Libri di L. Piazzi
Le leggi dell'universo. La natura, libro I. Testo latino a fronte
Tito Lucrezio Caro
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 231
Sintesi e fondamento dell'intero poema, il primo libro rappresenta l'ideale introduzione al De rerum natura, in quanto getta le basi della filosofia epicurea, ma rivendica anche con forza il valore pedagogico della poesia. Attraverso un percorso che si snoda dal celeberrimo inno a Venere all'elogio di Epicuro trionfatore sulla religio, dall'enunciazione dei principi della fisica epicurea (nulla si crea dal nulla e nulla si distrugge nel nulla) alla veemente polemica contro i filosofi presocratici, Lucrezio arriva a definire il proprio ruolo di poeta-vate, la cui missione consiste nel divulgare a Roma una teoria filosofico-scientifica che è anche un messaggio di liberazione dell'uomo dalle sue paure irrazionali.
Goalosi di vittorie, polemiche e magie. Trenta tifosi juventini raccontano una passione imbattibile
Libro
editore: Limina
anno edizione: 2003
pagine: XXI-101
Trenta tifosi juventini raccontano la loro passione per la Vecchia Signora. Trenta perché è il numero di scudetti che servono per avere la terza stelletta appiccicata sulla maglia. Una terza stelletta che comincia a far vedere la sua luce. Trenta goalosi, tra scrittori, giornalisti, attori, musicisti, comici, politici, filosofi, storici, soubrette e qualche addetto ai lavori. Tutti a raccontare il privilegio di sopravvivere a molte vittorie, molte accuse e innumerevoli magie.
Non-responders in gastroenterologia. Cause e trattamento
Libro
editore: Cortina (Verona)
anno edizione: 1991
pagine: 260
P. Ovidii Nasonis. Heroidum epistula VII. Dido Aeneae
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2007
pagine: 352
La figura di Didone, consacrata dalla narrazione dell'Eneide virgiliana, è uno dei personaggi della letteratura antica che più hanno affascinato i lettori nei secoli. La settima eroide ovidiana, che riscrive la vicenda della regina cartaginese in forma epistolare e monologica, costituisce il primo capitolo di tale fortuna. Attraverso un fitto dialogo intertestuale con il modello, Ovidio reinterpreta il personaggio epico-tragico di Virgilio in chiave elegiaca e attribuisce all'eroina una consapevolezza metaletteraria che fa della sua epistola quasi un primo commento all'Eneide. Il volume offre una edizione con ampia introduzione, testo critico, traduzione e commento scientifico.
Adelphoe-Heautontimorumenos. Testo latino a fronte
P. Afro Terenzio
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: 289
Rappresentate per la prima volta rispettivamente nel 163 e nel 160 a.C. "Heautontimorumenos" ("Il punitore di se stesso") e "Adelphoe" ("I fratelli") traggono entrambe il loro soggetto da opere di Menandro, il grande commediografo greco, e negli intrecci sembrano non discostarsi dai canoni del genere: giovani innamorati, genitori che li contrastano, bambini perduti di cui si ritrovano le origini portando così al felice scioglimento finale. Ma tutta nuova è, in questi come negli altri testi di Terenzio, l'attenzione per la psicologia dei personaggi, che riescono ad affrancarsi dal clichè buffonesco tradizionalmente imposto dal genere comico. Una profonda humanitas, che coinvolge ugualmente giovani e vecchi, austere matrone e procaci cortigiane, indagata con finezza e con una lingua elegante e raffinata, degna di quegli esclusivi circoli letterari filoellenici gravitanti intorno agli Scipioni cui l'autore apparteneva.
La guerra contro Giugurta. Testo latino a fronte
Caio Crispo Sallustio
Libro: Copertina rigida
editore: Barbera
anno edizione: 2006
pagine: 237
Una guerra nella lontana terra d'Africa sullo sfondo delle lotte dinastiche tra gli eredi al regno di Numidia e le sue ripercussioni a Roma sugli equilibri interni alla res publica. Le vicende biografiche di Giugurta, figlio di una concubina, che diventa re dei Numidi nonostante l'ignominia dei sui natali, e quelle dell'homo novus Mario, eletto al consolato nonostante le umili origini. Due percorsi speculari, raccontati in successione e sganciati dalla fissità delle griglie socioculturali di una determinata realtà nazionale, assumono, così, valore paradigmatico della centralità conferita nell'ideologia sallustiana alla virtus, che consente, a chi la detiene, di farsi strada verso il successo, indipendentemente da fattori fortuiti o esterni.