Libri di Marcel Hénaff
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 64
Vendetta significa rispondere a un’offesa, voler ripristinare un onore ferito, un’umiliazione subita. Vendetta è il terrore, la punizione e la giustizia, l’ambivalenza dell’ira, la necessità di un’istanza terza, l’esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il Diritto occidentale. Nell’immane confronto fra Occidente e Islam, Marcel Hénaff scandaglia il «terrorismo punitivo» che permea i nostri anni, e tenta di far luce sull’enigma impenetrabile della violenza umana.
Dono, scambio, reciprocità. Dalla filosofia all'antropologia
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 240
Nei sei saggi inediti di Marcel Hénaff – uno dei maggiori studiosi di Marcel Mauss e di Claude Lévi-Strauss – possiamo leggere il dialogo avvincente con i protagonisti della «Revue du M.A.U.S.S.», la rivista internazionale che raccoglie gli esponenti più importanti delle scienze sociali e della filosofia morale e politica contemporanee. Al centro del confronto vi è la questione di come nasce il legame sociale e si costruisce l'ordine delle istituzioni politiche a partire dalle società primitive fino alle società moderne. La tesi dell'autore è che dono, scambio e reciprocità sono tre elementi fondamentali su cui si regge la convivenza umana, perché rendono possibile l'alleanza tra gli attori sociali e il riconoscimento reciproco dei loro orientamenti valoriali. Con rara finezza Hénaff intreccia analisi sociale, indagine antropologica e ricostruzione filosofica e ci consegna un approccio originale per comprendere la genesi e il funzionamento delle dinamiche contraddittorie dello stesso capitalismo contemporaneo. Prefazione di Francesco Fistetti. Con un omaggio di Alain Caillé.
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 59
Vendetta significa rispondere a un’offesa, voler ripristinare un onore ferito, un’umiliazione subita. In che modo i giovani del Bataclan o dei bistrot di Parigi hanno offeso coloro che li hanno uccisi? Un saggio sul terrorismo contemporaneo: la punizione e la giustizia, l’ambivalenza dell’ira, il terrore e la logica della vendetta, l’esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la giustizia vendicatoria e la necessità di un’istanza terza, arbitrale, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il diritto occidentale. Nell’immane confronto fra Occidente e Islam il filosofo Marcel Hénaff scandaglia il “terrorismo punitivo” che permea i nostri anni.
Il dono dei filosofi. Ripensare la reciprocità
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 200
Scritto da uno dei maggiori studiosi di Marcel Mauss e di Lévi-Strauss, questo libro ricostruisce con gli strumenti dell’antropologia e delle scienze umane il ruolo chiave che il concetto di dono ha giocato nella storia della filosofia occidentale dalla sua nascita nell’antica Grecia sino all’età contemporanea. Che il pensiero filosofico si sia autointerpretato fin dalle origini come stupore di fronte al mondo che si presenta a noi come un dono gratuito, è parte integrante della nostra tradizione e della nostra cultura. Da Platone e Aristotele fino alla fenomenologia di Husserl e alla riflessione ontologica di Heidegger, compresi autori come Levinas, Derrida, Ricœur e Marion, quello in cui viviamo è sempre un mondo “donato”. Esso si apre alla nostra coscienza attraverso la percezione e la manipolazione, ma possiamo sperimentarlo anche nella sua assoluta gratuità al di là di ogni dimensione utilitaristica. Tuttavia, non esiste solo il dono gratuito né solo il dono solidale. C’è anche il dono reciproco, dove il dare, il ricevere e il ricambiare sono tre momenti inseparabili che sono alla base dei rapporti interpersonali e fondano la stessa dialettica sociale e politica. Qui la lezione di Mauss del "Saggio sul dono" per Hénaff è fondamentale. Il dono cerimoniale, di cui parla Mauss, è il gesto dell’alleanza, del reciproco riconoscimento pubblico tra gli attori sociali, che rende possibile il legame politico e la convivenza tra gruppi umani diversi per cultura e per orientamenti valoriali.
Cosa significa donare?
Marcel Hénaff, Mark Anspach, Enrico Sarnelli, Daniela Falcioni
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2018
pagine: 164
Cosa significa donare? Tenendo fede all'impegno di cercare una risposta, gli autori di questo libro si sono calati, con agilità mercuriale, nei contesti storico-culturali più disparati: dallo scambio natalizio di doni nel mondo occidentale, alla tessitura solidale che lega le società islamiche, passando per gli scambi di doni tra Spagnoli e Indiani nei primi viaggi di scoperta di Cristoforo Colombo. Testata attraverso uno spettro ampio di concezioni e pratiche del dono, la domanda di questo libro porta in primo piano una realtà in cui le esperienze di dono sono largamente riscontrabili: non solo del passato, ma anche del presente si può dire "Eppur si dona!". Ma perché in un tempo contrassegnato dal dominio del denaro si continua a donare? Dalle storie contenute in questo libro emergono tante ragioni per donare, spinte diverse che sembrano condensarsi attorno all'asse del riconoscimento. Donare non è semplicemente regalare qualcosa, ma contiene un certo dono di sé all'altro e, con esso, il desiderio di legarsi a lui con un atto che cementa il patto sociale. All'offerta di riconoscimento segue l'attesa di un riscontro che non sia un rientro. Il dono allora riesce quando risponde all'esigenza ultima di reciproco riconoscimento. Radicandosi nelle dinamiche più profonde di ciascuno, la passione del dono esprime un'esperienza sempre in bilico, sempre sul punto di trasformarsi in altro. Così da sorgente di riconoscimento può diventare una forma di disconoscimento come ci raccontano i "doni finiti male" esaminati in questo libro.
