Libri di Maurizio Antonioli
Errico Malatesta, l'organizzazione operaia e il sindacalismo
Maurizio Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 200
Esiste un nesso tra la storia degli anarchici e del movimento operaio? I primi spesso sono confinati nell’utopia della rivoluzione spontanea e catastrofica o peggio ancora equiparati a un semplice fenomeno di violenza politica, espressione di minoranze arrabbiate. In realtà la storia dell’anarchismo è fortemente intrecciata con quella del movimento operaio e delle sue organizzazioni sindacali. La lunga riflessione di Errico Malatesta – una delle figure più interessanti e importanti dell’anarchismo cosmopolita e internazionalista tra ’800 e ’900 – è la migliore testimonianza di tale rapporto. I libertari italiani, tra la Prima internazionale e gli anni Venti del ’900, sono stati tra i protagonisti delle lotte di rivendicazione del proletariato senza mai dimenticare la propria identità politica, pur se la logica strettamente sindacale non era sempre assimilabile a quella anarchica. In Italia i socialisti-anarchici si sono ripetutamente sforzati di dare vita a una trama organizzativa di ampio respiro geografico anche fuori dai confini nazionali considerando importante l’intervento nel mondo del lavoro come mezzo per l’emancipazione economica dei lavoratori dal capitale e dallo Stato.
Un'ardua gioconda utopia. Il «Prometeo liberato», simboli e miti degli anarchici tra '800 e '900
Maurizio Antonioli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 157
L'anarchismo in Italia è stato un movimento politico e sociale che ha profondamente caratterizzato l'età classica della storia del movimento operaio e socialista. Ma come è stato possibile il suo radicamento in importanti settori del proletariato? Si può rileggerne la storia non tanto attraverso l'adesione a un preciso programma politico, ma individuando una molteplicità di personaggi, simboli e vettori che hanno caratterizzato la sua immagine collettiva? È possibile dare un'interpretazione del suo percorso a partire dall'analisi di alcuni personaggi ed eventi che hanno sicuramente alimentato l'immaginario sociale libertario? A tali domande risponde in parte questo volume che raccoglie una serie di saggi che hanno a che fare con singole persone del milieu anarchiste. Non si tratta tuttavia di biografie in senso stretto, ma dell'utilizzo dell'elemento biografico ai fini della ricostruzione di ampi frammenti dell'immaginario collettivo simbolico dell'epoca (come nel caso di Ferrer, Bresci e Gori) oppure di reti di relazione (l'universo dei noms de plume) o di fasi e piccole porzioni di fenomeni allora rilevanti come l'emigrazione politica.
Figli dell'officina. Anarchismo, sindacalismo e movimento operaio tra Ottocento e Novecento
Maurizio Antonioli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 190
Riformisti e rivoluzionari. La Camera del lavoro di Milano dalle origini alla grande guerra
Maurizio Antonioli, Jorge Torre Santos
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 304
Le camere del lavoro hanno a lungo rappresentato dei punti fermi nell'evoluzione organizzativa e politica del movimento operaio. Presenza forte nella fisionomia stessa dei centri urbani, sono state un punto imprescindibile di riferimento per intere generazioni di lavoratori. In tale ottica la Camera del lavoro di Milano è certamente stata una delle istituzioni più prestigiose del sindacalismo italiano e, nel contempo, il modello ispiratore di analoghe esperienze sul territorio nazionale. Il volume propone un'analisi puntuale delle vicende che vanno dal processo di costituzione della Camera del lavoro, nel 1891, alla Grande guerra, attraversando la crisi di fine secolo, lo sciopero generale del 1904 e le acute tensioni sociali che precedettero il conflitto europeo, con una particolare attenzione alle dinamiche organizzative e alla formazione dei quadri dirigenti di un movimento sindacale che, pur nella sua dimensione locale, era costantemente proiettato sul più ampio schermo dell'intero Paese.
Sentinelle perdute. Gli anarchici, la morte, la guerra
Maurizio Antonioli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 216
Nella pubblicistica, nella poesia, nella canzone anarchica la morte è un'immagine familiare, quasi invocata. Ma di quale morte si parla, la morte di chi? Tenendo nel mirino tale interrogativo, Antonioli rintraccia alcune stimolanti risposte indagando la produzione culturale del movimento, in particolare le sue espressioni meno "impegnate". Nel garibaldinismo di fine ottocento, nel rapporto con D'Annunzio, nell'interventismo e nell'antimilitarismo all'epoca della Prima guerra mondiale prendono forma diverse immagini della morte, comuni all'immaginario anarchico e popolare. La morte delle "vittime invendicate" dell'ingiustizia sociale, quella del nemico "borghese, sfruttatore, papa o re", ma soprattutto quella di chi cade combattendo per l'ideale: il titano, l'eroe, il martire. Bruno, Caserio, Ferrer, Gori: un pantheon di "cavalieri dell'ideale" ma anche di "cavalieri della morte e del dolore". E una morte che, da sacrificio in vista della vittoria, si trasforma anche in morte "per nulla", "bella e vendicatrice".