Libri di Kolis Summerer
Tipicità soggettiva. Il dolo e la colpa nel fatto
Kolis Summerer
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 400
La teoria della imputazione oggettiva dell’evento, che da lungo tempo domina incontrastata nella dottrina tedesca e ha faticosamente conquistato significativi settori di quella italiana, negli ultimi anni è stata sottoposta a rinnovate critiche, che ne contestano l’essenza stessa. Ad essere messa in dubbio è l’oggettività della teoria sotto il profilo della possibilità di determinare la illiceità della condotta secondo criteri del tutto indipendenti dal riferimento all’elemento soggettivo. Com’è noto, l’esigenza di selezionare già sul piano della imputazione oggettiva i rischi rilevanti è funzionale a limitare la responsabilità penale e a garantire l’imputazione di un evento ad un soggetto come opera sua, fatto proprio. La teoria della imputazione oggettiva rischia, tuttavia, di fallire l’obiettivo, se non riconosce che nell’ambito della tipicità oggettiva non è possibile differenziare adeguatamente i rischi, per la semplice ragione che – nell’ottica del mero causalismo – ogni evento è per definizione preceduto da un rischio significativo e che occorre introdurre criteri di selezione che includano la prospettiva dell’agente. Il concetto di rischio, per mezzo del quale si ritiene di assegnare un fondamento oggettivo alla tipicità, costituisce in realtà un elemento ambiguo e inafferrabile, a seconda della prospettiva (ex ante o ex post) e del metro (generalizzante o individualizzante) prescelti. L’evoluzione del pensiero dogmatico ha portato ad arricchire il fatto con l’elemento della “creazione del rischio” (e della “violazione della diligenza” nell’illecito colposo), ma al contempo ne ha accentuato il dualismo: la (ri)conoscibilità del rischio (da parte dell’agente o di un osservatore esterno) è divenuta parte costitutiva dell’illecito. Alla luce di nostri precedenti studi dedicati all’imputazione oggettiva (in particolare, al rapporto tra causalità ed evitabilità), che ci hanno permesso di acquisire consapevolezza riguardo alla natura cangiante di alcuni profili centrali della teoria del reato, si è consolidata l’esigenza di volgere lo sguardo verso il lato soggettivo dell’illecito, assumendo un diverso, e per certi versi opposto, punto di osservazione: non più la prospettiva ex post della imputazione (ovvero quella della oggettività misurata sul nesso tra condotta ed evento e in termini di offensività del fatto), bensì la prospettiva ex ante della illiceità (ovvero quella della soggettività riferita alla rilevanza penale della condotta segnata da dolo e colpa).
Causalità ed evitabilità. Formula della condicio sine qua non e rilevanza dei decorsi causali ipotetici nel diritto penale
Kolis Summerer
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 450
Oggetto della trattazione è il rapporto tra causalità ed evitabilità alla luce del ruolo attribuito ai decorsi causali ipotetici. Il tema della evitabilità dell'evento, corredato delle problematiche della rilevanza dei decorsi causali ipotetici, del comportamento alternativo lecito e della causalità della colpa, è uno dei più complessi della teoria del reato e la vivacità dell'attuale dibattito dottrinale e giurisprudenziale sulla causalità dà mostra della centralità del tema e della esigenza di pervenire ad una chiara sistemazione delle categorie dogmatiche fondamentali (causalità, colpa, omissione, imputazione oggettiva). La questione, benché sorta sul piano della causalità come risvolto problematico dell'utilizzo della condicio sine qua non, è stata successivamente affrontata sul piano della imputazione oggettiva, come problematica specifica propria del reato colposo, in relazione ai canoni del comportamento alternativo. L'indagine prende le mosse dall'esame degli orientamenti tradizionali e attraverso l'analisi delle soluzioni più innovative ed originali sviluppate dalla dottrina e giurisprudenza contemporanee nell'ambito della teoria della imputazione oggettiva dell'evento giunge ad affermare il rifiuto della dualità tra causalità e imputazione, sul presupposto che la ricerca sul nesso di causalità penalmente rilevante abbia ad oggetto il rapporto giuridico tra l'evento e un comportamento connotato da illiceità.

