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UTET

Nessunə è normale

Nessunə è normale

Vera Gheno

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 176

"«Tu non sei normale» è una frase che chiunque, una volta nella vita, si è sentito rivolgere – magari in mezzo a una furiosa litigata. In ogni caso, “normale” è una parola che sentiamo di continuo, poiché è il parametro con cui la società misura la soglia minima dell’accettabile. Ciò che è normale non sarà eccellente, ma almeno ha la decenza di attenersi a uno standard, di conformarsi: essere come tutti, comportarsi come tutti. Ma, a ben vedere, “tutti” chi? Ci voleva una sociolinguista combattiva come Vera Gheno per smontare la circolarità capziosa di questo aggettivo, che indicherebbe sia chi si attiene alla norma sia ciò che detta la norma, costringendo gli altri a seguirla. Un tempo, forse, questa arbitrarietà era meno evidente, quando la società era divisa in grandi gruppi abbastanza omogenei al loro interno. Ma oggi, in una società frammentata in gruppi sociali diversissimi, l’autoreferenzialità del concetto è esplosa: vengono spacciati per normali i corpi filiformi o muscolosi di modelle e attori, politici pluridivorziati discettano di famiglia tradizionale e di valori condivisi, e di contro i media e i social convincono ognuno di noi di essere (o dover essere) speciali, eccezionali – tutto fuorché appunto normali. Vista da vicino, allora, questa fantomatica norma si rivela per quello che è: uno strumento del gruppo dominante per esercitare potere su gruppi meno forti (donne, migranti, poveri, persone lgbtqia+...). Così che chi è bollato come “diverso” si ritrova espulso, oppure misericordiosamente riaccolto se si adegua e rientra nei ranghi. Una ragione in più per ricordarsi che, per fortuna, Nessunə è normale.
15,00

Il lavoro intellettuale. Cos'è, come si fa, a cosa serve

Il lavoro intellettuale. Cos'è, come si fa, a cosa serve

Gianfranco Pasquino

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 192

Scrittori, giornalisti, professori universitari, opinionisti tv, registi, artisti, attivisti, influencer... La lista di chi oggi si fregia del titolo di "intellettuale" è pressoché infinita, ed è sempre più difficile confezionare un identikit univoco. D'altra parte, che cosa sia un intellettuale, quali siano i suoi ambiti di lavoro e di intervento, quali i suoi compiti e le sue possibilità di azione: è un dibattito che va avanti forse da sempre, e che si adatta faticosamente ma pervicacemente ai tempi e ai mutamenti delle società. Gianfranco Pasquino, professore di lungo e apprezzato corso, editorialista, predicatore/conferenziere, ha agito da intellettuale per tutta la vita, dividendosi equamente "tra scienza e politica". Consapevole della difficoltà di una definizione netta, decide in questo breve manuale sovversivo di rovesciare il tavolo: se è complicato filosofeggiare sull'essenza, vale la pena allora irrobustire la pratica. Non chiedersi che cosa sia un intellettuale, ma capire come fare al meglio il lavoro intellettuale, che «riguarda tutti coloro che si occupano di idee, le studiano, le formulano, le criticano, le contrappongono, le rivisitano, talvolta tentano di farle tradurre in pratica». Come in ogni manuale che si rispetti, Pasquino parte dalle fondamenta, dedicando un capitolo per ogni fase del lavoro intellettuale, spiegando nei dettagli come si legge, come si fa ricerca, come si scrive, come si insegna, come si predica bene e come si razzola (qualche volta) meglio.
18,00

