Libri di Innocenzo Megali
L'occupazione abusiva
Umberto Tasciotti, Alfredo Bruno
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 152
Si può descrivere l'occupazione abusiva come il comportamento illegittimo di chi, senza alcun titolo o autorizzazione, decide di entrare nella proprietà altrui e di rimanerci. Fin qui tutto chiaro; il problema, però, è che ottenere giustizia non è così semplice, soprattutto nelle ipotesi in cui il proprietario invaso non riesca a dimostrare chiaramente la sua titolarità oppure sia trascorso molto tempo dalla vicenda delittuosa. Secondo il codice penale, chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 a 1.032 euro. L'occupazione abusiva è, innanzitutto, un reato che può essere commesso da chiunque: trattasi pertanto di reato comune, nel senso che la condotta incriminata può essere realizzata da qualsiasi individuo, senza necessità che rivesta una particolare qualità. Attualmente l'occupazione abusiva, oltre ad essere un reato, ricopre anche l'elemento di piaga sociale visti i risvolti anche di natura economica e gli effetti che provoca nei confronti della vittima dell'abusivismo. Si cercherà di trattare nell'opera i vari aspetti della tematica, con l'auspicio che si possa arrivare quanto prima a una soluzione rapida della problematica. Prefazione di Innocenzo Megali. Introduzione di Andrea Sitzia.
L'incertezza del diritto
Innocenzo Megali, Umberto Tasciotti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 640
La certezza del diritto è un principio affermato come verità dogmatica nella civiltà giuridica moderna, trattandosi di un principio essenziale, senza il quale svanirebbe ogni punto di riferimento. La certezza del diritto, infatti, è il principio in base al quale il diritto deve ricevere un'applicazione prevedibile. Anche nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'obbligo che una certa misura sia prevista per legge è stato sempre interpretato in questo senso. È chiaro che questo non può pregiudicare l'esistenza delle cosiddette clausole generali, dato che la casistica è di impossibile esaustività, ed è necessaro che l'ordinamento disponga di strumenti tali da poter offrire indicazioni sull'esercizio della facoltà d'apprezzamento del giudice. Svanendo la certezza del diritto, svanisce anche il principio del legittimo affidamento che, invece, costituisce un principio consolidato pure dell'attenta salvaguardia delle situazioni soggettive consolidatesi per effetto di atti o comportamenti idonei a generare per l'appunto un ragionevole affidamento nel destinatario. Oggi, la certezza del diritto, unitamente alla certezza della pena, non è più un caposaldo della nostra società, con conseguenze disastrose. Prefazione di Luigi Ammirati. Introduzione di Arturo Maniaci.