Libri di L. Avirovic
L'attentato
Miljenko Jergovic
Libro: Copertina morbida
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2021
pagine: 192
Quali furono le storie, gli ideali, le circostanze che condussero all'attentato di Sarajevo, la miccia che ha innescato lo scoppio della Prima guerra mondiale e cambiato il corso della storia europea? E cosa può ancora raccontarci quell'evento, a più di un secolo di distanza? Miljenko Jergovic, voce inconfondibile della letteratura balcanica, ripercorre uno degli avvenimenti cardine del Novecento, ricostruendo i sogni, le passioni, il volto di una generazione in un grande romanzo che è anche un tributo a Sarajevo, sua città natale. Sarajevo, 28 giugno 1914: l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando viene ucciso con un colpo di pistola da Gavrilo Princip. È il casus belli della Grande Guerra, la scintilla che dà inizio al primo dei due conflitti mondiali destinati a insanguinare il Novecento e che segnerà gran parte della successiva storia europea. I due protagonisti di quell'episodio - il carnefice e la vittima - non possono essere più diversi tra loro, e non solo per ragioni di rango: da una parte, un giovane casto e idealista, che scrive poesie e patirà in prigione la mancanza dei libri più che gli stenti; dall'altra, un uomo ostinato e poco colto, divenuto erede al trono quasi per caso, che si è inimicato l'imperatore e la corte viennese sposando la donna che morirà insieme a lui nell'attentato. Intorno al loro fatale e tragico incontro, si muove un flusso magmatico di destini - vite di poeti, pazzi, cospiratori, martiri, regnanti, scrittori, assassini, filosofi - che trasforma la ricostruzione dei fatti di Sarajevo in un racconto multiforme, capace di assolvere uno dei compiti privilegiati della letteratura: interrogare la storia per comprendere gli uomini. Con "L'attentato" Miljenko Jergovic scrive uno dei suoi romanzi più personali, implicito omaggio alla sua città natale, Sarajevo, storia di una terra divisa e martoriata, la Bosnia, ritratto di una generazione perduta di ribelli e sognatori, la stessa di cui fece parte anche il premio Nobel Ivo Andric.
Ruta Tannenbaum
Miljenko Jergovic
Libro: Copertina morbida
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2019
pagine: 231
Ispirato alla storia vera di Lea Deutsch, la 'Shirley Temple di Jugoslavia', che calcò giovanissima le scene del teatro croato negli anni Trenta e morì neanche sedicenne sul treno che la portava ad Auschwitz, "Ruta Tannenbaum" è l'omaggio di Miljenko Jergovic alla città di Zagabria attraverso il racconto di una delle pagine più oscure della sua storia. Dotata di occhi magnetici e straordinaria immaginazione, "Ruta Tannenbaum" è destinata fin da bambina alla ribalta del palcoscenico. La sua è un'ascesa folgorante, che suscita ammirazione e cambia le sorti di tutti quelli che la circondano. Però i tempi sono cupi, specie per chi come Ruta è figlia di genitori ebrei. Dopo aver raggiunto le vette della notorietà, si ritroverà condannata alla negazione sociale e a una tragica fine. Ritratto personale e saga familiare, istantanea di una città e affresco di un'epoca, questo romanzo scorre tra piani molteplici: tra storia e finzione, tra quotidianità e mito, tra luci e vanità del vaudeville e le terribili ombre della Shoah; e lo fa con scrittura viva, espressiva, spesso caustica e brillante.
Una tomba per Boris Davidovic. Sette capitoli di una stessa storia
Danilo Kis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 174
Il volto di Boris Davidovic e quello butterato del suo carnefice, intento a estorcergli l'ennesima "falsa confessione", si specchiano nel buio di una cella densa di fumo, "ansanti e spossati": in un fronteggiarsi di convinzioni ugualmente "imparziali, inviolabili e sacre", il primo cerca di conservare la dignità nella caduta e nella morte, l'altro di preservare la severità impersonale e astratta della "giustizia" stalinista. Ma questo scontro è solo il più cupo fra le sette variazioni su un unico tema, quello della sopraffazione e della persecuzione costitutive non solo del "socialismo reale", ma della Storia in assoluto.
Iter marulianum. Od Splita do Venecije tragovima Marka Marulica-Da Spalato a Venezia sulle tracce di Marko Marulic
Luin Bratislav
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2008
pagine: 166
Un viaggio sulle tracce dello spalatino Marko Marulic (1450-1524), umanista cristiano di fama mondiale, considerato in Croazia padre della letteratura nazionale. Edizione bilingue croato/italiano
La nostra vita
Boris Pasternak, Aleksandr Pasternak
Libro: Libro in brossura
editore: Excelsior 1881
anno edizione: 2010
pagine: 260
"La nostra vita" è un grande affresco del "casato" Pasternak, e al tempo stesso un vero e proprio ritratto delle città in cui vissero, in particolare di Mosca. Nel volume, a cura di Ljiljana Avirovic, sono riuniti alcuni scritti dei due figli di Boris Pasternak, Aleksandr (tratti da "Le vicinanze lontane") ed Evgenij (da "Materiali per una biografia"), più due opere del padre, "Storia di una controttava" e "L'infanzia di Zena Ljuvers". Il filo rosso che si snoda in tutto il libro è la musica: il "dolce peso" che il padre Boris conobbe fin da bambino gli serve per estrarre dall'anima quello che la parola non può. In gioventù infatti Boris Pasternak si dedicò intensamente agli studi musicali; più tardi li abbandonò ma la musica continuò ad essere sottesa nella struttura della sua opera, al punto da essere utilizzata nelle poesie in sostituzione dei versi quando il poeta avvertiva l'inadeguatezza della parola. "Storia di una controttava" intorno al 1913, nello stesso periodo de "Il gemello nelle nuvole", è la prima raccolta di liriche presenta un ampio spettro della vena creativa pasternakiana. Alla base del racconto ci sono i ricordi dei viaggi del 1906 e del 1912 in Germania, patria del grande Romanticismo, che a Pasternak fu sempre idealmente vicino. Infine, "L'infanzia di Zena Ljuvers" rappresenta il prototipo della prosa poetica pasternakiana, di delicato e fragile spessore: la volontà di sfiorare con la parola ciò che è in sé indicibile.
