Libri di Maria Celeste Cola
Barberiniana. Tributo alla fioritura delle arti romane nella prima metà del XVII secolo
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2024
pagine: 248
Inizialmente pensata per animare quattro sezioni della riunione annuale della Renaissance Society of America fissata per il 2, il 3 e il 4 aprile 2020, Barberiniana fu rimandata per le note vicende sanitarie. Il progetto è stato quindi tradotto in un volume di studi miscellanei realizzato grazie alla generosità degli autori e alla munificenza del nostro Editore che ci ha garantito questa veste sontuosissima. I quattordici saggi qui raccolti non ambiscono coprire tutti gli aspetti della vita politica e diplomatica del papato durante gli anni del regno di papa Urbano VIII Barberini (reg. 1623- 1644), né quelli legati alla ricchissima e brillante creazione artistica del tempo. Questi inediti contributi approfondiscono tuttavia vicende e letture critiche legate al periodo d’influenza del papa Barberini, aggiornano temi, riprendono dibattiti, scoprono nuove interpretazioni e materiali. Gli autori degli interventi sono studiosi affermati, specialisti della materia e ricercatori illustri, a questi si sono alternati esordienti e giovani promesse, qui accolti con estremo piacere. Con voci dissimili, ogni saggio narra storie diverse, talvolta disparate tra loro, ma sempre legate agli sfaccettati aspetti della cultura barberiniana; le materie trattate sono inerenti ad alcune delle committenze artistiche e culturali della famiglia papale, ai loro gusti e preferenze, alle vicende storiche, diplomatiche ed economiche del papato nella prima metà del XVII secolo. I temi spaziano dalla storia dell’architettura, alla storia diplomatica, dagli epocali cambiamenti nelle arti visive, alla politica familiare dei toscani Barberini che riuscirono a quel tempo ad affermarsi tra le famiglie più influenti dell’aristocrazia papale. Solo uno scritto affronta le tematiche otto e novecentesche legate alle vicende dinastiche della famiglia e alle dispersioni delle favolose raccolte artistiche. Come si è capito meglio dagli studi di questi ultimi quarant’anni, il complesso e sfaccettato disegno politico e culturale elaborato dal cardinale Maffeo Barberini (1568- 1644) prima di divenire papa, fu coadiuvato dall’azione infaticabile di una pletora di letterati, eruditi ed artisti che per più di un decennio lavorarono sotto gli auspici del futuro pontefice alla creazione di un nuovo linguaggio espressivo, di un lessico colto, erudito e visivamente spettacolare. Con quella nuova lingua, composta da novità e tradizione e per così dire “multimediale”, la Santa Sede riuscì a riconquistare una certa supremazia in Europa vincendo, almeno esteticamente, la “battaglia della Fede”. Infatti, tra il 1623 e il 1633, nel suo primo decennio di regno, Urbano VIII poté rilanciare la supremazia della Corte di Roma non solo grazie un’efficace e sorprendente politica estera, ma conferendo quell’ indelebile spinta alla lunga fioritura delle arti romane protrattasi per tutto il secolo diciassettesimo. La ricerca profonda nel sapere antico e moderno promossa dalla Corte di Roma portò all’affermazione della cultura letteraria come delle arti visive e all’invenzione del nuovo, grandioso idioma del barocco. A seguito di questa Barberiniana speriamo di veder presto altre raccolte dedicate allo studio di uno dei periodi più ricchi e diversificati della nostra storia, quando Roma era ancora la protagonista indiscussa della creazione artistica europea. Saggi di: Laura Bartoni, Veronica Carpita, Maria Celeste Cola, Miriam Di Penta, Dario Iacolina, Sofia Laurenti, Loredana Lorizzo, Maria Cristina Paoluzzi, Stefano Pierguidi, Francesco Solinas, Alessandro Spila, Saverio Sturm, Marisa Tabarrini
In Arcadia. Saggi di storia delle arti per Elisa Debenedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2024
pagine: 456
Allieva di Giulio Carlo Argan e per molti anni docente alla Sapienza Università di Roma, Elisa Debenedetti ha contribuito in modo significativo agli studi sulle arti del XVIII secolo, indagate in tutte le diverse componenti. A partire dal 1968, periodo in cui le arti del secolo dei lumi non godevano di particolare attenzione, Elisa inaugura un filone di ricerca che non ha mai smesso di perseguire e che continua ad arricchire con passione e costanza. Tra i principali contributi ricordiamo le monografie su Giuseppe Valadier (1979 e 1985) e Carlo Marchionni (2016), ma anche i numerosi approfondimenti dedicati alla pittura e all’architettura di Roma tardobarocca e neoclassica, al cardinale Alessandro Albani e alla sua villa (1980), alla schedatura e analisi della ricchissima collezione Lanciani di grafica (2017).
