Libri di M. Ophälders
Etica della filosofia per una funzione etica della cultura. Studi su Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 174
L'occasione offerta dal Centenario della nascita di Adorno rende possibile una riflessione sul pensiero di questo autore, che non ricalchi gli schemi interpretativi della sua opera finora prevalenti. L'obiettivo di fornire una lettura non del tutto usuale ha animato fin da principio i partecipanti al progetto di raccogliere in un volume una serie di interventi, volti a individuare nella filosofia di Adorno alcuni centri di gravita tematico-problematici. Il conseguimento dell'obiettivo in questione appare favorito non da ultimo dalle caratteristiche per così dire hegeliane dei diversi collaboratori, e cioè dalla loro identità nella differenza. Ciò che accomuna gli autori è infatti non solo l'essersi laureati in filosofia all'Università degli Studi di Milano, spesso o per lo più proprio con una tesi su Adorno, ma anche l'aver coltivato nel tempo l'interesse per questo pensatore - un interesse concretatesi in più di una pubblicazione -, pur spostando la loro attenzione o le loro attività culturali in altri ambiti. Con il testo di Theodor Adorno "Kierkegaard ancora una volta".
Fenomenologie e arte. Immagini figure riflesse nella filosofia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2005
pagine: 222
I testi di questo fascicolo di Filosofia dell'arte sono stati scritti in occasione di una conferenza internazionale, tenutasi all'Università di Praga, dove proprio settant'anni fa Husserl lesse la magistrale conferenza che costituì il nucleo fondamentale della "Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale". Innanzitutto il lettore coglierà una chiara discriminante tra saggi essenzialmente teorici e saggi che affrontano in modo specifico esperienze artistiche. In secondo luogo troverà una serie di studi che non hanno una relazione esplicita con il pensiero di Husserl, ma contaminano la propria ricerca attraverso la fenomenologia
La filosofia dalla scala di servizio. I grandi filosofi tra pensiero e vita quotidiana
Wilhelm Weischedel
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: VIII-340
A volte entrando in una dimora attraverso la scala di servizio, si riesce a capire chi ci abita meglio che entrando dall'ingresso principale. Questo vale anche e soprattutto per i filosofi. Talete, troppo assorto nel calcolo delle orbite dei pianeti, non vede il pozzo sotto i propri piedi e vi cade tra le risa delle donne di Tracia. Socrate, per sfuggire alla petulanza della moglie Santippe a casa propria, inventa in piazza l'interrogazione filosofica cui sottopone sacerdoti e politici...
Scritti sull'arte e sulla letteratura
Johann Wolfgang Goethe
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 280
Il volume raccoglie saggi, dialoghi, lettere e appunti mai riuniti prima d'ora in un volume e che spaziano dall'architettura, alla poesia, all'arte drammatica, dall'arte greca a quella indiana e cinese. Goethe chiarisce così i punti nodali della sua opera e la sua idea di un'arte e di una letteratura che, sole, possono offrire un ritratto onnicomprensivo del mondo.
Clara
Friedrich W. Schelling
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2009
pagine: 154
Con il dialogo "Clara" Schelling pone un problema che è contemporaneamente esistenziale e metafisico: a fondamento della domanda se e in quale modo sia possibile concepire in modo filosofico, logico e concettuale un rapporto tra natura e mondo degli spiriti, tra vita fisica e vita spirituale, tra immanenza e trascendenza, si trova infatti la speranza di poter raggiungere, nel naturale, un momento che assicuri la sopravvivenza dell'uomo dopo la morte. Quest'ultima questione anima l'intenzione più profonda di Schelling, il quale scrive il dialogo soprattutto per trovare risposte al dolore provocato dalla prematura morte della moglie Caroline Michaelis (1809). Non si tratta, tuttavia, del tradizionale problema dell'immortalità dell'anima, anche se il "Clara" possiede qualche analogia con il "Fedone" platonico. Schelling non cerca soltanto la sopravvivenza dell'anima o dello spirito dopo la morte, ma mira alla sopravvivenza dell'uomo intero, incluso il suo corpo, la sua dimensione naturale e sensibile. La radicalità e la sincerità della domanda si riflettono in un linguaggio che da concettuale e filosofico spesso si trasforma in poetico e descrittivo, e nella cornice offerta quasi per intero da ambienti naturali, che non fanno solo da sfondo romantico alle argomentazioni filosofiche, ma costituiscono il necessario punto di partenza per qualsiasi conoscenza del mondo degli spiriti. (Premessa di Giampiero Moretti e nota conclusiva di Alfred Baeumler)