Libri di Paolo Scandaletti
Dionigi Tettamanzi. Un uomo di fede e di cultura per la Chiesa ambrosiana
Paolo Scandaletti, Rosa M. Serrao
Libro
editore: In Dialogo
anno edizione: 2002
pagine: 304
Antonio da Padova
Paolo Scandaletti
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 1981
pagine: 216
Antonio non faceva politica, ma la sua lotta contro le sopraffazioni e le ingiustizie, mossa da intenti religiosi, serviva anche a ricomporre il tessuto sociale, frantumato dal mito del far denaro. Dalle bolle pontificie del 1231 e del 1232, emanate per esaltarne la santità e proporne il culto, tutto ciò appare già decisamente nitido e spiega i motivi per i quali, oltre ogni consuetudine e dandone garanzia personale ai cardinali titubanti, Gregorio IX lo pose sugli altari in soli undici mesi. Quanto il papa avesse ragione è provato dal "fenomeno antoniano", innescatosi subito dopo la morte e cresciuto per sette secoli e mezzo, sino a fare oggi di Antonio il santo più venerato del mondo.
Storia di Venezia dalle origini ai giorni nostri
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2025
pagine: 384
La grande storia di una città unica al mondo, nata prima dalle mani di pescatori ex contadini e poi da profughi, in quella Laguna che la renderà inespugnabile. Case sull'acqua come non s'era mai visto: calli, campielli e poi palazzi sontuosi, una Piazza e una Basilica che tutto il mondo vede. Undici secoli di storia senza invasioni, un'originale Repubblica aristocratica, la ricchezza dal commercio sui mari, l'arte del governare e del bel vivere, diplomazia e burocrazia invidiate. Marinai, gondolieri e artigiani, dame e cortigiane, condottieri viaggiatori e mercanti, dogi e spioni; e poi pittura, architettura, teatro e musica immortali, feste e carnevali fanno grande questa città-stato. Tappa obbligata nel Grand Tour di ogni europeo illustre. L'unico a non rispettarne la grandezza e a non subirne il fascino è Napoleone, che la depreda oltraggiosamente e ne fa merce di scambio. Da Vienna è trattata con più riguardo, e con l'Italia riprende un po' faticosamente il suo cammino. Inventandosi il nuovo porto e la zona industriale, il Casinò e la Mostra del Cinema, la Biennale d'arte, un grande aeroporto e mille altre iniziative; richiama ancora scrittori e artisti, musicisti e poeti, insieme al bel mondo internazionale e frotte di turisti da ogni dove. Raccontando l'indispensabile di guerre e governanti, qui si vuol dar voce soprattutto ai personaggi piccoli e grandi che con la mente, il cuore e le mani hanno dato vita ad una storia ineguagliabile.
Le professioni dei comunicatori in Italia
Massimo Baldini, Paolo Scandaletti
Libro
editore: UCSI
anno edizione: 2007
pagine: 480
Università e professioni dei comunicatori in Europa
Massimo Baldini, Paolo Scandaletti
Libro
editore: UCSI
anno edizione: 2008
pagine: 580
Storia del giornalismo e della comunicazione
Paolo Scandaletti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2009
pagine: 220
E se per difenderci dall'incalzare della cronaca venisse buona la storia? Quando notizie, immagini e slogan c'inseguono fin dentro le stanze più intime, per farci diventare docili consumatori, allora ci serve l'occhio più vigile, consapevole e dunque libero. Un po' di cultura della comunicazione, da inserire nelle nostre personali culture della vita e della storia. Aiuta questo libro, raccontando in modo ordinato e chiaro cos'è accaduto nel mondo prima che ci capitassimo noi, dove e come è nata la comunicazione fra gli uomini, gli strumenti via via più progrediti e la loro incidenza nello sviluppo economico e della società, nelle libertà personali e degli stati democraticamente retti. Perseguendo una divulgazione di qualità, scorrono in queste pagine le vicende degli uomini antichi che sapevano soltanto quello che si raccontavano; le scritture cuneiformi dei Sumeri e degli Egizi, l'alfabeto dei Fenici e dei Greci; i piombi di Gutenberg e i rischi per i poteri provocati dalla diffusione dei libri, con il seguito di censure e persecuzioni; la nascita delle gazzette e l'influsso dei giornali nelle rivoluzioni inglese, americana e francese; i treni e le navi, il telegrafo e il telefono, la fotografia e il cinema, il grammofono e il disco, la radio e la televisione, le nuove tipografie e la carta.
Storia di Venezia dalle origini ai giorni nostri
Paolo Scandaletti
Libro
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2012
pagine: 350
Storia di Venezia dalle origini a oggi. La grande storia di una città unica al mondo, nata prima dalle mani di pescatori ex contadini e poi da profughi, in quella Laguna che la renderà inespugnabile. Case sull'acqua come non s'era mai visto: calli, campielli e poi palazzi sontuosi, una piazza e una Basilica che tutto il mondo vede e ama. Undici secoli di storia, un'originale repubblica aristocratica, la ricchezza dal commercio sui mari, l'arte del governare e del bel vivere… Paolo Scandaletti ci accompagna nella millenaria storia di Venezia.
