Libri di Louis A. Sass
Storia della fenomenologia clinica. Le origini, gli sviluppi, la scuola italiana
Aurelio Molaro, Giovanni Stanghellini
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2020
pagine: 496
Che cos'è la fenomenologia clinica? Qual è stata la sua evoluzione storica? Quali sono i suoi principali protagonisti? Qual è stato (e qual è tuttora) il suo contributo alla ricerca in campo psicopatologico, psicoterapeutico, psichiatrico e filosofico? Sono queste alcune delle domande fondamentali a cui questa "Storia della fenomenologia clinica", frutto della collaborazione di un gruppo di specialisti della disciplina, cerca di dare risposta. Con un linguaggio chiaro e accessibile ma con il rigore e l'obiettività propri dell'indagine storiografica, il volume illustra l'attualità del pensiero di autori che, in modalità e contesti operativi differenti, hanno contribuito alla fondazione e alla diffusione della fenomenologia come strumento di indagine clinica e intervento terapeutico: da Karl Jaspers a Ludwig Binswanger, da Eugène Minkowski a Viktor von Gebsattel, da Erwin Straus a Kurt Schneider, da Ernst Kretschmer a Jakob Wyrsch, da Medard Boss a Roland Kuhn, da Hubertus Tellenbach a Jan Hendrik van den Berg, da Ronald Laing a Wolfgang Blankenburg, da Arthur Tatossian a Kimura Bin, fino a Franco Basaglia e alla ricca tradizione italiana di Danilo Cargnello, Ferdinando Barison, Bruno Callieri, Arnaldo Ballerini e Lorenzo Calvi. Un capitolo del volume è infine dedicato alla scena contemporanea, nella quale l'eredità dei maestri si fonde armonicamente con l'originalità delle riflessioni di fenomenologi come Alfred Kraus, Otto Dörr-Zegers, Louis A. Sass, Josef Parnas e Thomas Fuchs.
Follia e modernità. La pazzia alla luce dell'arte, della letteratura e del pensiero moderni
Louis A. Sass
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2013
pagine: XXIV-492
Le analogie tra follia e modernità sono sorprendenti: sfida all'autorità e alle convenzioni, nichilismo e ironia dissacrante, rivolta contro ogni cosa, un relativismo estremo, che può culminare nella paralisi, una disumanizzazione dilagante e la scomparsa della realtà esterna a favore di un Io onnipotente o, in alternativa, la dissoluzione di ogni senso dell'identità. Secondo l'autore, i tratti fondamentali della follia schizofrenica sono esasperazioni di tendenze promosse dalla nostra cultura e tale affinità è messa in evidenza attraverso un confronto con le opere di artisti e scrittori, tra i quali Giorgio de Chirico, Marcel Duchamp, Franz Kafka, Samuel Beckett, e prendendo in esame il pensiero di filosofi come Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, Michel Foucault e Jacques Derrida. In quest'opera densa e sorprendente, che ha segnato un vero punto di svolta, Sass si rifiuta di ammantare lo schizofrenico di un'aura romantica, come un eroico ribelle, un mistico o un selvaggio veemente, sostenendo invece che in questa condizione riecheggiano molti dei più alienanti aspetti della vita moderna. Prefazione di Giovanni Stanghellini.