Libri di Mary Shelley
Frankenstein
Mary Shelley
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 250
Nel 1816 Lord Byron, durante una sera tempestosa nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti - Mary e Percy Shelley, e William Polidori - di scrivere, per gioco, cun racconto dell'orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita: l'angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua autonomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell'orrore in cui il mostro è più umano del suo creatore. Introduzione di Nadia Fusini.
Frankenstein
Mary Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2012
pagine: 430
"Mary Shelley ha voluto metterci brutalmente davanti ad alcune domande: l'uomo potrà, prima o poi, creare la vita? O meglio: l'uomo potrà mai sconfiggere la morte? E ancora: che cosa rende veramente umana una persona? L'intelligenza? La bellezza? L'amore? Io credo che siano questi interrogativi, che affiorano qua e là per tutta la vicenda, a rendere questo libro un classico." (dall'introduzione di Roberto Pavanello) Età di lettura: da 10 anni.
Frankenstein. Dominoes. Livello 1
Mary Shelley
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Oxford University Press
anno edizione: 2014
Storia di un viaggio di sei settimane (1817). Testo inglese a fronte
Mary Shelley, Percy Bysshe Shelley
Libro
editore: Aletheia
anno edizione: 2000
pagine: 122
Frankenstein
Mary Shelley
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2016
pagine: 201
Frutto perverso degli esperimenti di uno scienziato "apprendista stregone", espressione di una visione apocalittica della scienza, la creatura di Frankenstein è tuttora la raffigurazione del "mostro" per eccellenza, materializzazione vivente delle nostre paure. Mary Shelley, cresciuta in un ambiente intellettuale di prim'ordine (nell'Inghilterra tra Sette e Ottocento), scrive - ispirandosi ai miti di Faust e Prometeo - uno dei più famosi bestseller di ogni tempo, che fin dal suo apparire (1818) suscita grandissima impressione e scandalo, guadagnandosi migliaia di lettori e rendendo di colpo famoso il nome della sua autrice. Oggi Frankenstein fa ormai parte (grazie anche alle numerosissime trasposizioni cinematografiche, fra cui quella di Kenneth Branagh, con Robert De Niro, prodotta da Francis Ford Coppola) dell'immaginario collettivo: una "porta oscura" della nostra mente dietro la quale - come ebbe a scrivere J. Sheridan Le Fanu - "il mortale e l'immortale fanno prematura conoscenza". Introduzione di Riccardo Reim.

