Libri di Luca Capponcelli
Il dono dell’airone. Scritti in onore di Ikuko Sagiyama
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2024
pagine: 388
"La poesia giapponese, avendo come seme il cuore umano, si realizza in migliaia di foglie di parole. La gente in questo mondo, poiché vive fra molti avvenimenti e azioni, esprime ciò che sta nel cuore affidandolo alle cose che vede o sente". Così comincia l’introduzione giapponese del "Kokin waka shū", di Ki no Tsurayuki, che molti dei partecipanti alla presente raccolta di saggi hanno studiato e apprezzato attraverso l’edizione curata da Ikuko Sagiyama nel 2000. Come commenta Fujiwara no Shunzei, sempre nella traduzione di Sagiyama: "Se non ci fosse la poesia, pur visitando il fiore di primavera o guardando le foglie autunnali, nessuno capirebbe né il colore né il profumo; allora in che cosa si potrebbe riconoscere l’essenza del bello?" A tale incontestabile osservazione si potrebbe aggiungere che, se non ci fosse la traduzione della poesia, non ci sarebbe modo di apprezzare (al di là dei nipponisti addetti ai lavori) l’estetica appartenente ad altri costrutti letterari, collegata o meno alle fattezze della natura. Le migliaia di foglie di parole in italiano hanno quindi arricchito la nostra conoscenza di altre formulazioni di quello che il cuore umano può far fiorire. L’esordio di Sagiyama sensei nell’accademia viene ripercorso con un’eccellente sintesi nella nota di Adolfo Tamburello. L’aspetto che ci piace di seguito sottolineare è quanto la sua presentazione della poesia giapponese in Italia, sin dagli anni Ottanta, sia stata svolta con rigore e al contempo associata, come solo lei sa fare, a un senso di leggerezza e di piacevolezza. L’introduzione della poesia giapponese in italiano risale al tardo ’800 con l’orientalista Antelmo Severini (1828-1809), allievo di Leon de Rosny (1837-1914) e pioniere della sinologia e della yamatologia nel nostro Paese. I suoi studi, combinati con una profonda erudizione della classicità poetica greca e latina, inaugurarono un crescente interesse per la poesia giapponese in Italia. Inizialmente mediata dalle traduzioni antologiche francesi come lo Shika zenyo (1871) di Rosny e Poèms de le libellule (1884) curata dal Marchese Sayonji Kinmochi (1849-1940) e Judith Gautier (1845-1917), presto la popolarità della poesia giapponese in Italia si intrecciò con il giapponismo letterario. D’Annunzio, tra gli autori più rappresentativi di questa sensibilità estetica, nel 1885 si cimentò in un componimento lungo in cui combinava la rima alternata con la metrica del waka, che intitolò Outa occidentale. Nel 1915 videro la luce due importanti raccolte di poesia e letteratura giapponese come Letteratura e Crestomazia giapponese di Pacifico Arcangeli e Note di Samisen di Mario Chini. Va inoltre ricordato il ruolo della rivista Sakura, fondata a Napoli nel 1920 dai poeti Harukichi Shimoi (1883-1954) ed Elpidio Jenco (1892-1959), autore nel 1921 di una traduzione italiana di tanka tratti dalla raccolta Seikaiha (Onde del mare azzurro, 1912) della poetessa Yosano Akiko.
La ragazza venuta da Occidente. Kokun. La Dea dei profumi. Volume Vol. 1
Nahoko Uehashi
Libro: Libro in brossura
editore: Ne/oN
anno edizione: 2024
pagine: 316
Aisha ha quindici anni e una condanna a morte sulla testa da parte del nuovo sovrano che ha spodestato suo nonno con un colpo di stato. Ma è anche dotata del potere di sentire la voce dei profumi delle piante. Proprio per questo prova un profondo senso di solitudine per la sua capacità di percepire un mondo che è incomprensibile agli altri. Il suo potere potrebbe risolvere la crisi alimentare che affligge la popolazione dell'Impero Umar, che sin dall'antichità prosperava grazie al miracoloso riso Oare, portato dalla dea Kokun da una terra remota. Orie è l'attuale Kokun: dovrebbe essere la reincarnazione della prima Kokun, ma il suo olfatto non è straordinario e deve fingere di essere dotata di un potere di cui non dispone. Aisha e Orie, unite, dovranno affrontare il mistero che si cela dietro le miracolose Oare per scongiurare una crisi irreversibile dell’ecosistema e dell’umanità.
Non dubitare dei sogni
Akiko Yosano
Libro: Libro rilegato
editore: Carthusia
anno edizione: 2020
pagine: 32
I versi di Akiko Yosano sono visioni delicate e potenti al tempo stesso: mostrano il sacro che c'è in ogni bellezza e in ogni sguardo che la sappia cogliere. I tanka raccolti in questo libro attraversano il tempo e le sue stagioni, celebrando il paesaggio ma anche la vivacissima interiorità della loro autrice. Un inno ai sentimenti che si illumina nelle raffinate pennellate di Sonia Maria Luce Possentini. Età di lettura: da 9 anni.
