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Libri di Giovanni Stanghellini

I populismi nella crisi europea

I populismi nella crisi europea

Giovanna Campani, Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2014

pagine: 163

In un'Europa minacciata dalla stagnazione economica, dove il tasso d'inflazione dell'Eurozona è ridotto allo 0,5%, di inflazionato è rimasto ormai solo il termine populismo - lanciato come insulto a un numero disparato di movimenti, partiti e leader, che hanno in comune il rifiuto di quella che il premio Nobel dell'economia Paul Krugman chiama: respectability in European policy circles (rispettabilità dei circoli politici europei), ovvero l'impegno di imporre l'austerità fiscale su economie in profonda sofferenza e la volontà di proseguire con l'austerità senza limiti. Di fronte al passaggio di una nozione, peraltro controversa, delle scienze politiche al linguaggio quotidiano, il volume "decostruisce" il termine populismo, ne analizza le origini storiche, individua le cause del suo presente successo, mette in luce l'uso strumentale che ne viene fatto contro tutti coloro che, da posizioni ideologiche e visioni del mondo diverse, rifiutano l'attuale gestione economica e politica - della crisi dell'eurozona da parte dell'Unione Europea e dei governi - conservatori o socialdemocratici - al potere.
15,00

Psicopatologia del senso comune

Psicopatologia del senso comune

Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2008

pagine: 259

Come possiamo capire meglio e curare i pazienti affetti da schizofrenia e psicosi maniaco-depressiva? Istituendo un dialogo coerente tra psicopatologia e filosofia e auspicando che la psichiatria possa diventare filosofia applicata, Giovanni Stanghellini mette l'accento sul modo in cui i pazienti stessi fanno esperienza dei propri disturbi. L'idea centrale è che coloro che chiamiamo schizofrenici presentano anomalie del senso comune, mentre la vulnerabilità alle psicosi maniaco-depressive è contraddistinta da un'identificazione eccessiva con i ruoli, le norme e i valori sanciti dalla società. Attraverso la nozione di "perdita del senso comune", questo libro, ricco di materiale clinico e concettualizzazioni, ci accompagna in un viaggio nel mondo delle psicosi gravi da cui gli psichiatri, ma anche i pazienti e chi si prende cura di loro, hanno molto da imparare.
23,00

Psicologia del patologico. Una prospettiva fenomenologica-dinamica

Psicologia del patologico. Una prospettiva fenomenologica-dinamica

Giovanni Stanghellini, Mario Rossi Monti

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2009

pagine: 336

La patologia mentale non come "patologia dello psicologico" ma come "psicologia del patologico". È questo il progetto di un volume che si collega alle grandi tradizioni della psicopatologia fenomenologica e della psicoanalisi. Anche nei disturbi mentali più gravi è possibile recuperare una dimensione psicologica. Al centro dell'attenzione va posta l'esplorazione della soggettività, la conoscenza delle esperienze in prima persona dei pazienti, di ciò che sono in grado di raccontare su quanto affiora alla loro coscienza. Ma anche di come affiora alla loro coscienza. Di fronte a una patologia non ci si deve chiedere "cos'ha" quel paziente, ma "come" il paziente vive il fenomeno clinico. Primo dovere del clinico è ascoltare ciò che il paziente ha da dire, non lasciare senza risposta la domanda di senso implicita in ogni discorso, per quanto frammentato esso sia. A partire dalla definizione della psicologia clinica, dei suoi ambiti applicativi, gli autori mettono a fuoco alcuni fenomeni che fanno parte dell'esistenza umana conflitto, trauma, umore, coscienza -, consentendo di andare oltre una clinica sempre più povera di ipotesi e di riflessioni utili a un percorso terapeutico.
29,00