Atlante delle tensostrutture

Atlante delle tensostrutture

Hans-Joachim Schock

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2001

pagine: 216

I volumi del Grande Atlante di Architettura costituiscono, nel loro insieme, una completa guida alla progettazione. Gli argomenti sono trattati sotto ogni punto di vista: cenni storici, approfonditi elementi tecnici, esempi di realizzazioni, normativa. I numerosissimi particolari costruttivi, disegnati in scala e immediatamente utilizzabili dai progettisti, fanno di quest'opera una guida per la pratica professionale e per la progettazione. Questo volume è dedicato al problema di coprire grandi superfici senza appoggi intermedi utilizzando le tensostrutture, membrane tese che lavorano solamente a trazione. Questo atlante illustra in modo semplice ed efficace, ma scientificamente corretto, i criteri di progettazione delle tensostrutture e le scelte compositive che il loro impiego consente, fornendo poi, nella seconda parte dell'opera, una ricca serie di esempi di edifici realizzati, corredati da numerosi particolari disegnati in scala, utilizzabili direttamente dai progettisti nel corso del loro lavoro.
67,10

Atlante del fibrocemento

Atlante del fibrocemento

Friedrich Grimm, Clemens Richarz

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2001

pagine: 358

I volumi del Grande Atlante di Architettura costituiscono, nel loro insieme, una completa guida alla progettazione. Gli argomenti sono trattati sotto ogni punto di vista: cenni storici, approfonditi elementi tecnici, esempi di realizzazioni, normativa. I numerosissimi particolari costruttivi, disegnati in scala e immediatamente utilizzabili dai progettisti, fanno di quest'opera una guida per la pratica professionale e per la progettazione. Questo nono volume è dedicato a un materiale - il fibrocemento - che, a partire dal 1900 ha conosciuto uno sviluppo tecnologico continuo e non ancora terminato. Si tratta di un composito, realizzato con cemento armato da fibre, deformabile a piacere prima della presa e resistente alla deformazione una volta indurito. Adatto sia per il rivestimento delle coperture sia per il rivestimento di superfici a parete, è stato impiegato dai più famosi architetti del secolo da Le Corbusier a Foster - e ha accompagnato lo sviluppo dell'architettura moderna tanto nelle abitazioni quanto negli edifici industriali o sportivi. Nella parte introduttiva sono presentate le diverse possibilità di impiego delle lastre ondulate in fibrocemento, evidenziando con foto e disegni il rapporto tra l'edificio e la forma architettonica; nella parte centrale presenta, invece, esempi di coperture, pareti e facciate ventilate in un gran numero di edifici realizzati negli ultimi vent'anni.
103,20

La filosofia moderna da Cartesio a Kant

Nicola Abbagnano

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 432

Riscoprire e far rivivere la ricerca che «gli uomini dell’Occidente conducono intorno al proprio essere e al proprio destino». Con queste parole Nicola Abbagnano indicava il proposito della sua Storia della filosofia, un’opera destinata a diventare un classico. Questo non è solo uno dei testi più riconosciuti e apprezzati in ambito accademico, ma anche e soprattutto una lettura che, come la filosofia stessa, parla di tutti e a tutti, grazie allo stile espositivo accessibile e chiaro di Abbagnano, capace di catturare l’interesse anche di chi la filosofia l’ha conosciuta solo sui banchi di scuola o di chi forse sta ancora aspettando un primo incontro. In questo quarto volume sono trattati i passaggi chiave della filosofia tra xvi e xviii secolo, a partire dal “cogito ergo sum” di Cartesio, vera figura di svolta tra Rinascimento ed età moderna. È il periodo in cui la ragione celebra i suoi massimi trionfi, estendendo il proprio dominio dalla metafisica a tutti gli aspetti della realtà: è un filone che attraversa non solo il razionalismo dei cartesiani prima e di Leibniz poi, ma anche il materialismo di Hobbes, la filosofia della natura di Spinoza, l’empirismo inglese, fino al fiorire dei vari Illuminismi europei, in particolare quello francese, con Voltaire, Montesquieu, Rousseau, e quello tedesco, che culmina con l’opera monumentale di Immanuel Kant. Abbagnano riesce a infondere nel lavoro di sistemazione storiografica l’entusiasmo intellettuale del filosofo, mostrandoci la storia della filosofia come un motore di idee e tesi che si avvalorano e contraddicono ciclicamente le une con le altre, tracciando la strada che l’uomo percorre da secoli e continuerà a percorrere fino alla fine dei tempi, perché tale è la sua natura. L’unica certezza che abbiamo è che «nulla di ciò che è umano è estraneo alla filosofia e che anzi questa è l’uomo stesso, che si fa problema a sé stesso e cerca le ragioni e il fondamento dell’essere che è suo»."
17,50

