Libri di Mauro Corona
Il soffio del gallo forcello
Mauro Corona
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 56
Con l’arrivo della stagione gentile, che restituisce il fiato dopo i rigori dell’inverno, un padre e un figlio camminano nei boschi ancora avvolti dal buio. Con il passo lento di chi conosce i tempi della Natura, l’uomo è pronto a tramandare al ragazzo la sua eredità brutale. Vanno incontro all’alba, perché è in quelle prime luci del giorno che il gallo forcello si svela e, mosso da un istinto d’amore, asseconda la propria morte. Come un’iniziazione alla forza del suo narrare, il primo racconto di Mauro Corona, scritto oltre trent’anni fa, ha in sé tutta la feroce poesia che farà di lui uno degli autori più amati della narrativa contemporanea.
Come sasso nella corrente
Mauro Corona
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 210
In una stanza immersa nella penombra un donna, giunta all'autunno della vita, si muove lentamente appoggiandosi a un bastone. Intorno a lei sculture di ogni tipo. La donna le sfiora e insegue il ricordo di un uomo. Un uomo schivo, selvatico, che però ha saputo rendere eterno nel legno il sentimento che li ha uniti. Ogni statua evoca un episodio della vita avventurosa che quell'uomo ha vissuto e amava condividere con lei, le difficoltà di un'infanzia di povertà e abbandoni, in cui la più grande gioia era stare con i fratelli e i nonni attorno al fuoco, la sera, imparando a intagliare legno, o sentire la vibrante intensità della natura durante una battuta di caccia. Ogni angolo arrotondato delle sculture fa affiorare in maniera dirompente l'orgoglio e la rabbia di quel giovane che, crescendo, aveva voglia di farcela da solo, cancellando le ombre del passato che lo tormentavano. Ma quei profili, quelle figure che ancora profumano di bosco, raccontano anche che l'amore può trovare pieno compimento solamente nella trasfigurazione, nel sogno, perché l'unica via per non rovinare quel sentimento vero e cristallino è allontanarlo dalle mani dell'uomo che, nella sua intrinseca incapacità di essere felice, finirebbe inevitabilmente per sprecarlo. Dai boschi che Mauro Corona ci ha insegnato ad ascoltare e ad amare si leva in questo romanzo una voce nuova, per molti versi inaspettata, a tratti dolente ma non perciò men energica.
Il volo della martora
Mauro Corona
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 196
9 ottobre 1963, ore 22.39: 270 milioni di metri cubi di terra si staccano dal monte Toc e precipitano nel lago artificiale formato dalla diga del Vajont, sollevando un'onda che spazza la valle, travolgendo boschi, case e vite umane. Mauro Corona, che all'epoca della tragedia era poco più che un bambino, fa rivivere in queste pagine quel mondo scomparso. E lo fa attraverso ventisei racconti che raffigurano le vicende di uomini e donne semplici, ma anche di animali, di alberi e di rocce. Storie di fatica e sofferenza, il ritratto di un universo scomparso, custodito con amore nella memoria dell'autore.
L'ultimo sorso. Vita di Celio
Mauro Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 204
Rocciatore, taglialegna, scalpellino, minatore, apicoltore: chi è Celio? Insofferente alle persone fino alla misantropia, si rifugia in se stesso, nell'ermeticità del dialetto ladino e nell'abbraccio ambiguo dell'alcol, che lo stringerà per tutta la vita, fino al delirio e alla morte. In quest'uomo, conosciuto durante la problematica infanzia e quarant'anni più vecchio di lui, l'autore troverà un inaspettato mentore, una protezione dalle violenze perpetrate dal padre, una via d'accesso privilegiata ai misteri e alla saggezza della natura, rivelatasi solamente per lui. Nel racconto, Mauro Corona si riscopre bambino, mettendo nero su bianco le parole - sempre misurate, mai lasciate al caso - dell'anziano amico e compagno di bevute, alla ricerca delle radici di un male di vivere sempre scacciato e mai sopito, nel duro e apparentemente impenetrabile cuore da montanaro. Una scrittura aspra, nervosa e autentica al pari del protagonista di questo romanzo, un libro che tiene viva la fiamma del ricordo e fa luce sul potere dell'amicizia, rara e inafferrabile ma capace di farsi salvifica nell'ostilità e nell'indifferenza del mondo.