Istantaneità. Cultura e psicopatologia della temporalità contemporanea

Istantaneità. Cultura e psicopatologia della temporalità contemporanea

Cristian Muscelli, Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2012

pagine: 208

Orientarsi nel tempo è orientarsi nell'esistenza. Lo scopo di questo libro è rintracciare il fondamento della temporalità contemporanea. Laddove la cifra della temporalità dell'epoca moderna è stata la velocità, il tratto essenziale del mondo contemporaneo è l'istantaneità - una nuova forma del tempo che si fonda e conclude nell'unità assoluta dell'istante. La tecnica è la matrice "rimossa" della temporalità. È sotto la pressione delle tecniche dell'informazione che la linea del tempo si è spezzata. Siamo catturati contemporaneamente in più tempi, che possiamo vivere in più realtà simultanee. Stiamo uscendo fuori dal tempo. Siamo in presenza di una mutazione antropologica che segue la pressione della tecnica. A questa mutazione antropologica contrassegnata dal fenomeno del presentismo si accompagna una mutazione delle forme della patologia mentale. Le tossicomanie, i disturbi del comportamento alimentare e la sofferenza borderline sono all'insegna della patologia dell'istantaneità. Queste "sindromi temporali" sono votate al trionfo del qui-e-ora, cioè a un presente senza passato e senza futuro, e senza profondità. In queste forme di patologia mentale, il tempo si cristallizza in un istante privo di aggancio sia alla memoria sia al progetto. E, di pari passo, l'identità personale, il corpo e l'Altro vanno incontro ad una profonda metamorfosi - emblematica, sebbene in maniera distorta, dell'ethos della postmodernità.
28,50

Noi siamo un dialogo. Antropologia, psicopatologia, cura

Noi siamo un dialogo. Antropologia, psicopatologia, cura

Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2017

pagine: 281

Il concetto di dialogo è il perno della sfida teorica da cui l'autore prende le mosse per definire una pratica di cura psicoterapeutica. L'idea che lo guida si identifica con la sua risposta alla fondamentale domanda dell'antropologia filosofica: che cosa significa essere umani? Idealmente, essere umani significa essere in dialogo con l'alterità, ovvero con se stessi e con gli altri. In questa luce, la patologia mentale si delinea come l'esito di una crisi del proprio dialogo con l'alterità e la cura come il dialogo con un metodo finalizzato a ristabilire il proprio incontro con l'alterità. L'incontro con l'alterità è costitutivo dell'esistenza umana ed è essenziale per la costruzione dell'identità. Il suo fallimento innesca la patologia mentale. Il dialogo che cura questo scacco non mira alla negoziazione di un senso condiviso; piuttosto, è un movimento, un esercizio di cooperazione orientato alla reciproca comprensione e, in ultima analisi, alla coesistenza.
26,00

Alle cose stesse. Monologhi sulle forme del corpo e dello spazio

Alle cose stesse. Monologhi sulle forme del corpo e dello spazio

Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 116

Che cosa si prova ad essere una voce disincarnata, un corpo abolito in uno spazio che collassa? A passare la vita in un pigiama-armatura per fronteggiare l’invasione dello sporco che attacca da ogni parte, dall’esterno ma anche dall’interno? A sentirsi una vibrazione evanescente estenuante congenita cronica, alla quale solo lo sguardo di un amante può dare consistenza e coerenza? Ad essere attratti e sopraffatti dal vuoto dei penetralia, le porte sacre attraverso cui si crede di accedere all’informe, eterno nascondimento della divinità nascosta? O una nuda presenza ripiegata su se stessa, lucida e insonne, che nella notte veglia su un brusio, un pulviscolo sonoro testimone di un eccesso? O una persona dalla sintassi stravolta, tormentata dal dubbio che il proprio intérieur – la carne – non sia abbastanza donna, e l’extérieur – il corpo visibile – non rispecchi abbastanza il proprio desiderio di femminilità? Cosa si prova ad essere una nuvola, dover abitare un corpo dai bordi fluttuanti, incessante metamorfosi, perenne sospensione di cui non si riesce a vedere la bellezza?
16,00

Daseinsanalyse psichiatria psicoterapia

Daseinsanalyse psichiatria psicoterapia

Ludwig Binswanger

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2018

pagine: 240

Sono qui presentati, per la prima volta insieme in lingua italiana, cinque importanti contributi di Ludwig Binswanger, lo psichiatra svizzero fondatore della Daseinsanalyse. L'eco di un attento confronto con la filosofia di Husserl e di Heidegger si declina in un incessante lavoro di scavo finalizzato a restituire alla psichiatria tutto il suo fondamento "umano". Come tale, infatti, la psichiatria avrebbe dovuto costituirsi in quanto "scienza dell'uomo" come essere-nel-mondo e come progetto. Su questa base, Binswanger individua nella dinamica esperienziale dell'"incontro" con il "partner esistenziale" (il paziente) la chiave di un'autentica azione terapeutica. Questa interpretazione del fenomeno psicopatologico è ancora profondamente attuale e non smette di stimolare tanto l'uomo di scienza quanto lo psicologo, il filosofo e chiunque voglia confrontarsi con l'universo della sofferenza mentale. Prefazione di Giovanni Stanghellini.
16,00

