Libri di Ippolita Di Majo
Teatro
Fabrizia Ramondino
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 256
Fabrizia Ramondino è una delle voci più rilevanti del secondo Novecento italiano. A rileggere oggi il suo lavoro, ci si accorge di come abbia saputo creare un genere di scrittura che sta al confine tra il saggio e la narrazione, secondo una pratica ormai diffusa in alcune delle espressioni letterarie più significative del nostro tempo. Dopo i romanzi, i racconti, le poesie, i saggi e gli interventi di critica militante, abbiamo adesso il suo lavoro per il teatro, quasi del tutto sconosciuto. Ramondino cominciò a scrivere per il teatro dopo l'esperienza della sceneggiatura di “Morte di un matematico napoletano”, scritta insieme a Mario Martone. Secondo l'amico regista, fu il «folgorante incontro» con l'opera di Thomas Bernhard a spingerla verso la scrittura teatrale. Come sottolinea Ippolita di Majo nella sua introduzione, «nella ricerca dell'unicità della voce poetica attinge a zone profonde della mente e del ricordo, dando vita a personaggi che non si dimenticano. La parola fluisce con libertà assoluta, con il suo dolore, ma anche con il gusto del gioco e dell'ironia. I personaggi che prendono vita dalla sua penna stanno sul bordo di territori della mente inesplorabili». Il volume riunisce quattro opere inedite e di grande forza espressiva: il ritratto di una scrittrice che ha saputo interrogare i tanti aspetti della realtà intrecciando difficoltà e tensioni esistenziali con passione e disincanto.
Qui rido io
Mario Martone, Ippolita Di Majo
Libro: Libro in brossura
editore: Cratera
anno edizione: 2023
pagine: 170
Le «Operette morali» in scena. La teatralità di Giacomo Leopardi
Mario Martone, Ippolita Di Majo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Leopardi sembra slittare spesso dal suo tempo, in avanti o all'indietro, e questo fa non solo del suo pensiero ma della sua stessa scrittura uno strumento vivo. Credo che tale vitalità sia alla base del felice esito di lavori come la messinscena delle Operette morali e il film Il giovane favoloso". L'immaginazione del "drammaturgo segreto" Giacomo Leopardi è più dinamica che contemplativa e Mario Martone la ritrova all'opera nel teatro e nel cinema. "Vede" un giovane uomo seduto nel giardino selvatico nei pressi di casa sua o Teresa Fattorini che si affaccia alla porta di casa come lancinanti frammenti di una sceneggiatura in fieri. E ritrova nello Zibaldone riflessioni sul dialogo satirico come messinscena di tipo teatrale. In questo libro Mario Martone e Ippolita di Majo propongono l'adattamento teatrale di diciotto Operette morali, ridotte in forma di dialogo, tagliate e adattate alla scena. Si propongono anche l'Introduzione di Ippolita di Majo, un suo testo sull'iconografia delle Operette morali e la riflessione di Mario Martone su Leopardi drammaturgo segreto. A impreziosire l'opera, i bozzetti di Mimmo Paladino, che ha curato la scenografia dello spettacolo, e le fotografie realizzate da Simona Cagnasso e Giampiero Assumma.
Capri-Revolution
Mario Martone, Ippolita Di Majo
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2018
pagine: 139
Siamo nel 1914, l'Italia sta per entrare in guerra. L'isola di Capri è in pieno fermento: arriva per la prima volta l'elettricità, gli esuli russi si riuniscono per prepararsi alla rivoluzione, e, scandalosamente, una comune di giovani nordeuropei fa dell'isola il suo luogo d'elezione per la propria ricerca nella vita e nell'arte, una ricerca tesa al pacifismo, all'uguaglianza, al rispetto degli animali e delle ragioni della natura. Ma l'isola ha una sua forte e radicata identità, incarnata da Lucia: giovane e bellissima capraia, irrequieta e curiosa, in bilico fra la rigidità ancestrale del suo mondo e l'attrazione per una vita nuova, di cui Seybu, il maestro e ispiratore della comune, e il nuovo medico arrivato in paese, rappresentano i poli opposti e complementari. "Capri-Revolution", ultimo capitolo della trilogia che Mario Martone ha dedicato ai ribelli, è ambientato su un'isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all'inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell'utopia e coltivasse ideali di libertà, e narra del potere espressivo che solo la scoperta irriducibile della propria identità può consegnarci. Con una conversazione tra Antonio Gnoli e Mario Martone e le fotografie dal set di Mario Spada.
Il giovane favoloso. La vita di Giacomo Leopardi
Mario Martone, Ippolita Di Majo
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2014
pagine: 128
Figura tra le più significative dell'Ottocento italiano, Giacomo Leopardi (1798-1837) ha ispirato "Il giovane favoloso", il film diretto da Mario Martone che ricostruisce il percorso biografico e letterario del poeta basandosi sui suoi scritti. La chiave di lettura proposta dagli autori della sceneggiatura è lontana dall'immagine tradizionalmente trasmessa di Leopardi: non un poeta infelice perché ammalato, ma una personalità ribelle, ironica e socialmente spregiudicata che trasfigura la malinconia in potenza creativa e il cui pensiero si proietta ben oltre il secolo in cui è vissuto. Spinto dalla voglia di vivere e dall'ambizione letteraria a lasciare Recanati e la "dipinta gabbia" della biblioteca paterna, Giacomo non esita a provocare la rottura con l'amatissimo padre e con l'opprimente conformismo della sua epoca. Nel racconto sono presenti tutte le figure che hanno accompagnato gli anni della sua adolescenza e poi del suo peregrinare, da Firenze a Roma e infine a Napoli: i genitori, il fratello Carlo e la sorella Paolina, cui è legato da grande complicità; il letterato Pietro Giordani che per primo ne intuì la grandezza; Fanny Targioni Tozzetti, oggetto di una passione mai dichiarata; Antonio Ranieri, che l'ebbe compagno nella vita, e la sorella di quest'ultimo Paolina, che lo accudì fino a Torre del Greco, dove Leopardi compose il suo ultimo capolavoro, "La ginestra".