La città che viene
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 143
Le prime città sono comparse più di dieci millenni fa, nel solco della rivoluzione agricola. Perché le società umane hanno scelto questo modo d'abitare denso, tecnicamente complesso, gerarchizzato. che richiede una tale mole di lavoro? Marcel Hénaff risponde a questa domanda mostrando come tutte le città si formino combinando tre dimensioni tra loro legate: quella del monumento, della macchina e della rete. In breve: architettura, tecnica, comunicazione. Si è assistito a un divenire-città dell'umanità. Ma è ancora questa città a crescere nell'arcipelago planetario di artefatti urbani di oggi? Cosa resta della città come forma visibile dello spazio pubblico nell'epoca del mondo virtuale e delle reti multicentriche?
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 48
Vendetta significa rispondere a un'offesa, voler ripristinare un onore ferito, un'umiliazione subita. In che modo i giovani del Bataclan o dei bistrot di Parigi hanno offeso coloro che li hanno uccisi? Un saggio illuminante sul terrorismo contemporaneo: la punizione e la giustizia, l'ambivalenza dell'ira, il terrore e la logica della vendetta, l'esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la giustizia vendicatoria e la necessità di un'istanza terza, arbitrale, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il diritto occidentale. Nell'immane confronto fra Occidente e Islam il filosofo Marcel Hénaff scandaglia il "terrorismo punitivo" che permea i nostri anni.
Dentro il pensiero selvaggio. L'antropologo e i filosofi
Claude Lévi-Strauss, Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 91
Lévi-Strauss rilegge Marcel Mauss e interpreta il suo saggio sul dono come occasione per spiegare il fondamento "scambista" delle società. La proibizione dell'incesto si basa sulla necessità di scambiare doni, donne, risorse. Questo dà alle strutture di parentela una forza esplicativa sorprendente. L'umanità si "imparenta" perché il principio unificatore è una sorta di scambio economico di beni. Sarà questo uno dei punti più contrastati e contestati del pensiero di Lévi-Strauss ed in qualche modo in questa intervista il maestro lo ammette e cerca di aggiustare il tiro ma è vero che a questo punto saranno i suoi discepoli a mettere un po' in dubbio le invenzioni del maestro. E avverrà negli Stati Uniti o comunque nel mondo anglosassone più che in Francia. Se ne accorgeranno i più geniali discepoli, come Marshall Sahlins che rileggerà le strutture di parentela all'interno del legame mutuale che tiene insieme le società. Sarà un po' l'antropologia delle emozioni, l'antropologia del corpo e della sessualità, saranno le stesse conquiste dell'antropologia di "genere" di Unni Wikan, Janet Carsten, Susan Carol Rogers, George Lakoff a mettere in dubbio che il sistema delle emozioni possa essere ridotto a una struttura linguistica. Non che il maestro non volesse prendere in considerazioni queste dimensioni, ma la sua lettura "mentalistica" delle società offriva il fianco ad un riduzionismo che poi è quello da cui pericolosamente sono nate le neurolinguistiche.
Cosa significa donare?
Marcel Hénaff, Mark Anspach, Enrico Sarnelli, Daniela Falcioni
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2011
pagine: 165
Cosa significa donare? Tenendo fede all'impegno di cercare una risposta, gli autori di questo libro si sono calati, nei contesti storico-culturali più disparati: dallo scambio natalizio di doni nel mondo occidentale, alla tessitura solidale che lega le società islamiche, passando per gli scambi di doni tra Spagnoli e Indiani nei primi viaggi di scoperta di Cristoforo Colombo. Testata attraverso uno spettro ampio di concezioni e pratiche del dono, la domanda di questo libro porta in primo piano una realtà in cui le esperienze di dono sono largamente riscontrabili: non solo del passato, ma anche del presente di può dire "Eppur si dona!" Ma perché in un tempo contrassegnato dal dominio del denaro si continua a donare? Dalle storie contenute in questo libro emergono tante ragioni per donare, spinte diverse che sembrano condensarsi attorno all'asse del riconoscimento. Donare non è semplicemente regalare qualcosa, ma contiene un certo dono di sé all'altro e, con esso, il desiderio di legarsi a lui con un atto che cementa il patto sociale. All'offerta di riconoscimento segue l'attesa di un riscontro che non sia un rientro. Il dono allora riesce quando risponde all'esigenza ultima di reciproco riconoscimento. Radicandosi nelle dinamiche più profonde di ciascuno, la passione del dono esprime un'esperienza sempre in bilico, sempre sul punto di trasformarsi in altro.