Libri di James Elkins
Lo strano posto della religione nell'arte contemporanea
James Elkins
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2022
pagine: 160
A chi ama l'arte non sarà sfuggito un fatto tanto eclatante quanto poco dibattuto: l'assenza nelle gallerie e nei musei di arte contemporanea di opere genuinamente religiose, in cui il sentimento religioso non sia inquinato, cioè, da ironia o irriverenza. La frattura fra arte e religione non è effetto di una congiura del mondo dell'arte, ha radici profonde. Avviata per gradi durante il Rinascimento, si è accentuata nel XIX secolo fino ad arrivare a quel divario che oggi ci appare insanabile. Per ricucire lo strappo bisognerebbe smantellare il discorso su cui si è edificato l'intero progetto modernista. Questo libro, in cui rigore e sperimentazione vanno a braccetto, rompe l'assordante silenzio che avvolge una questione particolarmente difficile da affrontare, tanto nei circuiti ufficiali dell'arte quanto nel campo dell'educazione artistica. Un silenzio che lascia gli studenti a coltivare la loro religiosità di nascosto, pena l'esclusione dal sistema. Forte della sua esperienza alla School of the Art Institute of Chicago, James Elkins affronta con innovativo pragmatismo un ginepraio di pratiche, opinioni e fraintendimenti, e sceglie cinque tra i suoi studenti a rappresentare altrettante posizioni di artisti: cinque racconti esemplari che tracciano una cartografia del travagliato rapporto tra religione e arte contemporanea. Affinché l'abisso di incomprensione fra i due schieramenti possa colmarsi, come si augura l'autore, non basta la buona volontà di figure isolate, servono nuove forme di dialogo, conversazioni inclusive che lascino spazio al portato emozionale ed esperienziale dei partecipanti.
Pittura cos'è. Un linguaggio alchemico
James Elkins
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 267
Questo libro racconta i modi di preparazione della pittura. Descrive i processi che gli artisti compiono, nei loro studi, per trasmutare istanze e significati di materie elementari, acqua, terra, aria e fuoco. È la cucina della pittura. James Elkins, professore e pittore, esamina quadri di Leonardo, Tiziano, Tintoretto, Rembrandt, Monet, Dubuffet, Francis Bacon, Lucien Freud. Ne rileva gli ingredienti, le dosi, gli utensili, ma anche la gestualità e gli umori. Ricette difficili da tramandare, come in ogni cucina che si rispetti, che qui hanno una chiave di volta nel confronto con l'alchimia, cultura dei comportamenti e delle trasformazioni della materia. Elkins va incontro agli storici dell'arte, che si sentono a disagio con gli "impasti" dell'opera, ma vorrebbero capirci di più. Reinterpreta la filosofia dell'immaginazione. E soprattutto dota i semiologi di nuovi strumenti d'analisi, in grado di esplicitare i programmi narrativi della pittura: operazioni concatenate macerare, miscelare, separare, distillare... - e transizioni di fase congelazione, sublimazione, precipitazione, putrefazione. Ecco un libro per pensare la pittura dall'interno, prima che diventi historia e per l'incidenza che ha su di essa.
Dipinti e lacrime. Storie di gente che ha pianto davanti a un quadro
James Elkins
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2009
pagine: 275
Quanti di noi, di fronte a un dipinto, si sono commossi fino alle lacrime almeno una volta nella vita? Quanti, al di là di una fugace emozione, di una disarmante sorpresa o di un'illuminazione improvvisa si sono sentiti davvero imperlare gli occhi davanti a un quadro di Rothko, di Caravaggio, di Creuze? Turbamento, commozione, empatia sono esperienze che il nostro secolo sembra aver dimenticato: i musei d'arte contemporanea appaiono sempre di più come luoghi in cui guardare senza sentire, in cui stupirsi, riflettere, distrarsi, imparare qualcosa, ma non di più. Eppure, un tempo, di fronte ai quadri si soccombeva, lasciandosi turbare fino al pianto. Quanti uomini, quante donne hanno pianto, nel Medioevo, nel Rinascimento, nel Settecento? E perché il nostro tempo sembra invece così arido, così povero di lacrime? Questo non è un libro per imparare a commuoversi, e nemmeno un manuale del pianto. "Dipinti e lacrime" muove da una domanda molto semplice: che cosa accade quando un'opera d'arte significa per noi molto più della sua storia, quando ci avviciniamo al suo valore assoluto, così diffìcile da tradurre in parole? C'è chi ancora oggi reagisce in modo viscerale ai dipinti? Attraverso le innumerevoli testimonianze di colleghi, amici e sconosciuti, questo studio di James Elkins ripercorre la storia dell'arte a partire da alcuni dipinti chiave e dalle reazioni forti che hanno suscitato in spettatori di mondi ed epoche diverse.
Dipinti e lacrime. Storie di gente che ha pianto davanti a un quadro
James Elkins
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: XI-275
Piangere davanti a un quadro è un'esperienza che ha attraversato i secoli: uomini e donne hanno pianto nel Medioevo, nel Rinascimento come nel XVIII secolo, ogni volta per ragioni diverse e in circostanze differenti. Un'esperienza emotiva che il nostro secolo sembra aver dimenticato: i musei contemporanei appaiono sempre di più come luoghi indistinti in cui i visitatori "guardano ormai senza sentire". È proprio a partire da questa constatazione che lo storico dell'arte James Elkins decide di avventurarsi lungo un sentiero inesplorato e per certi versi ignoto: analizzare le opere d'arte attraverso il filtro delle emozioni, dei sentimenti che suscitano nello spettatore. Partendo dalle innumerevoli testimonianze di colleghi, amici e sconosciuti chiamati a rispondere alla domanda "vi siete mai commossi di fronte a un quadro?", Elkins traccia la storia di alcuni dei dipinti più importanti della storia dell'arte per dedicarsi poi a una serie di riflessioni estetiche, letterarie e filosofiche volte a riabilitare la forza interpretativa di un approccio immediato, emozionale, sentimentale alle più nobili creazioni dell'animo umano.