Libri di Luigi Baccolo
Lettere da Vincennes e dalla Bastiglia
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 224
“Questo, che il lettore avrà modo di conoscere leggendo il suo epistolario, è il grande Sade, nato dalle ceneri dello squallido aristocratico libertino che frustava e drogava le ragazze raccolte per le strade di Arcueil o di Marsiglia. Totalmente assorto in se stesso e nel suo nuovo mondo, assapora la gioia profonda di creare, di ripopolare il mondo con emblemi del Male, che assumono le sembianze dei personaggi delle sue opere, che hanno il loro comune principio non in una poetica, ma in un assioma instancabilmente ripetuto e illustrato: «La Natura è il Male, e noi siamo i suoi figli obbedienti o riluttanti, ma senza scampo». Da una parte Sade e i suoi simili – «noi, filosofi atei» – dall’altra gli altri, né filosofi né atei, ma solamente persecutori ottusi di colui che ha capito il segreto dell’universo. «Questo modo di pensare» scrive alla moglie «che voi biasimate è la sola consolazione della mia vita». Sade imposta così il problema nella forma più irrevocabile, rendendo vana e risibile ogni discussione: «Il Bene per me costituisce uno stato di fastidio e di malessere» […]. Nella sua memorabile prefazione a Justine, Georges Bataille ammonisce che «esaltando Sade, noi edulcoriamo il suo pensiero», un pensiero che non tollera di essere impostato neppure come ipotesi critica: infatti, o viene assunto quale astratta costruzione intellettuale, o rende impossibile non soltanto qualsiasi convivenza civile, ma persino la sopravvivenza stessa del genere umano. Forse Sade pensava a questo quando chiese che il suo stesso nome fosse cancellato, quasi per una damnatio memoriae, dal ricordo degli uomini.” (Dalla postfazione di Luigi Baccolo)
Vita di Casanova
Luigi Baccolo
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2015
Il 4 giugno 1798 Giacomo Casanova moriva a Dux, in Boemia, nel castello di Waldstein dove aveva trascorso gli ultimi tredici anni della sua vita in qualità di bibliotecario. Poco più di vent'anni dopo, Carlo Angiolini, figlio di una sua nipote, vendeva per duecento talleri all'editore Federico Arnoldo Brockhaus di Lipsia il manoscritto dell'Histoire de ma vie, che veniva pubblicato in forma ridotta, o piuttosto purgata e manomessa, una prima volta nel 1822-1828 in traduzione tedesca e poi nel 1826-1838 nella trascrizione Laforgue, destinata a far testo per circa quattrocento edizioni, fino al 1960, anno in cui incominciò la pubblicazione integrale del manoscritto. Ispirandosi a questo testo, nel 1972 l'intellettuale saviglianese Luigi Bàccolo pubblicò presso Sugar "Casanova e i suoi amici", saggio agile, spontaneo, divertito e divertente, che fu la preparazione alla più meditata "Vita di Casanova" del 1979 che qui si ripresenta.
Lettere da Vincennes e dalla Bastiglia
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2009
pagine: 223
"Questo, che il lettore avrà modo di conoscere leggendo il suo epistolario, è il grande Sade, nato dalle ceneri dello squallido aristocratico libertino che frustava e drogava le ragazze raccolte per le strade di Arcueil o di Marsiglia. Totalmente assorto in se stesso e nel suo nuovo mondo, assapora la gioia profonda di creare, di ripopolare il mondo con emblemi del Male, che assumono le sembianze dei personaggi delle sue opere, che hanno il loro comune principio non in una poetica, ma in un assioma instancabilmente ripetuto e illustrato: "La Natura è il Male, e noi siamo i suoi figli obbedienti o riluttanti, ma senza scampo". Da una parte Sade e i suoi simili - "noi, filosofi atei" - dall'altra gli altri, né filosofi né atei, ma solamente persecutori ottusi di colui che ha capito il segreto dell'universo. "Questo modo di pensare" scrive alla moglie "che voi biasimate è la sola consolazione della mia vita". Sade imposta così il problema nella forma più irrevocabile, rendendo vana e risibile ogni discussione: "II Bene per me costituisce uno stato di fastidio e di malessere." Nella sua memorabile prefazione a Justine, Georges Bataille ammonisce che "esaltando Sade, noi edulcoriamo il suo pensiero", un pensiero che non tollera di essere impostato neppure come ipotesi critica: infatti, o viene assunto quale astratta costruzione intellettuale, o rende impossibile non soltanto qualsiasi convivenza civile, ma persino la sopravvivenza stessa del genere umano." (Luigi Baccolo)