Il romanzo che hai dentro. Guida personalissima alla scrittura autobiografica

Matteo B. Bianchi

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 256

Tutti abbiamo una storia, ma sono pochi quelli che veramente si mettono a scriverla. La maggior parte di noi la lascia nel cassetto immaginario dei progetti futuri, dove finisce per restare, incompiuta o solo fantasticata. Forse, pensiamo, non è abbastanza interessante, non abbiamo tempo, non sappiamo da dove iniziare o come costruire un meccanismo narrativo avvincente. Della scrittura autobiografica, Matteo B. Bianchi ne ha fatto una cifra stilistica: dopo i romanzi in cui si è confrontato con la sua adolescenza, con il lutto, il dolore e la scoperta di sé, in "Il romanzo che hai dentro" ci apre le porte della sua officina narrativa: trasforma la sua esperienza in consigli preziosi, esplora le opere di altri scrittori che si sono confrontati con il memoir, elabora esercizi e ci mette in guardia dai problemi che dovremo affrontare, ma non solo. Pagina dopo pagina, il processo di scrittura diventa un atto rivelatorio. Confrontarci con il foglio bianco significa guardarci dentro, immergerci nella nostra coscienza profonda, rivelare speranze e paure, fronteggiare l’angoscia e l’amore. Non importa se stiamo scrivendo un testo privato, destinato solo alla famiglia e agli amici, o se inseguiamo il sogno di una pubblicazione, alla fine della lettura di questo personalissimo manuale avremo chiare le coordinate del nostro percorso, saremo pronti a salvare la nostra storia dall’oblio del tempo. Perché tutti abbiamo dentro un romanzo, e grazie alla guida esperta di Matteo B. Bianchi possiamo cominciare ad affrontare la prima pagina della nostra vita.
19,00

Pensieri e altri scritti

Marco Aurelio

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 820

«Devi essere simile al promontorio, contro il quale i flutti si infrangono incessantemente: esso rimane immobile, e intorno a lui viene a placarsi il ribollire delle acque», scrive l’imperatore Marco Aurelio ormai alla soglia della vecchiaia, mentre si trova in Asia Minore con il suo esercito. Annoverato tra i “cinque buoni imperatori” dal celebre storico Edward Gibbon, Marco Aurelio è stato una specie di anomalia: uomo timido e pacato, dotato di grande saggezza, sale sul trono di Roma nel momento più bellicoso e instabile della sua storia. Sin da giovane mostra uno spiccato interesse per la retorica, interesse di cui si accorge presto Cornelio Frontone, cultore dell’eloquenza e principe del Foro, che per il nuovo Cesare assume le vesti di tutore e maestro di vita. Ma per governare un mondo in continuo cambiamento senza lasciarsi travolgere non basta la retorica: Marco Aurelio sceglie di percorrere la via della filosofia e dello stoicismo, abbracciando dunque la ricerca della sapienza e la pratica della virtù. In questo apprendistato esistenziale, la scrittura diventa per lui una nave robusta con cui solcare il mare in tempesta. Nelle pagine dei Pensieri Marco Aurelio dialoga con se stesso, riflette sulla natura umana, sul cosmo, sull’esigenza di coniugare essere e agire, perché la filosofia non si risolve in teorie astratte, ma funge da guida per vivere ogni giorno secondo virtù. Per questo motivo i Pensieri costituiscono un’opera difficilmente ascrivibile a un unico genere: breviario filosofico, raccolta di aforismi, intimo diario di un imperatore che non ha mai dimenticato di essere innanzitutto un uomo. Oltre all’opera più celebre dell’imperatore filosofo e a vari documenti della sua attività legislativa, questo volume raccoglie anche il fitto carteggio con l’affezionato precettore Frontone: sono lettere da cui emerge la figura di un giovane affettuoso e sensibile, già amante degli studi e della vita appartata ma non indifferente ai divertimenti della vita di corte, ancora insicuro ma determinato a realizzare in autonomia il proprio progetto intellettuale e politico. Questo volume restituisce così le complessità caratteriali di un sovrano illuminato dei più memorabili e la sua ricca eredità storica e culturale, tra filosofia e impegno civile.
19,00

