Libri di Luigi Ambrosi
A scuola di cittadinanza. Educazione civica e didattica della storia
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2024
pagine: 316
Questo libro è uno strumento innovativo che connette educazione civica, didattica della storia e formazione, pensato per insegnanti, studenti universitari e ricercatori. I curatori propongono un approccio che unisce teoria e pratica laboratoriale, esplorando le varie sfaccettature dell’educazione civica a livello locale, europeo e globale. Non si tratta solo di una riflessione critica, ma anche di uno strumento ricco di spunti per una didattica attiva, sia per la Primaria sia per la Secondaria. L’educazione civica, definita per legge come un contenitore interdisciplinare, viene esplorata attraverso una vasta gamma di argomenti, dall’ambiente alla storia del territorio, dal terrorismo all’antimafia, offrendo così un’esperienza di apprendimento ricca e coinvolgente per lo sviluppo di competenze trasversali.
Pensare storicamente. Didattica, laboratori, manuali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 332
Il libro affronta le pratiche attive d’insegnamento della storia attraverso una riflessione a più voci che assegna un valore strategico alla disciplina nel processo educativo scolastico. I contributi si articolano in sezioni che prendono in esame diversi aspetti della didattica laboratoriale, ponendo particolare attenzione ai bisogni educativi e alle difficoltà di apprendimento degli studenti. I saggi propongono l’uso concreto di risorse didattiche connesse al digitale, alla finzione filmica, alla Public History, all’educazione alla cittadinanza e ai manuali. Una sezione è dedicata alla formazione degli insegnanti evidenziando i limiti e le potenzialità di un percorso strategico proposto a partire dall’università per arrivare alle aule scolastiche. Il volume è il prodotto del confronto tra studiosi e insegnanti, promosso dalla Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea) su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con università, enti di ricerca e società storiche. Negli interventi, che sono il risultato dello stretto dialogo tra ricerca e pratica didattica, sono considerati più ordini di scuola: dalla primaria alla scuola secondaria di primo grado, dai professionali, ai tecnici, ai licei.
Prefetti in terra rossa. Conflittualità e ordine pubblico a Modena nel periodo del centrismo (1947-1953)
Luigi Ambrosi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 232
Tra il 1947 e il 1953 molteplici e notevoli conflitti sociali e politici misero a dura prova la nascente democrazia italiana. L'ordine pubblico fu un terreno di battaglia decisivo tra i governi centristi e l'opposizione socialcomunista, che vide in gioco la libertà e i diritti di milioni di cittadini. L'autore ricostruisce le cruciali vicende storiche di quel periodo in una delle zone più "calde" dello scontro, Modena, attraverso la prassi amministrativa e poliziesca dei prefetti. La dimensione territoriale e quella biografica sono adoperate per declinare in termini più concreti fenomeni di ampia portata, come le tensioni internazionali della guerra fredda o una politica di controllo della protesta su scala nazionale legata al nome del ministro dell'Interno Mario Scelba. I fascicoli personali dei prefetti, la loro corrispondenza - unita a quella di questura e carabinieri - con il ministero e la stampa locale di varia tendenza sono le basi su cui poggia un'indagine che attraversa diverse significative fasi storiche della storia italiana: il fascismo, l'epurazione e l'unità antifascista, la I legislatura repubblicana e il centrismo.
La rivolta di Reggio. Storia di territori, violenza e populismo 1970
Luigi Ambrosi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 314
La nascita delle Regioni nel 1970 provocò a Reggio Calabria manifestazioni di piazza per rivendicare il capoluogo, conteso a Catanzaro. Promossa dal sindaco democristiano, la protesta fu egemonizzata ben presto dalla destra neofascista. Prima che si trovasse una soluzione trascorsero diversi mesi di guerriglia urbana e di repressione poliziesca, con frequente uso del tritolo, feriti e morti tra i civili e le forze dell'ordine. Che tipo di rivolta fu quella di Reggio? Perché migliaia di reggini considerarono il capoluogo come occasione di riscatto da un disagio sociale di gran lunga preesistente? Quali furono i meccanismi di riconoscimento identitario e di solidarietà che permisero a singoli personaggi e a gruppi organizzati di assumere e mantenere la leadership? A queste e ad altre domande l'Autore risponde giovandosi di una base documentaria ampia e variegata, quasi del tutto inesplorata: carte delle autorità statali (ministero dell'Interno, prefettura, questura e carabinieri) e dei maggiori partiti (Dc e Pci), stampa locale e nazionale, volantini e voci dei protagonisti comuni. Un accurato lavoro di periodizzazione dell'evento si accompagna ad un'impostazione interdisciplinare che si avvale di tre chiavi di lettura qualificanti: identità territoriale, ordine pubblico e retorica populista. Emerge così una rivolta nata sull'onda della grande trasformazione che anche il Mezzogiorno attraversò tra gli anni Cinquanta e Sessanta, senza che il sistema politico dimostrasse di saperla governare.