Libri di Moira Luraschi
Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 368
I maestri dell'ukiyo-e riuniti in un volume che racconta il "mondo fluttuante" del Giappone tra il XVII e il XIX secolo Durante il cosiddetto periodo Edo (1603-1868), il Giappone visse una stagione storica e artistica particolarmente feconda; la sua influenza varcò le frontiere dell'arcipelago per giungere fino in Occidente, dove diede vita a una vera e propria passione per l'estetica e la cultura giapponese. Il termine ukiyo-e, che significa "immagini del mondo fluttuante", si riferisce alle stampe xilografiche a colori nate nel periodo Edo dall'incontro fra il talento di pittori quali Utamaro, Hokusai e Hiroshige e l'assoluta maestria di incisori di matrici e stampatori. Queste stampe sono l'espressione estetica più alta di quella che potrebbe essere definita una civiltà del piacere: non un piacere edonistico, bensì il frutto della consapevolezza che i piaceri della vita, in quanto effimeri, devono essere pienamente vissuti. Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere permette di scoprire il mondo delle stampe giapponesi dell'ukiyo-e attraverso centinaia di opere e i temi che le caratterizzano: dalle eleganti bellezze femminili, ai delicati fiori e uccelli, dai celebri attori del kabuki ai valorosi samurai fino alle stampe erotiche, con la loro spensierata celebrazione dell'amore. Il percorso è articolato in nove sezioni tematiche che riuniscono una trentina di disegni preparatori, una ventina di paesaggi e altrettante scene di fiori e uccelli, circa quaranta ritratti di attori del kabuki, oltre a una quarantina di stampe di "belle donne", circa cinquanta stampe e libri erotici e una ventina di stampe di guerrieri ed eroi.
Giappone arte e vita. La collezione Montgomery
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 288
Un viaggio interiore nella bellezza della semplicità attraverso i capolavori di una delle maggiori e più conosciute raccolte di arte giapponese. Tra i molti modi in cui ci si può avvicinare a un paese lontano ci sono lo studio, il viaggio e una sensibilità speciale che permettono a una persona di interpretare distintamente le ragioni di una cultura. Nel caso di Jeffrey Montgomery e della sua splendida collezione tutti e tre questi elementi interagiscono in modo sorprendentemente armonioso. Le opere che ha raccolto nel corso della sua vita conducono al cuore stesso dell'arte giapponese, accompagnandoci in un viaggio affascinante alla scoperta degli ideali estetici di una civiltà che risale a millenni fa. Pubblicato in occasione della straordinaria mostra a Lugano, il volume presenta oltre centosessanta opere risalenti al periodo fra il XII e il XX secolo - tra cui tessuti, arredi, dipinti, oggetti di culto e del quotidiano - accuratamente selezionate tra gli oltre mille oggetti raccolti nel corso di una vita da Jeffrey Montgomery. Rinomata in tutto il mondo, la Collezione Montgomery manifesta una straordinaria ricchezza e una sostanza singolarissima: è "orientale", e al contempo esprime una cultura "popolare", riletta in termine estetici elevatissimi dalla scelta elegante e raffinata del collezionista che vi ha dedicato la sua vita. Curato da Francesco Paolo Campione, in collaborazione con Moira Luraschi, Japan Arts and Life riunisce i contributi di Francesco Paolo Campione (Un viaggio impermanente tra arte e vita); Matthi Forrer (Le collezioni di oggetti d'arte giapponese); Rossella Menegazzo (L'altro volto del Giappone. La Collezione Jeffrey Montgomery tra arte, artigianato e folclore); Giorgio Amitrano (Il Giappone, la bellezza e noi); Imogen Heitmann (Museografia di un'esposizione d'arte giapponese). Seguono il catalogo e le schede delle opere, curate da Moira Luraschi e suddivise in sezioni tematiche (Dipinti; Oggetti tessuti; Ganci e contrappesi; Ceramiche; Tessuti; Lanterne; Maschere; Mobili; Segni; Bollitori e versatori; Sculture; Lacche). Francesco Paolo Campione insegna Antropologia culturale e Antropologia dell'Arte all'Università degli Studi dell'Insubria ed è direttore del Museo delle Culture di Lugano. Monica Luraschi, antropologa, è responsabile delle collezioni giapponesi e del fondo fotografico della Scuola di Yokohama al MUSEC.
Marocco. Roberto Polillo. Fotografie 2005-2018. Catalogo della mostra (Lugano, 7 marzo-6 settembre 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il volume raccoglie una selezione di fotografie scattate da Roberto Polillo (Milano, 1946) durante sette diversi viaggi compiuti in Marocco tra la fine del 2005 e il 2018. Opere di grande suggestione, che rappresentano un importante traguardo nel percorso di ricerca del fotografo: Polillo infatti ha messo a punto negli anni una particolare tecnica che porta l'immagine ad avere un effetto mosso – come fosse il riflesso di una percezione alterata – dagli esiti impressionisti. Grazie a questo linguaggio fortemente caratterizzato, Polillo – fotografo viaggiatore come lui stesso si definisce, e nome noto nel mondo del jazz – attinge al fascino tramandato dall'Orientalismo e lo supera, consegnandoci un racconto dei luoghi visitati che, lontano dagli stereotipi dell'immaginario comune, ne immortala il genius loci, cogliendo in uno scatto lo spirito che sta dietro a ciò che si vede. Testi di Francesco Paolo Campione, Roberto Polillo, Moira Luraschi, Imogen Heitmann.