Il ritorno del lupo. Storie, leggende, miti dalla Mongolia al Cervino
Aimé Maquignaz
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il lupo è indubbiamente uno degli animali più affascinanti della terra: selvaggio, predatore, difficile da controllare, spesso imprevedibile, impossibile da ammaestrare. A lui Aimé Maquignaz, grande avventuriero, artista e sublime conoscitore di montagne, dedica questo libro. E lo fa con uno stile schietto e diretto, in cui si evince la sua grande passione e il suo grande amore per questo animale. Maquignaz non si limita a raccontare come e perché i lupi sono tornati nei boschi italiani, dal Gran Paradiso al Cervino, e in quelli francesi, tedeschi e austriaci, dopo essere stati quasi sterminati, ma ci fa conoscere i lupi per noi più lontani, dalla Mongolia e la Siberia al Canada.
La voce degli uomini freddi
Mauro Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 235
C'è un popolo che vive di stenti in una terra ostile. Una terra in cui nevica sempre, anche d'estate, le valanghe incombono dalle giogaie dei monti e le api sono bianche. E gli uomini hanno la carnagione pallida, il carattere chiuso, le parole congelate in bocca. Però è gente capace di riconoscenza, di solidarietà silenziosa, uomini e donne con un istinto operoso che li fa resistere senza lamentarsi, anzi, addirittura lavorare con creativa alacrità, con una fierezza gioiosa, talvolta, pronti a godere dei rari momenti di requie, della bellezza severa del paesaggio, della voce allegra del loro "campo liquido", il torrente che, scorrendo sul fondo della valle, dà impulso a segherie e mulini. Il torrente è una delle voci di questi uomini freddi solo all'apparenza, ed è l'acqua - neve allo stato liquido, si potrebbe dire, che, se da un lato mette in moto tutte le attività, dall'altro innesca il dramma che sta sospeso su quelle vite grame eppure, in qualche modo, felici. Corona ci ha abituato alle narrazioni corali, alle epopee umili di gente che avanza compatta con le proprie storie senza storia solo perché nessuno ha voluto abbassare l'orecchio al livello del suolo per ascoltarne la voce flebile eppure emozionante. Vite che, come scriveva Ungaretti dei morti: "Non fanno più rumore del crescere dell'erba, lieta dove non passa l'uomo". All'armonia di una vita aspra ma equilibrata si contrappone il ritmo disumano delle "città fumanti"...
I fantasmi di pietra
Mauro Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 278
Erto. Un paese abbandonato, silenzioso, fermato in un'istantanea il 9 ottobre 1963, quando il fianco del monte Toc precipitò nell'invaso del Vajont. Eppure quelle case, quelle cucine, quelle stalle, di cui restano solo i muri insidiati dall'abbraccio delle edere e delle ortiche, sono ancora abitate. E una popolazione di fantasmi che Mauro Corona suscita ripercorrendo porta a porta, casa per casa, le quattro strade deserte che un tempo risuonavano di voci, del rumore degli strumenti di lavoro, della vita di ogni giorno. Una tazza, una falce, una gerla, un secchio da mungitura, una bottiglia lasciata a metà di quel vino che dava forza e smemoratezza, ogni oggetto richiama in vita, nella memoria dell'autore, un personaggio, un fatto buffo o tragico, una leggenda, una storia d'amore o di terrore. Ne nasce un racconto commovente ed esaltante che si snoda lungo l'arco delle quattro stagioni mentre uomini, animali, piante e cose, ognuno riaccende la propria scintilla di vita.
Il volo della martora
Mauro Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 179
9 ottobre 1963, ore 22.39: 270 milioni di metri cubi di terra e roccia si staccarono dal monte Toc e precipitarono nel lago formato dalla diga del Vajont, sollevando un'onda alta 70 metri che spazzò la valle, travolgendo boschi, case, vite umane. I morti furono quasi duemila. Insieme alle loro esistenze andò perduto un intero mondo, un mondo che rivive in queste pagine grazie alla voce di Mauro Corona, appassionato cantore delle sue montagne, all'epoca della tragedia poco più che un bambino. Ventisei racconti che insieme dipingono in un grande affresco le vicende di uomini e donne semplici, ma anche di animali, di alberi e di rocce: «storie brevi, in cui il tempo e lo spazio si dilatano, sino ad abbracciare lontananze remote, odissee di personaggi sanguigni e irregolari, nomadi dell'anima eppure tenacemente fedeli al ricordo di un luogo, a un dettaglio, a un gesto, a un sentimento, provato una volta e per sempre», come li ha definiti Claudio Magris. Prefazione di Claudio Magris.