Diario in caratteri latini
Takuboku Ishikawa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 112
Ishikawa Takuboku (1886-1912) è uno dei poeti moderni giapponesi più popolari e amati in patria, ma poco considerato dalla critica letteraria occidentale. La sua vita si intreccia con i radicali cambiamenti sociali e culturali del Giappone di primo Novecento, caratterizzato da un rapido processo di modernizzazione che tuttavia genera anche una realtà percepita come profondamente contraddittoria, smarrita com'è tra modernità e perdita dei valori tradizionali. Forse proprio l'appartenenza a questo momento storico spiega l'inquietudine esistenziale di Takuboku e la sua incapacità a porvi rimedio. Qui presentiamo per la prima volta in forma integrale il diario, che scrisse dal 7 aprile al 16 giugno del 1909, in cui descrive senza veli la sua realtà interiore, anche nei suoi aspetti più degradanti, sempre alla ricerca di un Io in bilico tra l'autoesaltazione e l'autocommiserazione. Le sue annotazioni giornaliere tratteggiano vividamente non solo la sua vita ma anche l'ambiente dei letterati attivi a Tokyo, con le loro contraddizioni e le loro istanze per una nuova letteratura. Per profondità psicologica e sperimentazione letteraria, il diario occupa una posizione unica nel panorama della letteratura giapponese moderna.
Limone e altri racconti
Kajii Motojiro
Libro: Libro in brossura
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2019
pagine: 180
La produzione letteraria di Kajii si colloca in una fase cruciale del Giappone moderno. Dopo il grande terremoto del Kanto (1923) nel mondo intellettuale emerge l’esigenza di ridefinire l’identità giapponese. Sebbene Kajii raccolga gli stimoli delle principali tendenze letterarie dell’epoca, per contenuto e per stile i suoi racconti non sono ascrivibili a una corrente precisa. La prosa lirica unisce l’esplorazione del mondo interiore con la tradizione giapponese, Baudelaire, Poe e la contemplazione estetica del reale. Un tema centrale è la tubercolosi. Il corpo malato è un topos su cui convergono elementi ricorrenti quali la mappatura del confine culturale tra metropoli e provincia ("Limone", "Giornate di Inverno") e il motivo del doppelgänger come trascendenza dall’Io materiale ("Fango", "L’ascesa di K"). I racconti composti durante il suo soggiorno a Izu approfondiscono i motivi della luce e delle tenebre in connessione al dualismo tra vita e morte ("Il rotolo delle tenebre", "Mosche d’inverno"). Negli ultimi anni riprende il giovanile interesse per il marxismo, come nel racconto "Il paziente spensierato", che affronta la questione della morte per tubercolosi attraverso la prospettiva realistica delle condizioni sociali della gente nella periferia di Osaka.
Riflessioni sul Giappone antico e moderno. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 456
Il volume offre un resoconto aggiornato degli studi giapponesi in Italia. La sezione iniziale ospita i contributi di studiosi attivi all'estero che propongono analisi sull'assetto costituzionale, sulla soteriologia buddhista e sulla critica letteraria giapponese. La seconda parte dell'opera è suddivisa in ambiti tematici - linguistico, giuridico, storico e letterario - e accoglie riflessioni attente sullo stato dell'arte e sulle prospettive di ricerca nelle diverse aree di indagine.
Ne uccide più la parola. Lessici dell'odio e pratiche di reclusione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 197
Icontributi raccolti nel volume rilanciano la riflessione sui Soggetti Imprevisti, quelli che, pur reclamando figurazioni inedite - così come le intende Braidotti - vengono deportati nel ridotto filosofico dell'essenzialismo e, da qui, spostati a forza nelle periferie identitarie. Di questi soggetti si indagano, in epoche e in aree geoculturali diverse, le strategie di (Resistenza messe in atto per sottrarsi alle deportazioni normative, e la loro esposizione allo baie speech, che ne decreta l'insignificanza. Che ci si interroghi sui lessici dell'odio o, invece, sulle pratiche di reclusione, emerge un dato incontrovertibile: ogni soggettività che ecceda, non solo per morfologia, i confini prescrittivi e omologanti sui quali l'ordine fonda ogni modalità di riconoscimento (nonché di rigetto), verrà semantizzata come subalterna, inferiore o abietta. Non è un caso che il volume si chiuda con pagine dedicate a Valerie Solanas.
Midaregami
Akiko Yosano
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 228
Nel 1901 Yosano Akiko, giovanissima, pubblicò "Midaregami" (capelli scomposti), la sua prima raccolta di poesie tanka. Sfidando le convenzioni sociali e letterarie dell'epoca, i suoi versi univano fantasie romantiche e concretezza erotica, con immagini e una fraseologia senza precedenti. L'opera inaugurò il nuovo corso nella poesia giapponese moderna. Il volume presenta un'introduzione sul tanka e tre capitoli sulla poetica di Midaregami attraverso dati biografici, il contesto culturale, il tema dell'amore e la sensibilità estetica dell'Art Nouveau. Il quarto capitolo contiene la traduzione integrale della raccolta, seguita da una sezione di commenti ai tanka.