I Ruspoli. L'ascesa di una famiglia a Roma e la creazione artistica tra Barocco e Neoclassico
Maria Celeste Cola
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2019
pagine: 560
Il volume ricostruisce la storia di una illustre famiglia italiana evidenziandone il ruolo di primo piano svolto a Roma tra il Cinquecento e l'Ottocento. Sulla base di una capillare ricerca documentaria condotta nell'archivio Ruspoli-Marescotti e negli archivi e biblioteche di Firenze, Siena e Londra, il libro percorre l'affascinante storia della famiglia attraverso l'osservatorio privilegiato dell'eccezionale committenza artistica rivolta dai Ruspoli alle arti decorative e ornamentali, al teatro e alla musica. Committenza e mecenatismo che contraddistinsero la vorticosa ascesa sociale e politica dell'Eccellentissima Casa e determinarono la fioritura della cultura barocca e la diffusione del gusto romano in Europa. Le sorprendenti biografie e le storie personali emerse dai carteggi e dai documenti hanno consentito d'intessere la storia politica e sociale della famiglia, come quella della città e degli artisti, architetti, pittori, scultori e musicisti scelti, privilegiati e beneficiati dai Ruspoli tra Rinascimento e Neoclassico. Sullo sfondo dei cantieri pittorici e della creazione delle raccolte d'arte destinate all'allestimento dei palazzi e delle loro residenze trapelano i rapporti politici ed economici con i rappresentanti dell'antica aristocrazia capitolina e con i vertici della Chiesa. Il lungo racconto si snoda nei diversi momenti cruciali della storia familiare, dall'ascesa durante il regno di Paolo V Borghese, alle varie e numerose attività finanziarie di Bartolomeo II sino alle relazioni favorite con Clemente XI Albani, l'amicizia con i papi parenti Innocenzo XIII Conti e Benedetto XIII Orsini, i rapporti privilegiati con la corte di Vienna e l'affermazione sulla scena internazionale alla fine del Settecento.
Palazzo Valentini a Roma. La committenza Zambeccari, Boncompagni, Bonelli tra Cinquecento e Settecento
Maria Celeste Cola
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 272
Sulla base di una inedita ricognizione archivistica, il volume ricostruisce la storia del cantiere di palazzo Bonelli-Valentini, mettendo in evidenza non solo gli episodi di committenza architettonica ma anche gli apporti culturali delle diverse figure che si sono avvicendate nella gestione materiale dell'immobile in qualità di proprietari, eredi o locatari. Diviso in due parti e seguito da un ricco apparato documentario il libro indaga nei primi tre capitoli la storia e le vicende biografiche dei principali membri delle famiglie Zambeccari, Boncompagni e Bonelli, riservando particolare attenzione allo studio della collezione dei dipinti del cardinale Michele Bonelli e alla sua rapida dispersione alla fine del Cinquecento. Segue la storia del cantiere architettonico che - alla luce di nuovi dati documentari e visivi ricostruisce - il ruolo svolto nella fabbrica dagli architetti Domenico Paganelli, Francesco Righi, Carlo Francesco Bizzaccheri e Francesco Rosa. Le schede storiche relative alle unità immobiliari nell'area insediativa del palazzo e l'appendice documentaria consentono infine notevoli approfondimenti sulla committenza dei cardinali Michele e Carlo Bonelli tra Cinque e Settecento.
Mostrare il sapere. Collezioni scientifiche, studioli e raccolte d'arte a Roma in età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Musei Vaticani
anno edizione: 2022
pagine: 464
Le collezioni scientifiche e le raccolte d'arte sorte a Roma tra Sei e Settecento sono il fulcro di questo terzo volume della collana Dentro il Palazzo, nata dalla collaborazione tra Musei Vaticani, Sapienza - Università di Roma e Getty Research Institute di Los Angeles. Quattro le aree tematiche di cui si compone il libro. La prima è dedicata alle monete e alle gemme preziose custodite negli studioli dei palazzi nobiliari romani. La seconda è invece incentrata sulle raccolte botaniche e zoologiche che arricchivano con piante e animali esotici i giardini e i serragli delle dimore aristocratiche dello Stato Pontificio e del Granducato di Toscana. Segue una sezione che analizza orologi, cannocchiali e telescopi, oggetti d'elezione del collezionismo scientifico e al contempo status symbol per i membri delle élite cittadine. L'ultima parte è dedicata alla declinazione moderna del concetto di Wunderkammer tra arte e letteratura. In coda al volume, quattro schede analizzano alcune raccolte divenute iconiche come, ad esempio, quella del cardinal Scipione Borghese o la biblioteca di Alderano Cybo. L'apparato fotografico restituisce intatto il fascino e la raffinatezza di queste camere delle rarità, veri e propri "ricettacoli delle meraviglie", nate dalla passione collezionistica di nobili ed eruditi di età moderna.