L'amore che cura. La medicina, la vita e il sapere dell'ombra

L'amore che cura. La medicina, la vita e il sapere dell'ombra

Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 224

Il progresso della medicina, come quello di ogni altro campo del sapere attinente all’uomo, sembra affidato allo sviluppo tecnologico. La diagnostica per immagini rende visibile il dettaglio e in chirurgia le conquiste della robotica permettono di intervenire in modo sempre più selettivo. La conoscenza dell’individualità del paziente sarebbe quindi più precisa grazie alla capacità di cogliere aspetti sempre più fini e caratterizzanti. Tuttavia, spiega Giovanni Stanghellini, l’indagine sul paziente nelle sue componenti più minute non ha lo scopo di personalizzare la diagnosi e la cura, ma piuttosto di ridurre ciò che è personale a una categoria generale e dunque astratta. Psichiatra e psicoterapeuta, Stanghellini sa bene che ciascuna persona, con le sue risorse particolari e le sue fragilità, configura la malattia in maniera assolutamente individuale. E dimostra che la medicina ha bisogno di uno sguardo esterno e laico che sappia cogliere la sua idolatria per il cono di luce del proprio sapere. Uno sguardo disposto ad affrontare l’inquietudine di chi rinuncia alla sicurezza dell’astrazione e della classificazione disciplinare per comprendere ogni sofferenza rispettandone la singolarità. Che cosa significa scoprirsi vulnerabili? Che cosa vuol dire attraversare l’esperienza della malattia? È questa la zona d’ombra della medicina, che richiede di essere esplorata per ciascun paziente, ogni volta. Il riconoscimento della persona e della sua unicità non è solo un’opzione etica, ma un vero e proprio vincolo epistemologico per la buona prassi della cura.
20,00

Mondi psicopatologici. Teoria e pratica dell’intervista psicoterapeutica

Mondi psicopatologici. Teoria e pratica dell’intervista psicoterapeutica

Giovanni Stanghellini, Milena Mancini

Libro: Libro in brossura

editore: Edra

anno edizione: 2018

pagine: 528

Le emozioni e i valori sono considerati le chiavi per la comprensione delle esperienze e delle azioni dei popoli nel mondo in cui abitano. L'intervista clinica tradizionale è spesso criticata perché ignora la narrazione dell'esperienza di un paziente per concentrarsi sui sintomi che possono essere ridotti o controllati. In risposta a questo approccio questo libro cerca di capire le sofferenze dei pazienti attraverso le loro esperienze e i loro valori individuali. L'intervista terapeutica riguarda l'arte di fare domande. Il metodo dell'intervista terapeutica viene spiegato step-by-step, permettendo al lettore di comprendere l'intervista clinica come mezzo per avviare una comprensione condivisa tra paziente e clinico (comprendere per curare). Contenuti Il volume è diviso in 2 parti. La prima parte, La cassetta degli attrezzi, descrive l’approccio tecnico all’intervista, il significato del sintomo nel paradigma biomedico e psicodinamico, cosa sono le emozioni (come prova il paziente quando si trova in un determinato stato mentale) e i valori, e fornisce linee guida per la conduzione dell’intervista. La seconda parte, I mondi della vita psicopatologici, fornisce una “cartografia” del mondo della vita (come fa esperienza del tempo, dello spazio ecc.), inclusi le emozioni e il sistema di valori, in cui vivono persone affette da particolari disturbi, come disturbo bordeline, disturbo maniacale, disturbi alimentari, dipendenza da sostanze.
29,00