Storia dell'Istria e della Dalmazia. l'impronta di Roma e di Venezia. Le foibe di Tito e l'esodo degli italiani
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2013
pagine: 280
Terre d'Istria e di Dalmazia. L'impronta di Roma e di Venezia, le guerre, le foibe di Tito e l'esodo degli italiani Terre affacciate sull'Adriatico, legate da sempre alla sponda italiana. I romani fondano Aquileia 181 anni prima di Cristo e da quel porto partono per Costantinopoli e Alessandria d'Egitto, irradiano le loro strade verso le Alpi e i Balcani, l'Istria e la Dalmazia; fondano città come Pola, Zara e Spalato, Sebenico e Ragusa. Dopo Bisanzio, per otto secoli a partire dal Mille l'impronta sarà quella della Serenissima Repubblica di Venezia. Al futuro breve intermezzo di Napoleone segue l'amministrazione austriaca e la Grande Guerra. Poi il fascismo e del 1943 la furiosa ritirata dei nazisti, alla cui violenza fa seguito quella dei miliziani di Tito. Deportazioni, annegamenti e foibe costringono i cittadini italiani ad abbandonare tutto: è l'esodo. La storia di una terra e di un popolo.
Storia di Aquileia e di Grado. Dalle origini ai giorni nostri
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: IX-345
Alta sull'Adriatico e protesa verso i Balcani, Roma ha scelto nel 181 a.C. di fondare qui Aquileia, facendone la terza città dell'Impero. Con Grado, approdo per i traffici verso l'Africa e l'Oriente. Spesso vi soggiornavano con mogli e figli, Giulio Cesare e Ottaviano Augusto, ghiotto del pesce della costa istriana. Sant'Ambrogio vi guiderà nel 381 il Concilio che condanna l'eresia ariana. E passato Attila, si sono insediati i Longobardi. Carlo Magno veniva per le battute di caccia nella folta selva che andava dall'Isonzo alla Livenza. A Grado si rifugiarono più volte quelli di Aquileia, guidati dal Vescovo, quand'erano in vista i barbari invasori. La città sul mare, conseguì la massima affermazione religiosa fra il VII e il IX secolo, con la supremazia sulle Venezie e sull'Istria. Poi il potere passerà alla Serenissima. Verso il Mille, la Diocesi di Aquileia è diventata un vasto Stato feudale, guidato per cinquecento anni da trenta Patriarchi-Principi. Rivalità e lotte intestine, ricatti e tradimenti hanno via via logorato dall'interno la Patria del Friuli; pur dotata di un Parlamento, antesignano della democrazia rappresentativa. L'indebolirsi dei confini orientali ha agevolato poi le mire delle Signorie vicine; ma anche fatto erigere le splendide fortezze di Gradisca e Palmanova.
Geschichte von Venedig. Von den Anfängen bis Heute
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2015
pagine: XII-393
Storia del Vaticano. Dalle origini ai giorni nostri
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2015
pagine: XIII-400
Questo libro racconta la vita dell'istituzione più longeva dell'umanità: le radici nell'antichità remota con Abramo e Mosè, Cristo e gli Apostoli in Palestina, Pietro e Paolo che avviano la Chiesa nella grande Roma, fino a papa Bergoglio. Storia che spesso coincide con quella dei Papi: dai perseguitati a quelli che la consolidano come Leone e Gregorio Magno, salvano nei monasteri il patrimonio culturale della civiltà greco-romana; affrontano male l'ondata islamica e le Crociate, ma aprono all'aria fresca degli Ordini mendicanti. Si buttano nel potere temporale, battagliando con il grande imperatore Federico II; e in quello mondano, provocando lo schiaffo di Lutero e la salutare rigenerazione del Concilio di Trento. Agli splendori del Rinascimento italiano i Pontefici hanno dato la basilica di San Pietro con la cupola di Michelangelo, il colonnato del Bernini, la magia della Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello; i Musei vaticani prima attrattiva del turismo colto del mondo. Nel rovescio, la piaga del nepotismo e i Papi guerrieri, i vescovi feudatari e principi col popolo di Dio emarginato, i processi dell'Inquisizione e il caso clamoroso di Galileo. L'Unità d'Italia sloggia il Papa dal Quirinale, liberandolo finalmente da un potere temporale ormai imbarazzante. Mussolini con il Concordato del 1929 ha dato forma allo Stato vaticano: tanto minuscolo territorialmente quanto libero di svolgere la missione per la quale la Chiesa è stata creata due millenni fa.