La vacanza degli intellettuali. Pasolini, Moravia e il Circolo di Sabaudia

La vacanza degli intellettuali. Pasolini, Moravia e il Circolo di Sabaudia

Paolo Massari

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 192

«Ho scelto Sabaudia come luogo dello spirito per i miei riposi forzati e le mie ansie di lavori futuri, sogni furiosi che mi tengono ancorato al mondo.» Con queste parole Pier Paolo Pasolini, nel documentario La forma della città, raccontava il suo rapporto con Sabaudia, dove insieme ad Alberto Moravia aveva comprato una casa. Un edificio squadrato sul lungomare, a pochi chilometri dalla città di costruzione razionalista voluta da Mussolini nel progetto di bonifica dell’Agro pontino. Quel luogo, prima simbolo dell’intraprendenza del regime, diventa pochi anni dopo il ritrovo prediletto dell’intellighenzia italiana: così è possibile incontrare Moravia che fa la spesa in pescheria, Bernardo Bertolucci e Ian McEwan che discutono la sceneggiatura di un film mai realizzato, Laura Betti a passeggio con Dario Bellezza e Renzo Paris, Jean Genet a caccia di firme su una petizione per la Palestina... Ma non sono solo gli intellettuali a scegliere quei luoghi per le loro vacanze. Presto il litorale diventa meta di villeggiatura anche della borghesia romana: Sabaudia e il Circeo appaiono tra le pagine mondane delle riviste scandalistiche ma, soprattutto, diventano il teatro oscuro di uno dei delitti più efferati del secondo Novecento, destinato a imprimersi nella coscienza del paese. Paolo Massari in questa storia ha un punto di vista privilegiato: il suo prozio è stato il fondatore della biblioteca della città, ha incontrato i protagonisti di questa storia e ha conversato con loro tra i portici del bar Italia. Guidato da documenti d’archivio e romanzi, e aiutato dalle parole di testimoni illustri come Dacia Maraini, Alain Elkann e Edoardo Albinati, Massari ricostruisce il momento in cui Sabaudia diviene uno dei poli d’avanguardia dell’arte, del cinema e della letteratura italiana, una scuola platonica e un circolo letterario: il punto focale da cui osservare la storia culturale del dopoguerra.
19,00