I misteri della montagna
Mauro Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 240
Non tutti hanno la capacità di comprendere fino in fondo i segreti della montagna. Vedono le cime come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore, ammassi di pietre inutili sorti per un capriccio del tempo. Basta, però, alzare lo sguardo ed essere sovrastati dall'imponenza del mare verticale, con i suoi milioni di granelli di sabbia, per sentire nascere lo stupore. Lo stupore che genera domande. Le domande che generano misteri: chi ci sarà lassù? Vi abita qualcuno? E, se esiste, come sarà fatto? Nei boschi, tra le rocce, dentro l'alba, sotto le foglie, sulle vette ancora inesplorate. Là dormono i segreti della montagna. Mauro Corona ci accompagna ancora una volta a scoprirli, tendendoci la mano, aiutandoci a salire. E se, in solitudine, saremo capaci di avvertire le presenze nascoste nel buio, avremo fatto il passo decisivo per capire che inseguire i misteri della montagna non vuol dire nient'altro che ricercare noi stessi, andando alle origini delle nostre paure.
Nel muro
Mauro Corona
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 288
Nel fitto di un bosco di uno dei monti dell'Italia settentrionale un uomo ritrova una baita appartenuta ai suoi antenati. Decide di ristrutturarla, per andarci a vivere e sfuggire così alla crudeltà del mondo che lo circonda. Ma, mentre lavora, un colpo di piccone bene assestato cambia per sempre la sua vita. Dietro la calce, in un'intercapedine del muro, trova i corpi mummificati di tre donne. E si accorge che sulla loro carne sono stati incisi dei segni, quasi lettere dell'alfabeto di una lingua misteriosa e sconosciuta. Qual è la storia delle tre donne? Chi le ha nascoste lì? Qual è il terribile messaggio che quelle lettere vogliono comunicare? Ed è possibile che la cerva dagli occhi buoni che sbuca ogni sera dal bosco voglia davvero proteggere l'uomo e rivelargli qualcosa? Mentre le tre mummie cominciano a infestare i suoi pensieri e i suoi sogni, trasformandoli in incubi e allucinazioni, l'uomo si mette alla ricerca della verità, una ricerca che può portarlo alla perdizione definitiva o alla salvezza. O forse a entrambe. Mauro Corona, dopo anni in cui si era dedicato a forme più brevi, torna al romanzo vero e proprio. E lo fa con un libro che racconta la maestosità della natura e la cattiveria degli uomini, denso di immagini - per esempio quella del pivason, l'uccello-vampiro, e del suo spaventoso verso, presagio di morte - e di momenti di lirismo, come la scena in cui il protagonista scende in una foiba e dentro una pozza d'acqua scopre un piccolo essere di cui si sente improvvisamente e inaspettatamente fratello. Con "Nel muro", Corona torna a raccontare i boschi, gli animali e gli uomini della sua terra.
La ballata della donna ertana
Mauro Corona
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 81
Dopo aver celebrato le sue montagne e i loro segreti e aver dato vita a personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce a una donna, per raccontarne la vita costellata di sventure ma sorretta da un incrollabile coraggio. Come tante madri e mogli vissute in società patriarcali, la protagonista di questa ballata è tormentata dalla fatica dei giorni e dalla brutalità degli uomini: alle spalle ha il lavoro nei campi o dentro casa, gli abusi di un marito violento, anni svuotati di ogni gioia tranne l'amore per i figli. Davanti a sé nessuna speranza, se non l'attesa della morte per "mettere le ali e volare in paradiso". Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese per costruire una diga, portando finalmente un po' di benessere... Ancora non sa, la donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio quella diga a provocare l'apocalisse. In questa grande ballata Mauro Corona canta la forza e l'orgoglio di tutte le donne capaci di affrontare a testa alta le durezze del destino e lo fa attingendo al dialetto della sua terra, una lingua impastata di sudore e sangue, schioccante come i rami che si spezzano sotto il peso della neve, dolce come la carezza di una madre.
L'ombra del bastone
Mauro Corona
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 276
Un grosso quaderno nero, di quelli usati per tenere i conti del latte da cagliare, giunge tra le mani di Mauro Corona. Porta in calce la data 1920 ed è consunto, le pagine appiccicate l'una all'altra. Quando con la punta del temperino infilata tra foglio e foglio Corona riesce ad aprirlo, si trova davanti un romanzo inatteso: la storia di Raggio e di Zino, di Maddalena Mora e di Neve, la bambina di ghiaccio, di tutti coloro che lassù, sui monti di Erto, lo hanno preceduto. Nel quaderno nero ci sono i "Malavoglia del Friuli" e la figura indimenticabile della strega Melissa che tra i branchi di capre e i campi di fieno che sovrastano il Vajont, porta a termine una lotta perduta contro il destino, folle di sesso e di dolore.