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Libri di Paola Bacuzzi

Epistolario (1962-1978)

Epistolario (1962-1978)

Antonio Calderara

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2024

pagine: 128

Antonio Calderara (Abbiategrasso 1903-Vacciago 1978) elaborò il suo linguaggio espressivo nel vivace contesto milanese, passando da un primo periodo figurativo, influenzato dal gruppo Novecento e dal Realismo magico ma anche da Morandi, Guidi e Donghi, ad uno astratto, in linea con le ricerche di grandi maestri internazionali, come Albers, Mavigner e Bill, e con i lavori di Gruppo 1, Punto, Nuove Tendenze e Zero. Il volume, a cura di Paola Bacuzzi ed Eraldo Misserini, raccoglie gli scambi epistolari tra Calderara, artisti italiani e stranieri – come Fontana, Dadamaino, Alviani, De Lussigny –, critici, studiosi e direttori di gallerie – come Argan, Fagiolo dell’Arco, Belloli, Bucarelli. Questa selezione di lettere, conservate nell’archivio Calderara e finora inedite, rende testimonianza della ricchezza e varietà delle relazioni dell’artista, in cui emergono confronti sulla poetica, commenti sul contesto artistico italiano ed europeo degli anni sessanta e settanta, racconti dell’origine della Collezione Calderara di Vacciago, ma anche condivisione di momenti di vita personale con chi gli era divenuto amico. Ne emerge il ritratto di un uomo libero, curioso, sempre alla ricerca, aperto al dialogo e alla novità. Calderara non ha lasciato testi teorici, queste lettere costituiscono dunque una preziosa testimonianza delle sue idee e della sua poetica, diventando uno strumento fondamentale per una maggior conoscenza e comprensione dell’uomo e dell’artista.
15,00

Antonio Calderara 1903-1978. Ediz. italiana e inglese

Antonio Calderara 1903-1978. Ediz. italiana e inglese

Paola Bacuzzi, Luciano Caramel, Eraldo Misserini

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2013

pagine: 288

"Ripenso al mio lavoro di molti anni. Ricordo mentalmente tutte le mie pitture e con soddisfazione posso dire che la mia pittura di oggi è ancora la mia pittura di ieri". La vicenda pittorica di Antonio Calderara, che si può ripercorrere in queste pagine ricche di inediti, appare estremamente vasta (oltre sessant'anni) e tutt'altro che uniforme. Eppure non è possibile comprendere la dimensione più vera del suo lavoro solo attraverso un'analisi basata esclusivamente sul linguaggio e sulla forma, perché essa trova la sua origine nel profondo bisogno dell'artista di andare all'essenza, di "capire cosa fosse la pittura". Essa non era per lui solo tecnica e mestiere, ma piuttosto "legata a un filo conduttore che si chiama luce", che lo avrebbe portato nella maturità verso un "niente che sia tutto", verso l'"infinito". È qui, dunque, e non nello stile, il registro continuo, mai accantonato o tradito, su cui si svolgono l'unità e la coerenza del pensare e del fare di Calderara.
65,00

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