Fare una mostra

Fare una mostra

Hans Ulrich Obrist

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 256

«Mettere in piedi una collezione significa trovare, acquisire, organizzare e immagazzinare oggetti in una stanza, una casa, una biblioteca, un museo oppure un deposito. È anche, inevitabilmente, un modo di pensare il mondo. Si potrebbe quindi affermare che collezionare è un metodo per produrre conoscenza.» Come nasce una mostra? Qual è il ruolo del curatore? Perché possiamo considerarci tutti curatori? Intrecciando ricordi personali e professionali legati alla sua poliedrica attività in ambito artistico - dalla prima esposizione, allestita nella cucina di casa, fino alle celebri maratone culturali di ventiquattr'ore alla Serpentine Gallery di Londra - con esempi di curatela nel campo dell'architettura, delle scienze e nella vita di ogni giorno, Hans Ulrich Obrist spiega che curare, in fondo, è «un tentativo d'impollinazione fra culture, o un modo di disegnare mappe, che schiude percorsi nuovi attraverso una città, un popolo o un mondo». Magneticamente sospeso tra la narrazione autobiografica e la riflessione sulla curatela come pratica culturale nient'affatto limitata ai musei - l'impresario teatrale Sergej Djagilev, fondatore dei Ballets Russes ed eroe personale di Obrist, fu un curatore eccezionale per il suo talento nel coinvolgere sensibilità artistiche differenti -, Fare una mostra è un libero viaggio tra incontri e conversazioni - illuminanti e mai convenzionali - con gli artisti, gli scrittori e gli intellettuali che più hanno ispirato Obrist. Rimbalzando vivacemente tra mostre, festival internazionali, continenti e secoli, ci restituisce il profilo di una professione tutt'altro che chiusa in se stessa, fino a suggerirci che la proliferazione di idee, informazioni e oggetti che qualifica il mondo contemporaneo non lascia alternativa: selezionare al meglio, curare i nostri contenuti è un esercizio irrinunciabile della quotidianità, un gesto di sopravvivenza che ci riguarda tutti.
16,00

Hiroshima. Il racconto di sei sopravvissuti

Hiroshima. Il racconto di sei sopravvissuti

John Hersey

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 192

Due immagini ricorrono spesso di Hiroshima: il sinistro fungo atomico che si leva in alto, tra le nuvole, e le ombre allungate di quelle che un tempo erano persone, vaporizzate e come impresse sul selciato. Sono immagini forti, che però cancellano di nuovo proprio le vittime, i morti e i sopravvissuti: donne e uomini, bambini e anziani, persone comuni con le loro vite ordinarie perdute per sempre. È forse il rischio della Storia, che guarda sempre le cose dall’alto e da lontano, disumanizzandole. Questo libro è diverso, e infatti nasce come reportage: a meno di un anno da quel tetro 6 agosto 1945, il corrispondente John Hersey viene spedito dal “New Yorker” per capire che ne è stato della città giapponese, sconosciuta al mondo fino a pochi mesi prima. Il reporter si aggira tra le cicatrici urbane e umane, raccogliendo le storie dei superstiti, tra cui ne sceglie con cura sei: Kiyoshi Tanimoto, pastore della Chiesa metodista; Toshiko Sasaki, giovanissima impiegata in una fonderia; Masakazu Fujii, rispettato patron di una clinica privata; Hatsuyo Nakamura, sarta e madre, fresca vedova di guerra; Terufumi Sasaki, giovane chirurgo della Croce Rossa; Wilhelm Kleinsorge, gesuita tedesco in missione. Quello che doveva essere solo un articolo diventa molto di più: le sei testimonianze si intrecciano insieme, toccano e attraversano altre storie, fotografano vividamente ogni attimo, il prima, il durante e soprattutto il dopo, fino a comporre un affresco di misurata ma altissima letteratura – d’altra parte Hersey solo due anni prima aveva vinto il premio Pulitzer con un romanzo. In pagine toccanti e mai retoriche, "Hiroshima" restituisce alle vittime la parola, consegnando una testimonianza indimenticabile ai contemporanei e alle generazioni future. E infatti quarant’anni dopo, nel 1985, Hersey torna a trovare i sei sopravvissuti e aggiunge al libro una seconda parte che chiude il cerchio e parla di eredità e memoria, prefigurando in qualche modo il Nobel per la Pace assegnato nel 2024 all’associazione Nihon Hidankyō, creata dai superstiti di Hiroshima e Nagasaki.
17,00