Doni modesti
Ugljesa Sajtinac
Libro: Copertina morbida
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2016
pagine: 112
Si tratta di un romanzo epistolare in cui due fratelli si scambiano le email sulle loro esistenze apparentemente normali, ma essenzialmente insolite ed emozionanti: uno è in Serbia mentre l'altro è negli Stati Uniti. Attraverso una forma di cronaca familiare, il romanzo intreccia numerosi racconti sulle esperienze personali dei singoli personaggi, aumentando nel contempo una serie di domande impegnative sul mondo in cui viviamo. Insistendo sull'importanza fondamentale della famiglia come fonte e il risultato, come scopo elementare dell'uomo, l'autore spinge a fondo tutti gli altri motivi e problemi, e riconcilia tutti gli opposti: dal divario generazionale di contrasti tra il centro fervente, pieni di eventi e la provincia sonnolenta; tra il codice culturale orientale e i costumi occidentali, tra le differenze ideologiche e i cambiamenti storici.
La testa piena di gioia
Ognjen Spahic
Libro: Copertina morbida
editore: Safarà Editore
anno edizione: 2017
pagine: 287
Ognjen Spahic racconta sedici storie insolite e taglienti, il cui centro è la vita stessa: l'antieroe protagonista di ogni storia sembra forzare le reticenze dei suoi comprimari rincorrendoli per le strade buie di una Podgorica addormentata, lungo spiagge dal sole spietato, nelle pagine dei libri che loro stessi scrivono o in paesaggi inondati di neve. Il suo scopo è andare dove scorre il sangue più scuro e i loro segreti sono meglio custoditi, per scoprire quanto siano assurdi, bellissimi e terribili allo stesso tempo.
Leica format
Dasa Drndic
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 419
In un continuo sovrapporsi di istantanee, Leica format ci conduce nei mondi percorsi dai suoi protagonisti, a volte destinati a incrociarsi, a volte invece costretti a rimanere solo prossimi: una pianista che ha perso la memoria incontra uno sconosciuto che le rivela che la sua identità è soltanto una menzogna; un ospedale austriaco che conserva ancora segretamente gli esperimenti di eugenetica condotti sotto al Nazismo; una viaggiatrice che arriva in una cittadina e si avvicina, inconsapevolmente, al suo passato; un uomo sordo che sembra essere al centro di un'opera di Beckett. Tra Fiume, Vienna, gli anni dell'Olocausto e quelli della fine della Jugoslavia, Dasa Drndic' ci fa dono di un'opera poetica ed errante, che - come la sua pagina, graficamente mossa, vitale - accende la narrazione di salti e fughe, di segreti nascosti nel cuore di altri, oscillando tra i temi della memoria e della perdita, prendendo in prestito qualcosa da ogni grande tradizione letteraria (da Pessoa a Calvino, da Sebald a Eliot, da Bernhard a Baudelaire), per tessere un racconto sull'amore e sull'inesausta indagine della vita e della Storia, fra le domande più difficili da porsi e le risposte impossibili da trovare.
Sandro di Cegem
Fazil' Iskander
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 606
La storia dell'Abchazija, che le recenti guerre del Caucaso hanno cancellato, e del suo popolo caparbio si snoda attraverso l'intero arco del nostro secolo e traspare in filigrana dalle molteplici avventure di una folla di personaggi. Come dice Iskander stesso, vale la pena di ritornare a Cegem per "riprendere fiato. Proprio in questo consisteva il mio grande proposito letterario: rincuorare i miei malinconici compaesani, i quali avevano di che rattristarsi".
Rio bar
Ivana Sajko
Libro: Libro in brossura
editore: Excelsior 1881
anno edizione: 2010
pagine: 248
Nei drammi della Sajko non esistono caratteri modellati in maniera tradizionale: alla base degli incubi e delle fobie della superficie, il sentimento. Dietro la ritmica perfetta, la sublime ironia. La Sajko s'ispira sempre a fatti realmente accaduti. A prescindere dalla moltitudine di trovate, i suoi drammi offrono la possibilità di una seria meditazione su alcuni temi capitali del mondo contemporaneo. Nel suo universo poetico, solo apparentemente dislocato, alcune problematiche (alienazione, impotenza spirituale, autolesionismo, brutalità politica, terrorismo) acquistano forza di archetipi, la soluzione dei quali conduce direttamente al "centro del gioco".
Geroj nasego vremeni-Un eroe del nostro tempo
Michail Jur'evic Lermontov
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
Una delle opere fondamentali nella tradizione del romanzo russo del secolo XVIII presentata con il testo originale a fronte e un ricco apparato di note storiche e linguistiche. Di ritorno a San Pietroburgo dopo la condanna all'esilio nel Caucaso, nel volgere di due anni, fra il 1838 e il 1839, Lermontov scrisse l'uno dopo l'altro i cinque racconti che sarebbero stati pubblicati nel 1840 con il titolo "Un eroe del nostro tempo".