Selfie. Sentirsi nello sguardo dell'altro

Selfie. Sentirsi nello sguardo dell'altro

Giovanni Stanghellini

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 160

Ogni giorno facciamo esperienza del nostro corpo in modi diversi. Possiamo “sentirlo” propriamente, senza alcuna mediazione: la carne è l’oggetto di questo sentire. Oppure lo “vediamo” dall’esterno, come quando guardiamo la nostra immagine riflessa allo specchio. L’equilibrio fra queste due modalità è la condizione ideale per sentire le nostre emozioni, che ci radicano in noi stessi e nel mondo. È così che si costituisce l’identità. Tuttavia, la nostra è un’epoca in cui il tempo vissuto diventa sempre più frammentato; il nostro universo somiglia sempre più a una sequenza sincopata di eventi isolati. Improvvisamente, spiega Giovanni Stanghellini, la vista è divenuta il senso che meglio degli altri si accorda alla frammentazione del mondo. Con la profondità dello sguardo clinico, Stanghellini esplora una nuova modalità di fare esperienza del corpo: siamo in grado di sentirlo solo quando è oggetto dello sguardo altrui. Il selfie è un sintomo eloquente del nostro tempo. E la sproporzione che il selfie mette in luce è la stessa dalla quale scaturiscono l’anoressia e i disturbi del comportamento alimentare. Sviluppare un rapporto diretto, singolare e necessariamente complesso con il nostro corpo, con la carne, è sempre più difficile. Una guida per riconoscere il rapporto mediato e posticcio con la nostra immagine e ritrovare l’esperienza dell’intimità con noi stessi.
18,00

Storia della fenomenologia clinica. Le origini, gli sviluppi, la scuola italiana

Storia della fenomenologia clinica. Le origini, gli sviluppi, la scuola italiana

Aurelio Molaro, Giovanni Stanghellini

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2020

pagine: 496

Che cos'è la fenomenologia clinica? Qual è stata la sua evoluzione storica? Quali sono i suoi principali protagonisti? Qual è stato (e qual è tuttora) il suo contributo alla ricerca in campo psicopatologico, psicoterapeutico, psichiatrico e filosofico? Sono queste alcune delle domande fondamentali a cui questa "Storia della fenomenologia clinica", frutto della collaborazione di un gruppo di specialisti della disciplina, cerca di dare risposta. Con un linguaggio chiaro e accessibile ma con il rigore e l'obiettività propri dell'indagine storiografica, il volume illustra l'attualità del pensiero di autori che, in modalità e contesti operativi differenti, hanno contribuito alla fondazione e alla diffusione della fenomenologia come strumento di indagine clinica e intervento terapeutico: da Karl Jaspers a Ludwig Binswanger, da Eugène Minkowski a Viktor von Gebsattel, da Erwin Straus a Kurt Schneider, da Ernst Kretschmer a Jakob Wyrsch, da Medard Boss a Roland Kuhn, da Hubertus Tellenbach a Jan Hendrik van den Berg, da Ronald Laing a Wolfgang Blankenburg, da Arthur Tatossian a Kimura Bin, fino a Franco Basaglia e alla ricca tradizione italiana di Danilo Cargnello, Ferdinando Barison, Bruno Callieri, Arnaldo Ballerini e Lorenzo Calvi. Un capitolo del volume è infine dedicato alla scena contemporanea, nella quale l'eredità dei maestri si fonde armonicamente con l'originalità delle riflessioni di fenomenologi come Alfred Kraus, Otto Dörr-Zegers, Louis A. Sass, Josef Parnas e Thomas Fuchs.
44,00

Divina presenza. La porta mistica, erotica ed estetica all'esperienza dell'informe

Divina presenza. La porta mistica, erotica ed estetica all'esperienza dell'informe

Giovanni Stanghellini

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 144

Attraversando i territori della Qabbalah, dell'erotismo e dell'estetica moderna e contemporanea, questo saggio accompagna il lettore alla riscoperta dell'immediatezza dell'informe brulicare della carne, contrapposta all'esperienza di noi stessi, degli altri e del mondo mediata dalle immagini e dalle rappresentazioni. Siamo ormai travolti, infatti, dalle rappresentazioni, che si frappongono fra noi e l'incandescenza dei "fatti" e vorrebbero proteggerci dalla vampa che la presenza dei fatti sprigiona. L'informe è appunto ciò che eccede la forma delle rappresentazioni, ciò che esonda dal vaso della buona forma. Guardando all'informe, possiamo aspirare ad andare oltre la nostra quotidianità fatta di separazioni e di distinguo. L'esperienza dell'informe può rivelarsi cioè un'ars amandi, poiché essa è forse in grado di ristabilire, nella relazione con l'Altro, il primato dell'intensità della carne sulla rappresentazione disincarnata, del contatto sull'immagine; poiché afferma le ragioni della presenza immediata e della prossimità contro quelle dello sguardo che sorveglia, tiene a distanza e prevede ciò che si scorge in lontananza. L'informe testimonia del sovversivo desiderio di svanire come coscienza e di risorgere come flusso, della volontà di essere-nel-mondo, carne tra le altre carni immerse nel mondo, contro la consuetudine che ci porta ad essere sempre di fronte al mondo, quasi fosse una misteriosa scrittura aliena bisognosa di decifrazione.
14,50

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