Libri di Milos Crnjanski
Diario di un reduce
Milos Crnjanski
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2020
pagine: 135
Petar Rajic è un giovane soldato serbo dell'esercito austroungarico, colto, sensibile, disincantato, che dopo lo spartiacque della Prima Guerra Mondiale vive lo straniamento di chi è costretto a sentirsi sempre "fuori posto". Il diario di Rajic è il racconto della sua realtà interiore ed esteriore: di un amore nato sul letto d'ospedale, del legame tra un figlio e una madre, dello stordimento della trincea. Tra i fischi dei proiettili nell'inferno dei campi di battaglia italiani e galiziani, la noia della vita matrimoniale in una città di provincia in Serbia e l'azzurro litorale adriatico, è la storia del tormentato girovagare a cui sono condannati tutti i reduci, nel loro perpetuo e impossibile ritorno verso casa.
Romanzo di Londra
Milos Crnjanski
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 908
Dopo anni di peregrinazioni in Europa, conseguenti alla fuga dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre e la guerra civile, il principe Nikolaj Rodionovic Repnin e sua moglie Nadja, segnati dagli eventi della seconda guerra mondiale, conducono a Londra una vita ai margini, tra quotidiane umiliazioni, in cui il progressivo depauperamento materiale si accompagna alla prostrazione spirituale. Sono emigrati, profughi, displaced persons. Ma mentre Nadja vuole vivere, Repnin non riesce a farlo al di fuori dei propri ricordi. In un’atmosfera di eterno dopoguerra, da cui emerge, a tratti, la Swinging London dei primi anni Sessanta del secolo scorso, in un continuo gioco di specchi tra la figura del principe e quella dello stesso autore e i rimandi alla storia che irrompe e si riverbera nella storia di un uomo, Crnjanski restituisce al lettore un affresco in cui l’esilio diventa destino. Postfazione di Bosidar Stanisic.
Migrazioni
Milos Crnjanski
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 1076
"Migrazioni", epos possente dove si mescolano i destini di alcuni singoli e quelli di un intero popolo - i serbi che nel Settecento abitano la terra della Vojvodina, al confine tra l'Impero austroungarico e quello ottomano -, è dominato da un senso di smarrimento e di sradicamento, dalla nostalgia di ogni patria perduta e dal sogno di ogni terra promessa, nonché dalla percezione di un fluire perenne, cieco e rabbioso, di correnti sotterranee che bagnano le radici della Storia.
Migrazioni. Volume Vol. 2
Milos Crnjanski
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 870
La prima parte di "Migrazioni" si chiudeva con il ritorno del nobile Vuk Isakovic dalla guerra, all'inizio dell'estate 1745. Siamo ora nell'anno 1752: il governo di Maria Teresa ha deciso la smobilitazione delle truppe serbe e quel sogno - raggiungere una nuova patria, una terra slava, la Russia - viene raccolto dal nipote di Vuk, Pavle Isakovic. Sarà lui a guidare il suo popolo attraverso le steppe, i fiumi, le foreste e i laghi dell'Est. Ma solo per scoprire che nulla è come doveva essere, e che la terra promessa non esiste: mai Pavle potrà convincersi che "un'acacia sul Don o sul Begej è sempre un'acacia".
Il diario di Carnojevic
Milos Crnjanski
Libro: Copertina morbida
editore: ADV Advertising Company
anno edizione: 2014
pagine: 118
"Il Diario di Carnojevic" è un libro febbrile, rapito, scritto sui ricordi d'infanzia nella provincia danubiana vojvodinese e il presente di morte esperita nella guerra. Né si può scegliere tra le due fascinazioni. Entrambe le narrazioni sovrapposte così energiche, così piene. Da una parte l'irruzione in scena delle anonime comparse di un mondo contadino remoto e delle sue gerarchie sociali e religiose, dall'altra la serialità dei soldati, la numerazione della loro scomparsa, l'anonimato funebre delle loro divise. Milos Crnjanski apre qui il laboratorio della sua originale scrittura: tra autoctonia balcanica e rapporto con l'avanguardia europea, tra forza della rappresentazione di realtà e simbolismi. Troverà infatti il lettore qui anche le tracce di quel manifesto "sumatraista" che Crnjanski scrive - rifiuto della Storia e profezia di un mondo naturale incontaminato e altro.