e futuro a partire dalla nascita di Gesù, non ha definito solo la struttura degli anni, dei decenni e dei secoli, ma ha profondamente condizionato il sentimento del tempo e ha consentito l'affermarsi di tradizioni narrative e poetiche, dai versi latini a quelli dell'antica Irlanda fino ai Contes medievali e alle "storie da calendario" di Grimmelshausen, Hebel e Brecht. Il primo tentativo di sistematica contestazione del computo cristiano del tempo avviene con la rivoluzione francese, mentre nel corso dell'Ottocento filantropi, positivisti, allievi di Comte e di Nietzsche elaborano, pur senza molto successo, nuovi modi per contare i giorni. Nel Novecento vengono ideati veri e propri "controcalendari" nella Russia bolscevica, nell'Italia fascista e nella Germania nazionalsocialista, ma nemmeno i regimi totalitari, a eccezione di brevi periodi, si dimostrano capaci di contestare in modo efficace il calendario tradizionale.