Napoli liberata. Caos, eroismo e barbarie dal 1943 al 1945

Napoli liberata. Caos, eroismo e barbarie dal 1943 al 1945

Keith Lowe

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 528

È il 1° ottobre del 1943 quando i soldati alleati entrano a Napoli. La risalita da sud è stata lenta, ogni metro è stato conquistato a fatica, tra assalti, ripiegamenti e nuove incursioni. Quando varcano le porte della città, la trovano sfigurata: i palazzi crivellati di colpi, i binari interrotti, il porto che praticamente non esiste più. Tra le macerie compare una folla festante, i bambini scalzi si arrampicano sui carri armati per mendicare cioccolato, le donne donano fiori e sorrisi a quei soldati finalmente alleati. I napoletani sono esausti ma vivi, reduci da quattro giorni in cui erano insorti spontaneamente contro l’esercito tedesco. Napoli liberata è la storia di quei giorni, di come ci si arrivò e soprattutto di ciò che accadde in seguito. Perché la liberazione non portò subito la pace, al contrario: segnò l’inizio di una nuova fase, caotica e ambigua, in cui Napoli divenne uno strano crocevia di culture, tensioni, possibilità e contraddizioni. Oltre alla brutale occupazione tedesca e alle rappresaglie, la città aveva infatti subìto il bombardamento spietato degli alleati: la sofferenza e la miseria erano ovunque, le bande criminali spadroneggiavano, la fame e il tifo opprimevano la popolazione, i servizi pubblici erano al collasso e intanto prosperavano il mercato nero e la prostituzione. Quando nel marzo 1944 il Vesuvio eruttò, fu difficile non vederlo come un segnale dell’apocalisse in corso. Basandosi su una mole gigantesca di fonti italiane e internazionali, Keith Lowe sfida le narrazioni mitizzate o romanzate che spesso hanno avvolto le cronache di quegli anni. In questo nuovo, grande affresco storico, Lowe racconta l’eroismo e il sacrificio dei napoletani, ma anche le difficili condizioni politiche e sociali seguite al controllo alleato. Come un piccolo, doloroso, combattivo laboratorio, la Napoli liberata di queste pagine riguadagna il suo ruolo di periferico centro propulsivo della storia della Liberazione d’Italia.
26,00

Il nemico. Elon Musk e l'assalto al tecnocapitalismo e alla democrazia

Il nemico. Elon Musk e l'assalto al tecnocapitalismo e alla democrazia

Stefano Feltri

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 240

Per un po’, è stato un imprenditore famoso solo tra coloro che si occupano di finanza e tecnologia. Poi, abbiamo cominciato tutti a vedere le sue Tesla in giro per le strade, o i video dei razzi di SpaceX che decollavano (e tornavano ad atterrare). Quando ha comprato Twitter e l’ha trasformato in X sembrava essere all’apice della visibilità e dell’influenza – ma poi è arrivato alla Casa Bianca con Donald Trump. E tutto il mondo si è chiesto se questo imprenditore avveniristico non fosse invece un pericolo globale. Elon Musk è un personaggio imponente, tanto che è difficilissimo avere una visione chiara di chi sia, al di là del rombo assordante della sua notorietà planetaria. Ma Stefano Feltri ha trovato la chiave che fa capire cosa tenga insieme l’utopia dei viaggi spaziali e i saluti nazisti veri o presunti, oppure la California della Silicon Valley e il Sudafrica dell’Apartheid. C’è una questione fondamentale che Musk pone alla contemporaneità: la minaccia esistenziale che il tecnocapitalismo rappresenta per la democrazia. Un capitalismo che usa le piattaforme su cui tutti comunichiamo come armi di propaganda e lotta politica, si rifiuta di sottostare al controllo pubblico, crede che la libertà della tecnologia sia di gran lunga più importante di quella dei cittadini – e accelera la corsa verso un futuro, fatto di intelligenza artificiale, sorveglianza digitale e chip nel cervello, che assomiglia sempre più a un passato a cui non vorremmo tornare. Musk è in questo momento l’imprenditore tecnologico più esposto e visibile – ma il “nemico” di cui ci parla Feltri è ben più pericoloso di un singolo individuo, per quanto potente. Cosa succederà a Musk e alle sue imprese è, infatti, meno importante di cosa succederà alla democrazia, di cui ancora godiamo in Occidente e che è oggi minacciata non solo da fattori esterni, ma anche dalle idee e dalle strategie del tecnocapitalismo.
19,00

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