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Libri di Maria Cefalà

Canzoni per il mio utero per Bach e per l’opposto al mio Zenit

Canzoni per il mio utero per Bach e per l’opposto al mio Zenit

Maria Cefalà

Libro: Libro in brossura

editore: Il ramo e la foglia edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 64

Queste canzoni sono il frutto di mesi terrificanti e grondanti sangue. L’evento chiave è il marasma di un aborto volontario e non voluto. A volte la vita gioca strani scherzi per indicare la direzione da percorrere; così l’autrice: «Ho sempre guardato la maternità con lontana amichevolezza, qualcosa che sarebbe avvenuto o forse no, a patto ch’io fossi pronta. Non come quelle donne che portano al polso un martellante orologio biologico, schiave di una società che le impone madri, prima che individui realizzati». Maria Cefalà, in questo suo esordio in versi, ci accompagna, con sconcertante franchezza, nel personale e intimo percorso di rinascita e affermazione della propria dimensione femminile; i testi sono profondamente autobiografici e cuciono sacro e profano, deità e bestialità nel racconto dei tre poli attorno ai quali ha ruotato, per un certo periodo, la sua vita: «Un uomo, opposto al mio Zenit; il mio utero, che mai avevo sentito così pulsante; Bach, la dimensione salvifica che ripulisce dal dolore e lo rende non solo sopportabile, ma sensato». Il grande compositore diventa il padre desiderato e la sua musica rifugio e luogo di salvezza.
12,00

Farcitura eccessiva di un tacchino, e sue conseguenze. Pensieri di una pianista poco classica

Farcitura eccessiva di un tacchino, e sue conseguenze. Pensieri di una pianista poco classica

Maria Cefalà

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2023

pagine: 112

"Farcitura eccessiva di un tacchino, e sue conseguenze" racconta attraverso brevi quadri i retroscena del mondo della musica classica, e con scanzonata serietà apre uno scorcio su un ambiente poco conosciuto ai più. Il lettore, cui idealmente l’autrice si rivolge, è colui il quale non conosce affatto questo mondo, e si pone su di esso domande elementari (Come si fa a diventare musicisti? Di cosa campa un musicista? Perché lo fa?) e alle quali generalmente non trova risposta. Nello stesso tempo, i racconti tendono una mano al musicista stesso, che abitualmente si trova solo nell’affrontare titaniche questioni esistenziali (Come viene vista la sua attività in famiglia? È il solo a convivere con l’ansia da prestazione? Quei dubbi che ha maturato sulla didattica sono fondati?). Questo scritto rompe dunque con leggerezza quel velo di Maya che nasconde agli occhi dell’uomo comune le verità recondite della musica classica, regalando una ventata di normalità a un ambiente che troppo poco si racconta. In corso di lettura si scoprirà il perché di un titolo tanto curioso quanto autobiografico: l’autrice, a poco a poco, svela elementi di sé e della propria vicenda personale, un percorso sofferto e fuori dagli schemi, che l’ha infine condotta a una carriera da pianista “diversamente classica”.
12,50

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