Libri di Igino Schraffl
Sidival Fila. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 175
Dai materiali umili agli oggetti di scarto, fino ai tessuti liberi e introflessi, l'elemento costante nel percorso estetico di Sidival Fila, artista e frate minore francescano, è la ricerca del contatto con la materia, cui l'opera d'arte mira a restituire la voce, della quale tenta di raccontare la storia e far percepire la vibrazione. "Basso, alto, alto, basso. L'artista scende nella realtà per prelevare materie gettate, dimenticate, e sale nel momento in cui eleva quelle stesse materie alla bellezza della luce, alla verticalità del telaio, alla dignità dello sguardo. Tutto nell'arte di Fila racconta un'ascesi che include il contatto con il reale, tutto conduce in un immanente che include e per questo svela il trascendente".
Dizionario giuridico inglese-italiano. Integrato con il lessico politico. Ediz. italiana e inglese
Igino Schraffl
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2011
pagine: XIII-524
Uno strumento di consultazione per la traduzione, che condensa, nel minimo spazio possibile, il massimo di contenuto senza sacrificare la chiarezza. Nei casi in cui mancano equivalenze tra i due sistemi di diritto, alla traduzione è aggiunta una spiegazione per guidare il lettore nel lavoro comparativo. Il dizionario è diviso in due parti: la sezione inglese-italiano si articola in un elenco di voci inglesi seguite dalla traduzione italiana; la sezione italiano-inglese invece è di rimando alla precedente. Una particolare cura è stata posta nell'equilibrare l'uso britannico e americano e nell'arricchire il lessico giuridico con espressioni di filosofia del diritto, costituzionalismo, diritto internazionale e comunitario e con la terminologia politica, in modo da fare dell'opera un ausilio indispensabile non solo per gli operatori del diritto e gli studenti di giurisprudenza ma anche per chi, studente o studioso, si interessa di scienze politiche.
Maurizio Pellegrin. Imparare a essere
Igino Schraffl
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 103
Maurizio Pellegrin appartiene alla rara categoria degli artisti intellettuali e occupa un posto singolare nel panorama attuale: troppo realista in filosofia per essere un concettuale tipico, troppo cosmopolita per indulgere a un'arte vernacolare (semmai la sua nativa Venezia gli ha offerto un ponte verso un Oriente zenizzante), troppo culturalmente ed esteticamente raffinato per sconfinare in esperienze pop, minimal o poveristiche. Opera sottilmente sul crinale tra realismo e astrazione. Dal mondo nella sua datità trae i materiali che lascia anche assomigliare al dato fenomenico, ma ne scaturisce un'energia che ne decreta la vitalità e il fascino. Non fotografa la realtà, ma si inventa un realismo evocativo, evitando l'illustrazione dell'oggetto. L'effetto delle immagini così composte è altamente estetico, comunicativo e catartico, tanto da non richiedere la conferma del confronto con la realtà stessa. Ampi assemblage composti da oggetti o loro frammenti formano icone grandiose, non semplici archivi o cataloghi di una memoria parziale. Nelle opere il mondo non è né illustrato né narrato, ma intuito e mostrato come si dà in senso fenomenologico ed esistenziale. Attraverso il suo raffinato operare Pellegrin porta un nuovo ordine nella realtà effettuale, caotica e dispersiva delle cose incorporandovi anche elementi di disordine, caso e istintualità. Un brano di realtà riassuntivo di un pezzo di mondo fenomenico, ricostruito nella memoria, appare in una forma che colpisce per la sua forza 'ontologica': è come se gli oggetti imparassero a esistere nel nuovo ordine in cui l'artista li fa dialogare nello spazio. E con essi, attraverso l'impatto dell'opera, è l'uomo che impara a essere, oltre che nello spazio, nel tempo, grazie alla memoria che gli dà il senso della continuità e un'identità.